BORGO DIMONTERUBBIANO(Fermo - Marche)
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Il borgo medievale di Monterubbiano si erge sulla cima di una singolare collina, a 463 metri sul livello del mare. Il tranquillo borgo, dal tipico impianto medievale, presenta ben 10 chiese, numerosi palazzi storici e importanti mura di cinta di cui oggi solo la parte sud è ancora visibile.
Badia dei S.S. Biagio e Flaviano
CENNI STORICI SUMONTERUBBIANO
Le prime notizie riguardo Monterubbiano risalgono al periodo dei Piceni (VI-V secolo a.C.). Successivamente l'abitato viene occupato dai romani fino alla caduta dell'impero romano d'occidente nel V secolo d.C.
Diventa libero comune nel XII a cui segue un periodo di lotta con la città di Fermo sempre intenzionata alla sua conquista. Con l'avvento nell'area marchigiana degli Sforza, anche Monterubbiano viene conquistata ma grazie proprio agli Sforza che il comune viene fortificato con la realizzazione di poderose mura.
Introno al XVII secolo il potere del papato si estende anche in queste zone ricomprendendo anche Monterubbiano, dominio che rimarrà fino al 1860 momento in cui tutte le Marche saranno annessa al Regno d'Italia.
Occupata dagli Ostrogoti prima e dai Longobardi successivamente, Monterubbiano rientra per ben 500 anni circa nelle terre del ducato di Spoleto.
Diventa libero comune nel XII a cui segue un periodo di lotta con la città di Fermo sempre intenzionata alla sua conquista. Con l'avvento nell'area marchigiana degli Sforza, anche Monterubbiano viene conquistata ma grazie proprio agli Sforza che il comune viene fortificato con la realizzazione di poderose mura.
Introno al XVII secolo il potere del papato si estende anche in queste zone ricomprendendo anche Monterubbiano, dominio che rimarrà fino al 1860 momento in cui tutte le Marche saranno annessa al Regno d'Italia.
COSA VEDERE AMONTERUBBIANO
Il borgo medievale ha storicamente 4 porte d'accesso di cui solo Porta del Pero e Porta S. Basso sono ancora visibili. Raggiungendo il borgo dalla costa adriatica, ho preferito entrare dalla Porta Marina la più estrema, porta che oggi non esiste più e viene ricordata solo da un cartello turistico.
Appena entrati nel borgo ecco una bella piazzetta su cui si affaccia la piccola cappella S. Giovanni (chiusa). Proseguendo sulla via principale su cui si affacciano case o edifici prevalentemente in cotto, ben presto ci si trova sul fianco della piccola chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista del 1238. Essa si presenta con una semplice facciata di pietra e cotto e un piccolo grazioso campanile a vela, purtroppo la chiesa è chiusa .....
Proseguendo ancora sulla via principale tra case ristrutturate con stili discutibili, in taluni casi troppo recenti e diversi per un borgo medievale, si giunge alla piazza centrale. Sulla destra si erge la collegiata di Santa Maria dei Letterati una grande chiesa del seicento con ampia facciata a tre livelli ma con campanile ridotto a forma di vela. Al suo interno si trova una tela e tre tavolette di Vincenzo Pagani artista del cinquecento che qui nacque. In posizione dominante il Palazzo Comunale con piccolo loggiato edificato così come lo vediamo nel XV secolo con una torre civica merlata. Purtroppo la piazza è un grande parcheggio auto e questo non la valorizza così come la presenza di moderni edifici.
Proseguendo la visita lungo la via che fiancheggia la Collegiata, sulla sinistra appare una ampia scalinata che porta alla chiesa di San Francesco del 1247 con il suo massiccio campanile e annesso convento francescano. Oggi il complesso è stato convertito in un Polo culturale il quale comprende un museo archeologico, una biblioteca, un laboratorio didattico, una sala congressi e un orto botanico.
Seguendo ancora la strada, ci si dirige verso la fine del borgo dove è presente la piccola chiesa romanica in cotto di Santa Maria dell'Olmo del XI secolo. Deviando a sinistra si percorre un vicolo lungo il perimetro del borgo, un vicolo di scarso interesse storico con abitazioni con stili diversi, spesso poco curate se non disabitate. Alla fine del vicolo un'altra antica chiesa del XI secolo con possente campanile, la pieve romanica dei Santi Stefano e Vincenzo dell'anno mille, la più antica parrocchia di Monterubbiano. L'ingresso principale è laterale e il portale risulta avere uno stile completante diverso rispetto al parte restante della chiesa, sicuramente è stato rivisto in tempi più recenti. Ho trovato anche questa chiesa chiusa, un destino condiviso con molte altre chiese di Monterubbiano purtroppo.
Appena entrati nel borgo ecco una bella piazzetta su cui si affaccia la piccola cappella S. Giovanni (chiusa). Proseguendo sulla via principale su cui si affacciano case o edifici prevalentemente in cotto, ben presto ci si trova sul fianco della piccola chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista del 1238. Essa si presenta con una semplice facciata di pietra e cotto e un piccolo grazioso campanile a vela, purtroppo la chiesa è chiusa .....
Poco oltre ecco il piccolo Oratorio di San Michele Arcangelo del XIV secolo (chiuso perchè la chiesa è sconsacrata) e poi la chiesa di Sant'Agostino del 1256 con annesso convento che fu soppresso nel 1625. Anche questa chiesa è risultata chiusa in occasione della mia visita.
