CROCIERA SUL LAGO ARGENTINO
CROCIERA SUL LAGO ARGENTINO
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Un viaggio turistico in Argentina non può non prevedere la visita al Parco Nazionale dei Ghiacciai che si trova all’estremo sud del paese nei pressi della città di El Calefate. Questa zona offre delle bellezze naturali spettacolari e di forte impatto emotivo grazie ai grandi ghiacciai qui presenti e facilmente raggiungibili. Qui si trova il rinomato ghiacciaio Perito Moreno conosciuto in tutto il mondo ma anche di altri spettacolari ghiacciai alcuni dei quali presenti nel Lago Argentino, visita di cui parleremo in questo articolo.
Il lago si sviluppa in una zona ricca di insenature, fiordi e laghi frutto dell’erosione dei ghiacciai nel corso del tempo, la zona cilena di questo ultimo lembo di terra del sud America è sicuramente la più selvaggia ma anche la più difficile da visitare inoltre soffre dell’esposizione sull’oceano Pacifico il che comporta condizioni climatiche spesso molto sfavorevoli. La zona argentina risulta più protetta grazie alla presenza della catena montuosa delle Ande che si estende come una spina dorsale per tutto il continente. Questo non significa che le condizioni meteorologiche siano radicalmente diverse ma sicuramente più favorevoli.
La crociera per la visita dei ghiacciai del Lago Argentino impegna quasi una giornata e viene effettuata navigando nel lago con moderne motonavi in grado di ospitare alcune centinaia di persone o in alternativa con unità charter più piccole ma comode e confortevoli ma dai maggiori costi. Il servizio viene svolto da una sola compagnia che ha la concessione in esclusiva, merito del suo fondatore che negli anni ’50 riuscì a strapparla al governo ad un costo irrisorio adducendo che allora erano ben pochi coloro che erano interessati a visitare il lago. Oggi le cose sono ben diverse, sono diverse le motonavi che ogni giorno salpano dal porticciolo di Porto Bandera, ad ovest della città di El Calefate, un luogo dove praticamente non c’è nulla. Benché la disponibilità sia ampia, i posti sono contingentati quindi è bene acquistare prima i biglietti cosa che oggi non rappresenta un problema in quanto le offerte di tour operator e/o agenzie sono diverse.
Come detto in precedenza, la crociera classica in motonave impegna quasi una giornata, la partenza al mattino vede una fila lunghissima di persone in attesa all’interno di un capannone vuoto utilizzato come sala attesa, meglio arrivare presto se si vuole essere tra i primi ad entrare e imbarcarsi ma anche se si arriva tardi, chiaramente prima dell’orario di partenza, il tour e il posto sono garantiti.
Il lago si sviluppa in una zona ricca di insenature, fiordi e laghi frutto dell’erosione dei ghiacciai nel corso del tempo, la zona cilena di questo ultimo lembo di terra del sud America è sicuramente la più selvaggia ma anche la più difficile da visitare inoltre soffre dell’esposizione sull’oceano Pacifico il che comporta condizioni climatiche spesso molto sfavorevoli. La zona argentina risulta più protetta grazie alla presenza della catena montuosa delle Ande che si estende come una spina dorsale per tutto il continente. Questo non significa che le condizioni meteorologiche siano radicalmente diverse ma sicuramente più favorevoli.
La crociera per la visita dei ghiacciai del Lago Argentino impegna quasi una giornata e viene effettuata navigando nel lago con moderne motonavi in grado di ospitare alcune centinaia di persone o in alternativa con unità charter più piccole ma comode e confortevoli ma dai maggiori costi. Il servizio viene svolto da una sola compagnia che ha la concessione in esclusiva, merito del suo fondatore che negli anni ’50 riuscì a strapparla al governo ad un costo irrisorio adducendo che allora erano ben pochi coloro che erano interessati a visitare il lago. Oggi le cose sono ben diverse, sono diverse le motonavi che ogni giorno salpano dal porticciolo di Porto Bandera, ad ovest della città di El Calefate, un luogo dove praticamente non c’è nulla. Benché la disponibilità sia ampia, i posti sono contingentati quindi è bene acquistare prima i biglietti cosa che oggi non rappresenta un problema in quanto le offerte di tour operator e/o agenzie sono diverse.
Come detto in precedenza, la crociera classica in motonave impegna quasi una giornata, la partenza al mattino vede una fila lunghissima di persone in attesa all’interno di un capannone vuoto utilizzato come sala attesa, meglio arrivare presto se si vuole essere tra i primi ad entrare e imbarcarsi ma anche se si arriva tardi, chiaramente prima dell’orario di partenza, il tour e il posto sono garantiti.
GHIACCIAIO UPSALA
Una volta sistemati nelle comode poltroncine sotto coperta, inizia la navigazione costeggiando grandi montagne e desolati paesaggi. Quando si iniziano a vedere i primi iceberg, di piccole dimensioni, gli animi si accendono, molti turisti lasciano il loro posto per portarsi all’esterno per ammirare meglio ed iniziare con i primi scatti fotografici.
Il primo ghiacciaio visitato nella mia escursione è stato quello di Upsala, quando lo si intravede tutti i passeggeri escono per accaparrarsi i posti migliori prevalentemente a prua, la ressa è tanta perché tanti sono i passeggeri rispetto allo spazio disponibile.
