Scopriamo le isole galleggianti Uros in Perù
ISOLE GALLEGGIANTI
Un tempo, la locale popolazione degli Uros dedita alla pesca, decise di abbandonare la terra ferma, troppo pericolosa e soggetta a scorribande di predatori, popolazioni ostili o invasori, per trasferirsi su delle isole artificiali da loro stessi costruite e poste ad una certa distanza dalle rive del lago e in una zona dove abbondava e ancora oggi abbonda, la materia prima per la realizzazione di queste isole : il giunco.
RAGGIUNGERE LE ISOLE GALLEGGIANTI
Questa escursione, alla scoperta di queste particolari isole, rientra in qualsiasi tour andino del Perù sia che venga organizzato da agenzie di viaggio locali o internazionali sia da turisti fai da te. E’ possibile raggiungere queste isole galleggianti partendo dal porto di Puno dove molti operatori turistici locali organizzano escursioni giornaliere limitate a queste isole galleggianti oppure con l’estensione per la visita della caratteristica isola di Taquile.
Le isole galleggianti si trovano nella vicina baia di Juli e sono immerse in una zona dove cresce abbondante un robusto giunco elemento fondamentale per l'antica popolazione degli Uros.
Le imbarcazioni che portano i turisti sono tipicamente delle lance in grado di ospitare circa 20 passeggeri. Dopo un percorso che si snoda tra i canali realizzati nelle estese aree coperte dal giunco, le lance si dirigono nelle varie isolette artificiali, una lancia per isola evitando così sovrapposizioni. Ogni gruppo di turisti sbarca su una di queste isole e viene accolto da uomini, donne e bambini nei vestiti tradizionali. In realtà gli abitanti di queste isole si sono trasferiti sulla terra ferma e occupano queste isole prevalentemente per fini turistici.


LA VISITA ALLE ISOLE GALLEGGIANTI
Una volta sbarcati, si assiste ad una dettagliata spiegazione di come le isole vengono realizzate e mantenute utilizzando anche dei modellini come esempio, poi si proseguire nell'illustrare come si svolgeva la vita giornaliera di questa popolazione con usi e costumi legati fortemente dal vivere in uno spazio particolare e abbastanza ristretto. La visita poi prosegue nelle capanne o abitazioni, nelle aree gioco per i bambini, nell’area dedicata alla cucina (area particolare per questioni legate ai possibili incendi), alla rimessa delle barche e poco altro e questo perché queste isole, una vicina all’altra, sono realizzate per ospitare una ventina di persone al massimo.


COME SONO REALIZZATE LE ISOLE


Così nasce l'isola la cui forma spesso non è regolare ed ha una superficie che varia dai 500 ai 1000 mq. Il passo successivo è quello di creare un terreno calpestabile cosa che si ottiene disseminando parti di giungo semplicemente appoggiati e disposti a fasci in modo incrociato. Lo strato necessario è di circa 40-50 cm. che periodicamente va rinnovato.
Poi si prosegue con la realizzazione delle capanne, dalle più piccole a forma di capanna indiana (ad esempio per la dispensa o per gli attrezzi) a quelle più grandi (ad esempio per le stanze da letto) che hanno una struttura portante che è di legno che viene poi rivestita da giunchi così come il tetto. Quest'ultime sono sollevate di circa 70 cm dal piano dell'isola (assomigliano a palafitte) per limitare il pericolo di entrata dell'acqua in caso di acque agitate del lago.
Particolare attenzione viene adottata nel cucinare il cibo, il rischio di incendi è molto alto. Il giunco secco viene utilizzato come combustibile all'interno di appositi bracieri in terra cotta sui quali vengo poste le pentole per la cottura del cibo.


LE IMBARCAZIONI DEGLI UROS
Altra caratterista unica di questa popolazione Uros, sono le imbarcazioni. Anche loro sono realizzate in giunco, strati di vegetale secco vengono legati tra loro in modo da assumere la forma voluta che, tradizionalmente, vede la prua e la poppa molto simili con una punta fortemente rialzata.
Sulla prua, molto spesso, vengono realizzate delle teste di animali con tanto di bocca, denti, orecchie, ecc.
Le imbarcazioni più grandi per il trasporto di più persone, sono formate da due imbarcazioni in giunco unite da un corpo centrale in legno tipicamente a due piani assumendo così una forma simile ad un catamarano.
Normalmente l’escursione prevede una breve navigazione sulle acque del lago con queste imbarcazioni dove la forza della spinta è data, spesso, da alcune donne che remano . . . . .


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