Due giorni per scoprire Viterbo
CITTA' di VITERBO
Sono molti i segni di questa importante presenza che ancor’oggi si possono vedere. La mia visita è durata due giorni pieni, un periodo di tempo minimo per ammirare quanto presente in questa città che conserva un’ampia e ben curata cinta muraria che delimita il centro storico della città.
Il centro storico di Viterbo lo si può considerare virtualmente diviso in due aree d’interesse turistico, quella del borgo medievale di San Pellegrino e il resto del centro storico.
BORGO SAN PELLEGRINO
La mia visita inizia dal borgo San Pellegrino, un bellissimo insieme di vicoli, case e palazzi in ottimo stato di conservazione, qui si apprezza come gli abitanti siano partecipi nel voler conservare una identità storica ben preciso oltre alla cura del loro patrimonio.
Tutte le abitazioni sono realizzate in pietra a vista secondo uno stile architettonico ben preciso. Non nascondo il piacere provato nel percorrere questi stretti vicoli con la pavimentazione lastricata, con case e cortili in perfetto stile di borgo antico, con tanti fiori e piante sulle finestre e sulle porte delle case il tutto circondato da un grande silenzio dovuto all’assenza o quasi delle auto, veramente bello.
NEL CUORE DEL CENTRO STORICO




Al Palazzo dei Papi si accede solo attraverso visita guidata, percorrendo l’imponente scala che parte dalla piazza e porta al giardino interno con ampia veduta su una parte della città. Il Palazzo si presenta ancora in tutta la sua austerità medioevale e guardandolo dalla sottostante Valle Faul sembra una vera e propria fortezza. Subito dopo l’ingresso si accede alla Sala del Conclave, dove si svolse la più lunga elezione di un papa della storia, per un totale di 1006 giorni tra il 1268 e il 1271, qui nacque la parola “conclave”, curiosa storia che vide la cittadinanza viterbese segregare il collegio di cardinali all’interno del palazzo finché non fosse trovato un accordo, arrivando a scoperchiare il tetto e a razionare i rifornimenti. La sala oggi appare semplice e spoglia, sono visitabili solo alcune stanze successive alla sala le quali presentano arredi più recenti.


Dalla grande piazza si può tornare indietro fino a Piazza della Morte per poi deviare a sinistra verso il restante centro storico. La zona è ricca di vicoli, botteghe, ristoranti e pizzerie, si passa a fianco della bella piazza del Gesù con la sua piccola chiesa (chiusa), la sua bella fontana e quanto rimane della Torre del Borgognone una delle torri presenti sia nel centro storico che nel quartiere San Pellegrino. Continuando sulla via San Lorenzo si giunge alla grande piazza del Plebiscito dove si trova il palazzo comunale con la alta torre civica e, sul fianco, il Palazzo dei Priori che esternamente sembra poco interessante ma il suo valore viene esaltato vistandolo all’interno.
Il palazzo risale alla seconda metà del XIII secolo, attualmente è del comune della città di Viterbo, vi si accede dall'ingresso laterale del comune. La parte visitabile è quella del piano primo dove una serie di stanze si sviluppano una dietro l'altra con ampie vetrate sulla piazza. Ogni stanza ha un nome specifico e ogni stanza è ricca di affreschi legati a personaggi, a scene di vita e alla mitologia come la grande Sala Regia, utilizzata come sala di rappresentanza dal comune, in cui è presente uno splendido soffitto a cassettoni finemente dipinto e decorato. La Sala del Consiglio, completamente in legno, è ancora utilizzata per le sedute del comune, in queste occasioni la possibilità di visita è limitata. L'accesso al palazzo è libero e si può richiedere l'assistenza di una guida su prenotazione.
>>> Galleria fotografica del Centro Storico
IL RESTO DEL CENTRO STORICO
Dalla piazza del Plebiscito ci si può dirigere verso altre zone della città in cui sono presenti diverse chiese ed edifici storici interessanti come la Basilica di San Francesco alla Rocca, chiesa elevata al rango di basilica minore da papa Pio XII nel 1949. La basilica si trova presso Piazza della Rocca e risale al 1237, all'interno sono presenti i monumenti sepolcrali di Clemente IV e Adriano V, con pregevoli opere marmoree del ‘200.
Molto importante per la città è la chiesa di Santa Rosa con annesso convento, Santa molto venerata dai viterbesi tanto da dedicare una processione molto particolare che si svolge in occasione della sua festa nel mese di settembre in cui sfila quella che viene chiamata “La macchina di Santa Rosa”, festa meglio descritta nel paragrafo Curiosità su Viterbo posto in seguito.


Nelle vicinanze della chiesa è possibile visitare anche la casa natale di Santa Rosa un luogo semplice con annesso giardinetto in cui si coglie un’atmosfera sacra e di raccoglimento.
Un altro luogo da visitare, però aperto solo nei giorni feriali in quanto sede dell’Università della Tuscia, è il Complesso di Santa Maria in Gradi, appena fuori Porta Romana, un ex convento con due straordinari chiostri, uno medioevale e uno rinascimentale.
CURIOSITA' SU VITERBO
Nella visita alla città di Viterbo, consiglio un passaggio al caffè Schenardi, il più antico e conosciuto della città, famoso per le sue specialità gustate da molti grandi nomi della storia come Garibaldi, Mussolini, Papa Gregorio XVI, Guglielmo Marconi e tanti altri. Questo ampio locale, sito nel cuore del centro storico lungo Corso Italia, si presenta con un colonnato centrale e con soffitti a volta aventi finiture classiche, grandi specchi e diverse nicchie con statue.
A settembre, in occasione della festa dedicata a Santa Rosa, la tradizione vuole che si svolga una processione all'interno della città in cui sfila la “macchina di Santa Rosa”, un baldacchino trionfale tutto lavorato molto alto e stretto adatto a passare negli angusti vicoli del centro storico.
La macchina viene trasportata dai Facchini di Santa Rosa, associazione che cura tutto ciò che riguarda la “macchina”, la selezione dei facchini, la manutenzione della macchina, la realizzazione di nuove macchine, ecc.
Nell'ultimo tratto in salita prima della chiesa, i Facchini si lanciano in una corsa spettacolare che si conclude sul sagrato della chiesa.
Nel borgo di San Pellegrino, nei pressi della chiesa del Santo, si trova un piccolo museo nel quale sono esposte delle fedeli miniature della macchine, fotografie della festa, strumenti di allenamento e test per la selezioni dei facchini e altri gadget.
CONCLUSIONI SU VITERBO
Viterbo è una città da visitare assolutamente, il suo centro storico e il borgo San Pellegrino rappresentano un pezzo di storia d’Italia. Pregevole l’attenzione alla conservazione di queste bellezze sia da parte dell’amministrazione ma anche da parte dei cittadini. Una città pulita, tranquilla e vivibile, rispettosa della sua storia e delle sue tradizioni.
In due giorni si riesce a vedere ed apprezzare quanto di meglio Viterbo possa offrire, però visto il numero degli edifici, delle chiese e delle opere di sicuro interesse presenti in questa città così ricca di storia meriterebbe almeno un giorno in più per completare la visita e dare maggior tempo ad alcuni approfondimenti.
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