VISITA ABBAZIA BENEDETTINA DI POMPOSA
ABBAZIA DI POMPOSA
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L'Abbazia di Pomposa si trova in provincia di Ferrara lungo la strada Romea in aperta campagna. Le sue origini risalgono al VI-VII secolo. Nella sua storia ha vissuto momenti di grande splendore tanto da diventare un fiorente centro monastico, seguiti da periodi più bui in cui fu chiusa e abbandonata fino a giungere ai giorni nostri. In questa abbazia, soggiornò per un certo periodo della sua vita il monaco Guido d’Arezzo che qui inventò la scrittura musicale basata sul sistema delle sette note poi universalmente adottato. Attualmente l’abbazia è di proprietà dello Stato Italiano che ne gestisce la conservazione attraverso il Polo Museale dell’Emilia Romagna ( per info vedi sito Beni Culturali)
L’abbazia si trova nel comune di Codigoro (FE) in una zona rurale facilmente raggiungibile dalla strada statale “Romea” che le passa a fianco. Per i visitatori è disponibile un grande parcheggio auto dal quale si accede all’ampio giardino che circonda l’abbazia, un giardino molto curato e con tanto di laghetto.
Dopo aver attraversato un ponticello in mattoni si giunge in prossimità dell’abbazia e subito si nota la sproporzione del campanile rispetto alla chiesa, questo è altissimo e svetta su tutta la zona circostante. Curioso il fatto che partendo dalla base e procedendo verso la sommità del campanile le finestre aumentano di numero diventando più ampie. Il campanile è visitabile e si può salire fino alla zona campanaria, da qui si gode di un bel panorama su tutta la zona circostante.
Dopo aver attraversato un ponticello in mattoni si giunge in prossimità dell’abbazia e subito si nota la sproporzione del campanile rispetto alla chiesa, questo è altissimo e svetta su tutta la zona circostante. Curioso il fatto che partendo dalla base e procedendo verso la sommità del campanile le finestre aumentano di numero diventando più ampie. Il campanile è visitabile e si può salire fino alla zona campanaria, da qui si gode di un bel panorama su tutta la zona circostante.
CHIESA SANTA MARIA
Il cuore del complesso è la chiesa di Santa Maria che ha inevitabilmente subito diversi interventi nel corso del tempo, rifacimenti, spostamenti, aggiunte e questo si nota particolarmente dall’atrio antistante l’ingresso che appare come innaturale oltre a togliere la possibilità di ammirare l’antica facciata nel suo complesso.
L’interno della chiesa è a tre navate divise da colonne romane con un pavimento a mosaico con intarsi di marmo che rappresentano animali, disegni geometrici, vegetali, ecc. Le pareti sono completamente ricoperte da affreschi dai colori tenui e raffiguranti scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, un insieme di immagini che si susseguono e che costringono il visitatore attento a rimanere con il naso all’insù per un certo tempo. Anche la contro facciata presenta un grande e articolato affresco raffigurante il giudizio universale con tantissimi personaggi, un’opera veramente interessante e significativa. Le navate laterali sono state suddivise (sicuramente in un secondo tempo) da murature poco gradevoli che rompono l’armonia dell’interno con passaggi ad altezza d’uomo per poterle attraversare. Nelle pareti interne delle navate laterali si trovano prevalentemente affreschi di disegni geometrici, disegni a volte appena accennati dalle tonalità sempre calde e delicate.
L’interno della chiesa è a tre navate divise da colonne romane con un pavimento a mosaico con intarsi di marmo che rappresentano animali, disegni geometrici, vegetali, ecc. Le pareti sono completamente ricoperte da affreschi dai colori tenui e raffiguranti scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, un insieme di immagini che si susseguono e che costringono il visitatore attento a rimanere con il naso all’insù per un certo tempo. Anche la contro facciata presenta un grande e articolato affresco raffigurante il giudizio universale con tantissimi personaggi, un’opera veramente interessante e significativa. Le navate laterali sono state suddivise (sicuramente in un secondo tempo) da murature poco gradevoli che rompono l’armonia dell’interno con passaggi ad altezza d’uomo per poterle attraversare. Nelle pareti interne delle navate laterali si trovano prevalentemente affreschi di disegni geometrici, disegni a volte appena accennati dalle tonalità sempre calde e delicate.
Secondo la tradizione romanica, l’altare maggiore è rialzato rispetto al piano della chiesa con la presenza di una cripta sottostante che non è visitabile. La base dell’altare è stata rifatta coprendola con intonaco chiaro, sull’abside dietro l’altare altri pregevoli affreschi di Vitale da Bologna con diverse scene in cui è presente il Cristo, Santi e Angeli. In una navata laterale è presente una reliquia (una tibia) dell’abate pomposiano San Guido. All’interno della chiesa, in punti strategici e ben visibili, sono presenti sistemi di assistenza audio/visiva che permettono, in diverse lingue, di ascoltare le spiegazioni sulla storia e sugli affreschi della chiesa.
IL MONASTERO
Sul fianco della chiesa si trova il complesso monastico. Di questa struttura oggi sono visitabili alcuni locali come il grande refettorio in cui sono presenti alcuni parti dei tanti affreschi di cui era circondato (oggi rimane una scena dell’ultima cena), la Sala Capitolare anch’essa ornata di splendidi affreschi dipinti da uno scolaro di Giotto e il museo pomposiano (al primo piano) in cui sono raccolti materiali provenienti dalla chiesa e dal complesso monastico, come capitelli, bassorilievi, statue, oggetti sacri, disegni di affreschi ed altro.
CONCLUSIONI
L’accesso alla chiesa è gratuito nei giorni festivi. Il complesso monastico è sempre a pagamento e nei giorni feriali il biglietto da diritto all’accesso anche alla chiesa.
Questa è una abbazia sicuramente interessante e vale la pensa di essere visitata, tutto il percorso richiede un paio di ore compreso un piacevole giro nel parco. Per tutti coloro che trascorrono una vacanza lungo il famoso e frequentato litorale romagnolo, raggiungere l’abbazia è molto semplice e può rappresentare un momento di completamento della vacanza attraverso la visita di una bellezza culturale come questa, cosa che non guasta mai.
Questa è una abbazia sicuramente interessante e vale la pensa di essere visitata, tutto il percorso richiede un paio di ore compreso un piacevole giro nel parco. Per tutti coloro che trascorrono una vacanza lungo il famoso e frequentato litorale romagnolo, raggiungere l’abbazia è molto semplice e può rappresentare un momento di completamento della vacanza attraverso la visita di una bellezza culturale come questa, cosa che non guasta mai.

Veduta dell'Abbazia dal chiostro

Parco dell'Abbazia
BREVI VIDEO DI ALISEI
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