BORGO  DI
CORINALDO
(Ancona - Marche)





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Adagiato sulle colline marchigiane sulla riva sinistra del fiume Nevola, il borgo medievale di Corinaldo è annoverato nell'elenco dei Borghi più belli d’Italia. La bellezza del borgo non è l'unico elemento di notorietà, Corinaldo è conosciuto per la patrona S. Maria Goretti qui nata e morta, per la Festa dei Folli (è considerato il paese dei matti) e per la Contesa del Pozzo della Polenta. L'esperienza di visita al borgo raccontata di seguito, è un percorso all'interno della cinta muraria (lunga quasi un kilometro) tra magnifici e tranquilli vicoli, porte storiche, palazzi signorili e grandi chiese, il tutto in un contesto pulito e ben conservato
la famosa scalinata del polenta di Corinaldo
La famosa scalinata del Polenta, una delle viste più suggestive del borgo medievale di Corinaldo

CENNI STORICI SU
CORINALDO

Tralasciando alcune storie non documentate sulle sue origini, sembra che Corinaldo sia sorto agli inizi dell'anno mille. Per un certo periodo ebbe sorti alterne in una terra contesa tra guelfi e ghibellini che però la portò alla distruzione nell'anno 1360. in seguito venne ricostruita con una cinta muraria che oggi possiamo ancora osservare.

Il Seicento e il Settecento sono secoli di intenso sviluppo artistico della città accompagnato da un progresso economico, si sviluppano le arti e i mestieri, si stringono nuovi rapporti economici, politici e culturali. Anche le origini del nome sono incerte, sembra essere di origine longobarda e derivare dalla frase “curre in altum”, riferita ai sopravvissuti delle aggressioni dei barbari o da “Curia di Rinaldo”, nome longobardo dato al primo nucleo abitativo.

COSA VEDERE A
CORINALDO

tratto della cinta muraria di corinaldo
Per visitare il borgo medievale di Corinaldo è necessario superare la lunga e ancora intatta cinta muraria attraverso le varie porte storiche. Per la mia visita ho preferito iniziare accedendo dalla magnifica porta Santa Maria del Mercato, direi la più bella porta del borgo in ottimo stato di conservazione. Appena superata ecco subito comparire la famosa scalinata della Polenta che ha reso famoso Corinaldo.

Il fascino di questa scalinata risiede nell’insieme composto dai gradini, pozzo e case laterali. Ammirandola sia dal basso che dall'alto la suggestione non cambia. Piante e fiori esposti lungo la scalinata dagli abitanti frontalieri contribuiscono a renderla ancora più piacevole e colorata. A metà percorso si trova la ricostruzione dell'antico pozzo della Polenta (dettaglio nelle Curiosità di Corinaldo).

Il nome Polenta deriva da una antica diceria la quale sostiene che i corinaldesi usassero fare la “polenta nel pozzo”. Lo stesso pozzo è frutto di altre leggende cosa che non fa altro che aumentare la sua fama. La scalinata finisce su un strada interna del borgo. Superata la strada la scalinata prosegue su due itinerari diversi verso la parte più alta del borgo. Benché sia anch’essa molto caratteristica, risulta meno interessante della precedente.

Ritornando all’altezza della strada appena attraversata, si può proseguire girando a sinistra verso il cuore del borgo. Dopo un breve tratto troviamo il comune della cittadina che occupa un bel palazzo signorile del XVIII secolo con ampio loggiato. Continuiamo in quella che appare la via principale fiancheggiata da abitazioni, negozi, attività commerciali e altro, tutto ben inserito nel contesto storico del borgo. Alla fine della strada giungiamo alla Porta Nova la più recente della storica cinta muraria, anch'essa molto curata e con la possibilità d'accesso al suo basso torrione.
pozzo dl Polenta Corinaldo

Giunti a questa estremità del borgo è necessario ritornare verso il centro, prima di arrivare alla sede del comune svoltiamo sulla sinistra e incrociamo subito una grande chiesa, il Santuario dedicato a S. Maria Goretti, la patrona di Corinaldo. Sia questa chiesa che la casa natale della Santa, la quale si trova a breve distanza dal borgo, sono meta di un sentito pellegrinaggio religioso. In questa zona si possono scorgere stretti vicoli caratteristici che riportano il visitatore ai tempi passati dove la vita scorreva lenta e silenziosa.

Poco dopo incontriamo un campanile isolato, si tratta di una costruzione del XVI secolo che affiancava la chiesa di S. Pietro che oggi non esiste più. Continuando sullo stesso vicolo giugiamo nel punto più alto del borgo dove si apre una bella e grande piazza alberata. Su un lato della piazza spiccano alcuni edifici storici ben conservati, palazzi signorili, la chiesa del Suffragio (non sempre aperta) e la chiesa dell'Addolorata. Da questa piazza imbocchiamo un vicolo in discesa affiancato da un tratto della cinta muraria. Poco dopo si apre uno slargo, un breve tratto senza mura. Sulla sinistra appare (fuori dalle mura) la grande collegiata di San Francesco le cui origini risalgono al 1265.
Da qui è un attimo raggiungere un’altra bella porta d’accesso al borgo fortificato in ottimo stato di conservazione, porta San Giovanni.