Proseguendo ancora sulla via principale tra case ristrutturate con stili discutibili, in taluni casi troppo recenti e diversi per un borgo medievale, si giunge alla piazza centrale. Sulla destra si erge la collegiata di Santa Maria dei Letterati una grande chiesa del seicento con ampia facciata a tre livelli ma con campanile ridotto a forma di vela. Al suo interno si trova una tela e tre tavolette di Vincenzo Pagani artista del cinquecento che qui nacque. In posizione dominante il Palazzo Comunale con piccolo loggiato edificato così come lo vediamo nel XV secolo con una torre civica merlata. Purtroppo la piazza è un grande parcheggio auto e questo non la valorizza così come la presenza di moderni edifici.
Proseguendo la visita lungo la via che fiancheggia la Collegiata, sulla sinistra appare una ampia scalinata che porta alla chiesa di San Francesco del 1247 con il suo massiccio campanile e annesso convento francescano. Oggi il complesso è stato convertito in un Polo culturale il quale comprende un museo archeologico, una biblioteca, un laboratorio didattico, una sala congressi e un orto botanico.
Seguendo ancora la strada, ci si dirige verso la fine del borgo dove è presente la piccola chiesa romanica in cotto di Santa Maria dell'Olmo del XI secolo. Deviando a sinistra si percorre un vicolo lungo il perimetro del borgo, un vicolo di scarso interesse storico con abitazioni con stili diversi, spesso poco curate se non disabitate. Alla fine del vicolo un'altra antica chiesa del XI secolo con possente campanile, la pieve romanica dei Santi Stefano e Vincenzo dell'anno mille, la più antica parrocchia di Monterubbiano. L'ingresso principale è laterale e il portale risulta avere uno stile completante diverso rispetto al parte restante della chiesa, sicuramente è stato rivisto in tempi più recenti. Ho trovato anche questa chiesa chiusa, un destino condiviso con molte altre chiese di Monterubbiano purtroppo.
In un attimo ritorniamo nella piazza principale. Ora bisogna dirigersi verso destra (parte opposta alla collegiata) e percorrere alcuni vicoli caratteristici per giungere alla bella chiesa dei Santi Biagio e Flaviano (chiusa perchè sconsacrata) che presenta un interessante portale laterale. Siamo così giunti nel tratto del borgo dove sono più evidenti le mura sforzesche dove si possono osservare resti di torri cubiche. Camminando lungo la cinta muraria verso est si raggiunge la Porta S. Basso, una porta seguita da un possente cassero merlato, il tutto ben conservato/ristrutturato ma poco segnalato.
CURIOSITA' SUMONTERUBBIANO
Ogni anno nel giorno della Pentecoste, a Monterubbiano si svolge una antica rievocazione storica tramandata dai Sabini e chiamata "Sciò la Pica".
Si narra che i giovani sabini, quando furono costretti a lasciare la propria terra per voto agli Dei, arrivarono in questa parte dell’Italia centrale seguendo il volo di un picchio. Il Picchio (“pica” nel dialetto locale), uccello sacro al Dio Marte, diventa guida e oracolo per questi emigranti per poi diventare un simbolo per la popolazione Picena.
La rievocazione prevede sfilate con costumi medievali, musica e un torneo cavalleresco in cui 4 cavalieri si sfidano nella "Giostra dell'anello". Ogni cavaliere rappresenta una Corporazione di arti o mestieri, per cui ci sono gli Artisti, i Mulattieri, gli Zappaterra e i Bifolchi.
Maggiori dettagli si possono leggere sul sito ufficiale della manifestazione.
Si narra che i giovani sabini, quando furono costretti a lasciare la propria terra per voto agli Dei, arrivarono in questa parte dell’Italia centrale seguendo il volo di un picchio. Il Picchio (“pica” nel dialetto locale), uccello sacro al Dio Marte, diventa guida e oracolo per questi emigranti per poi diventare un simbolo per la popolazione Picena.
La rievocazione prevede sfilate con costumi medievali, musica e un torneo cavalleresco in cui 4 cavalieri si sfidano nella "Giostra dell'anello". Ogni cavaliere rappresenta una Corporazione di arti o mestieri, per cui ci sono gli Artisti, i Mulattieri, gli Zappaterra e i Bifolchi.
Maggiori dettagli si possono leggere sul sito ufficiale della manifestazione.
SINTESI SUMONTERUBBIANO
Monterubbiano è un borgo ricco di edifici storici e religiosi ma non sufficientemente valorizzati. Molti di essi risultano chiusi e la segnaletica turistica (molto essenziale) non riporta nessuna indicazione.
Il borgo risulta ben conservato ma diversi sono i nuovi fabbricati o gli interventi su quelli esistenti che hanno seguito stili moderni non in linea con un borgo medievale creando contrasti poco piacevoli.
Il borgo risulta ben conservato ma diversi sono i nuovi fabbricati o gli interventi su quelli esistenti che hanno seguito stili moderni non in linea con un borgo medievale creando contrasti poco piacevoli.
Il borgo è invaso dalle automobili, queste sono presenti dappertutto e parcheggiate in tutti gli spazi possibili. Anche la distribuzione elettrica e telefonica area (problema comune a molte realtà storiche) appare disordinata e fuori controllo.
DOVE SI TROVAMONTERUBBIANO
NELLE VICINANZE DIMONTERUBBIANO
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