Nell’ultimo tratto la motonave rallenta per dare il tempo a tutti di ammirare questo spettacolo della natura. Il fronte del ghiacciaio si avvicina lentamente e la visione delle sue enormi dimensioni rispetto a noi quasi spaventa, le due lunghe lingue di ghiaccio che lo costituiscono si snodano tra grandi montagne per poi perdesi alla nostra vista, che spettacolo. Una volta raggiunto, a distanza di sicurezza, il fronte che si immerge nel lago, le imbarcazioni (ne girano diverse) si spostano lentamente offrendo prima un lato e poi il lato opposto in modo da permettere a tutti di osservare e notare i dettagli. Visto a questa distanza, il grande muro di ghiaccio non appare compatto ma formato da tantissime fessure, punte, scaglie dalle forme più diverse che assumono colorazioni di azzurro fino al blu intenso e profondo nei punti più interni che si possono intravedere dove la pressione della spinta di tutto quello che sta a monte deve essere enorme.
Il primo ghiacciaio visitato nella mia escursione è stato quello di Upsala, quando lo si intravede tutti i passeggeri escono per accaparrarsi i posti migliori prevalentemente a prua, la ressa è tanta perché tanti sono i passeggeri rispetto allo spazio disponibile.
Nell’ultimo tratto la motonave rallenta per dare il tempo a tutti di ammirare questo spettacolo della natura. Il fronte del ghiacciaio si avvicina lentamente e la visione delle sue enormi dimensioni rispetto a noi quasi spaventa, le due lunghe lingue di ghiaccio che lo costituiscono si snodano tra grandi montagne per poi perdesi alla nostra vista, che spettacolo. Una volta raggiunto, a distanza di sicurezza, il fronte che si immerge nel lago, le imbarcazioni (ne girano diverse) si spostano lentamente offrendo prima un lato e poi il lato opposto in modo da permettere a tutti di osservare e notare i dettagli. Visto a questa distanza, il grande muro di ghiaccio non appare compatto ma formato da tantissime fessure, punte, scaglie dalle forme più diverse che assumono colorazioni di azzurro fino al blu intenso e profondo nei punti più interni che si possono intravedere dove la pressione della spinta di tutto quello che sta a monte deve essere enorme.
GHIACCIAIO SPEGAZZINI
Dopo poco più di 30 minuti, che sembrano davvero pochi quando ci si trova li, si riprende la navigazione verso un’altra insenatura del lago che porta al ghiacciaio Spegazzini, nome di un italiano studioso di botanica che nel secolo XIX si trasferì in Argentina diventando il direttore dell’Orto Botanico di Buenos Aires.
Anche durante questa navigazione incontriamo iceberg isolati che abbinati al paesaggio circostante creano scenari bellissimi e da cartolina. Ed eccoci giunti di fronte al ghiacciaio Spegazzini che pur essendo più piccolo rispetto all’Upsala fa comunque impressione. Anche qui, una volta avvicinati, si apprezza lo strato superiore costituito da punte e frammenti di ghiaccio, sicuramente taglienti più di una lama d’acciaio, anche qui le fratture nel ghiaccio sembrano illuminate dall’interno di una intensa luce blu. La motonave si muove lentamente dando i due lati (tribordo e babordo) al ghiacciaio in modo che tutti possano ammirare questa bellezza che sviluppa il suo fronte all’estremità dell’insenatura.
Anche durante questa navigazione incontriamo iceberg isolati che abbinati al paesaggio circostante creano scenari bellissimi e da cartolina. Ed eccoci giunti di fronte al ghiacciaio Spegazzini che pur essendo più piccolo rispetto all’Upsala fa comunque impressione. Anche qui, una volta avvicinati, si apprezza lo strato superiore costituito da punte e frammenti di ghiaccio, sicuramente taglienti più di una lama d’acciaio, anche qui le fratture nel ghiaccio sembrano illuminate dall’interno di una intensa luce blu. La motonave si muove lentamente dando i due lati (tribordo e babordo) al ghiacciaio in modo che tutti possano ammirare questa bellezza che sviluppa il suo fronte all’estremità dell’insenatura.
ICEBERG ALLA DERIVA
Conclusa la visita allo Spegazzini navighiamo per tornare a Porto Bandera da dove siamo partiti, sulla strada del ritorno le motonavi si avvicinano ad una grande insenatura dove galleggiano liberamente molti iceberg, Muovendosi lentamente e sinuosamente tra di essi, le imbarcazioni si avviciniamo decisamente a questi incredibili blocchi alla deriva, incredibili per le dimensioni e per le forme che essi assumono quando si staccano dal ghiacciaio, quando si spezzano, quando si dividono e quando alla fine si sciolgono i modo non omogeneo formando figure irripetibili e tutte diverse tra loro.
E’ un momento di grande eccitazione tra i passeggeri che cercano di mantenere le loro posizioni privilegiate man mano che la motonave sfila tra questi giganti, i turisti si spostano da una parte all’altra della nave. Sono momenti in cui vengono scattate migliaia di foto e i commenti si sprecano ovviamente. Quest’ultimo passaggio molto scenico e di grande impatto rappresenta la degna conclusione di un tour fantastico a contatto ravvicinato con una natura forte, possente e bellissima, un patrimonio dell’umanità che speriamo duri e si preservi per molto tempo. Per una visione completa de mio viaggio in Argentina trovate la recensione completa questo link.
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