Per completare la visita, suggerisco un giro lungo la cinta muraria. Ci sono tratti in cui è possibile salite sulla cinta in quelli che una volta erano i camminamenti di ronda. Uno di questi si trova subito dopo la porta di Santa Maria del Mercato. Superata la porta, girare subito a sinistra, prima della famosa scalinata.

Con questo siamo così giunti alla fine della visita a questo interessante e famoso borgo dell’entroterra marchigiano.

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PORTA S. MARIA DEL MERCATO
CORINALDO

Questa porta può essere considerata la principale del borgo di Corinaldo. La statua in terracotta di Sant’Anna, protettrice della città, sovrasta la porta. Sono state volutamente lasciate le leve e le catene che un tempo agivano su un ponte levatoio, aumentando così il fascino dell'ingresso. La porta è inserita in un massiccio torrione difensivo che si apre al suo interno appena dopo aver attraversato la porta esterna. Qui sono presenti le classiche feritoie utilizzate per scopi difensivi. Per accedere al borgo è necessario superare una successiva porta, una doppia strategia di difesa dagli assedi di un tempo.

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porta s. maria del mercato di corinaldo
Porta S. Maria del Mercato, ingresso principale al borgo


PORTA NOVA
CORINALDO

E’ la porta più recente, realizzata in seguito ad un ampliamento del borgo avvenuto nel periodo rinascimentale. Una targa sulla parete esterna dice che lo storico Cimarelli indica il 1490 come l’anno di costruzione. In origine la porta era più piccola, poi è stata ampliata per favorire il passaggio di veicoli. Sul fianco destro della porta un passaggio pedonale.

Sul fianco sinistro, per chi entra, un torrione a forma cilindrica crea un piacevole insieme architettonico. Attraverso una scaletta, che si trova nella parte interna della porta, è possibile salire sopra la torre senza grandi vantaggi visivi vista la contenuta altezza .

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porta nova di corinaldo
Porta Nova, una delle porte minori ottimamente conservata


SANTUARIO S. MARIA GORETTI
CORINALDO

Grande chiesa nel cuore del borgo di Corinaldo, recentemente restaurata, con una piccola piazzetta antistante che da un po’ di respiro alla grande facciata classica in mattoni. L’interno si sviluppa su una singola navata dove predominano i colori chiari come il bianco e il colore crema. La chiesa non offre particolare interesse storico-artistico però è un Santuario per la presenza di una reliquia della Santa. Nella stessa chiesa sono state accolte le spoglie di Assunta, mamma della Santa e di Alessandro Serenelli persecutore di Maria Goretti che in seguito si pentì e si converti alla religione cristiana. E' possibile visitare la casa natale della S. Maria Goretti che si trova a breve distanza dal borgo circa a 2 Km

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Interno del Santuario di S. Maria Goretti
Interno del Santuario di S. Maria Goretti


CHIESA DELL'ADDOLORATA
CORINALDO

Questa piccola chiesa dedicata a Sant’Anna sorge nel punto più alto di Corinaldo ed è annessa ad un ex convento benedettino le cui origini risalgono al XVI secolo. Nel corso del tempo ha subito diversi interventi e ristrutturazioni, oggi la chiesa appare a pianta centrale con cupola e lanterna.

L’interno risulta luminoso grazie al colore bianco che predomina sulle colonne e sugli stucchi e il colore ocra che riempie le pareti, il tutto in ottimo stato di conservazione. Nell’altare maggiore sono presenti due importanti statue per la devota popolazione locale. Un Cristo morto e una Madonna Addolorata. Entrambe vengono portate in processione la sera del Venerdì Santo per le vie cittadine.
​La chiesa del'Addolorata di Corinaldo
La chiesa del'Addolorata di Corinaldo


COLLEGGIATA S. FRANCESCO
CORINALDO

La collegiata si trova poco fuori le mura del borgo, le sue origini risalgono al 1265. Nei periodi successivi subì diversi interventi, tra cui ampliamenti e modifiche che hanno coinvolto anche l’annesso convento. L’ultimo intervento risale al XVII secolo.

La chiesa è in un ottimo stato di conservazione sia all’interno che all’esterno con una facciata in mattoni senza intonaco. L’interno si sviluppa secondo una pianta a croce con unica navata che termina con un abside semicircolare in cui è presente un coro ligneo. Semplice l’interno, buona la luminosità grazie alle ampie vetrate e ai colori bianco e pastello con cui è dipinta. La perfezione degli stucchi e delle rifiniture in generale fanno pensare ad una recente  ristrutturazione.

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Altare maggiore della colleggiata S. Francesco di Corinaldo
Altare maggiore della colleggiata di S. Francesco di Corinaldo


PORTA S. GIOVANNI
CORINALDO

Realizzata con uno stile simile alle altre porte di Corinaldo è costituita da un possente torrione merlato. In questo caso troviamo un doppio accesso, uno carrabile (porta grande) e uno pedonale laterale entrambe servite, un tempo, da ponti levatoi. In una nicchia ricavata da una bocca da fuoco che si trova sulla parete a sinistra dell’ingresso, si trova una interessante immagine settecentesca della Madonna realizzata in cartapesta. E’ possibile salire la sommità della torre accedendo da una scala laterale che si trova subito dopo la porta. Nota dolente è l’antistante parcheggio auto che ne turba e ne limita la visione.

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La possente porta S. Giovanni di Corinaldo
La possente porta S. Giovanni di Corinaldo


CASA NATALE S. MARIA GORETTI
CORINALDO
NELLE VICINANZE

La casa natale si trova nella bella campagna circostante Corinaldo. Uscendo dal borgo in corrispondenza della Porta San Giovanni, si imbocca la strada provinciale 14. Dopo qualche poche centinaia di metri, si svolta a destra (è presente un cartello stradale) imboccando una strada secondaria che conduce alal casa natale. Essendo meta di pellegrinaggi, il comune ha realizzato un ampio parcheggio e una zona verde per eventuali merende o spuntini.

La casa, in stile campagnolo è immersa nel verde come un tempo, la sua visione trasmette quella semplicità e genuinità che ha sempre contraddistinto la breve vita della Santa. La dimora è stata inevitabilmente ristrutturata. Essa si sviluppa su due piani, al piano terra una piccola cappella dedicata alla Santa e una cucina con camino che un tempo forse era destinata ad accogliere animali. Al piano primo una sala da pranzo, la piccola camera dove nacque la Santa con i semplici arredi originari e una ulteriore stanza che raccoglie oggetti appartenenti alla madre tra cui un telaio per la lavorazione della lana.

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Vedi le foto della casa natale nella Galleria Fotografica
Casa natale di S. Maria Goretti Corinaldo
Casa natale di S. Maria Goretti in aperta campagna

CURIOSITA' SU
CORINALDO

Il pozzo del Polenta di Corinaldo
La principale curiosità di Corinaldo è legata al pozzo della Polenta (come da foto) che si trova a metà strada della famosa scalinata di Corinaldo che porta lo stesso nome.
Come spesso succede, realtà e fantasia si mescolano e con il passare del tempo nascono e si sviluppano storie che sono più leggende che altro come per questo pozzo. Realizzato nella seconda metà del ‘400 per approvvigionare d’acqua una parte del borgo, venne poi interrato col tempo. E’ stato ricostruito nel 1980 ed è il fulcro di una festa che ogni anno qui si svolge.

La diceria che nel pozzo gli abitanti facessero la polenta sembra nascere da un fatto reale del passato in cui un uomo saliva la scala con un sacco di farina di granturco sulle spalle. Durante la salita della scalinata, costui si fermò per riposarsi proprio sul bordo del pozzo. Il caso volle che il sacco cadde dentro il pozzo. Il malcapitato si calò nel pozzo per recuperare quanto possibile e questo fatto fu notato dalla popolazione locale come fu notato che l’uomo non risaliva e da qui si iniziò a dire che si stava mangiando la polenta nel pozzo. 

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Nelle vicinanze della scalinata del pozzo della Polenta c’è una casa in cui è esposto un cartello che racconta la storia di Scuretto, al secolo Gaetano. Costui, un semplice calzolaio ma grande bevitore, aveva un figlio emigrato in America. Il figlio inviava regolarmente dei soldi per costituire una casa a Corinaldo, dove tornare un giorno per abitarvi. Il padre Scuretto in realtà i soldi li spendeva per bere finché un giorno il figlio non volle vedere come procedevano i lavori e chiese al padre una foto della casa. A questa richiesta il padre non potè esimersi per cui fece costruire solo una facciata con tanto di numero civico, la fece fotografare con lui affacciato ad una finestra. La casa o meglio la facciata, oggi è ancora qui, incompiuta perché i soldi non arrivarono più.

SINTESI SU
CORINALDO

Il fatto che Corinaldo sia annoverato tra i Borghi più belli d’Italia è un importante indicatore su quello che questo borgo conserva e riserva al turista. La mia visita conferma che trattasi di un luogo storico di prim’ordine, con molti edifici storici, palazzi, vicoli interessanti, scorci caratteristici
Il tutto ben conservato, ordinato e pulito. Un borgo che merita di essere esplorato e visitato così come la casa natale di Santa Maria Goretti che si trova poco fuori dal paese.



 VALUTAZIONE COMPLESSIVA


  Posizione del borgo
  Stato di conservazione
  Rispetto storico architettonico
  Cura e pulizia del borgo
  Segnaletica turistica

GALLERIA FOTOGRAFICA
CORINALDO

Tutte le foto e i video presenti in questa galleria sono di Roberto


porta di Corinaldo, Santa Maria del Mercato

DOVE SI TROVA
CORINALDO

NELLE VICINANZE DI
CORINALDO

borgo di Cagli
gola del Furlo
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