BORGO DISAN SEVERINO MARCHE(Macerata - Marche)
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COSA VEDERE ASAN SEVERINO MARCHE

Alle spalle della piazza, sul lato da verso il colle, si sviluppa il nucleo storico del borgo costituito da vie e viuzze in cui prevalgono le case in cotto rispetto a quelle intonacate, molte hanno conservato i suggestivi portali ad arco con lesene in rilievo. Passeggiando in questi vicoli si incontrano alcuni palazzi rinascimentali come Palazzo Crivelli, Palazzo Divini, Palazzo Franchi e alcune chiese (quasi tutte chiuse in occasione della mia visita) come la chiesa di Sant’Agostino. Passeggiando in questa zona del borgo, si apprezza il decoro, la pulizia e la buona conservazione degli edifici, però l'impressione è quella di un nucleo poco abitato, molte sono le case che paiono chiuse e poche le persone che si incrociano. Riprendendo la visita e superata la chiesa di Sant'Agostino si raggiunge la Pinacoteca Civica e proseguendo ancora si giunge alla Porta Romana estremo lembo del borgo.
Sulla sinistra della Porta Romana e sul fianco della Fonte di San Lorenzo, un vicolo che conduce verso il borgo antico sulla cima del colle di Montenero.
Subito dopo aver imboccato il vicolo, sulla sinistra, la bella chiesa di San Lorenzo in Doliolo caratterizzata dal campanile posto al centro della facciata che funge anche da ingresso. Purtroppo l’interno è stato rifatto e intonacato ma diversi sono i punti in cui sono ancora evidenti tratti di affreschi.

Dalla chiesa di San Lorenzo si inizia a salire, il vicolo fiancheggia un tratto dalle antiche mura fino a raggiungere l’antica Fonte delle Sette Candele, fonte posta all'interno un edificio ben recuperato dove sono presenti delle vasche per attingere l'acqua e dove si lavavano i panni. In corrispondenza alla fonte si trova una antica porta lungo la cinta muraria, Porta delle Sette Candele, un doppio accesso pedonale e carraio.
Proseguendo si riprende a salire tra basse case e giardini circondati da un grande silenzio fino a giungere la sommità del colle, Il Castello. Questo è stato il nucleo del Comune durante il medioevo, oggi rimangono pochi ma importanti elementi del lontano passato. In primo luogo la Torre Civica del XIII secolo che svetta alta e domina tutto l’abitato con i suoi 40 metri benché leggermente inclinata, torre che aveva lo scopo di avvistamento e difesa. Poi l’antico Duomo, una massiccia costruzione che risale al 1300 con annessa una torre campanaria quadrata. Il tutto in stile gotico realizzato in cotto e in parte con pietre bianche. Importante il bel portale d’ingresso strombato con cornici in pietra chiara, archetti e colonnine. Secondo la tradizione la chiesa sorge sul luogo ove furono trasportate le reliquie di Severino, santo vescovo della città romana di Septempeda posta non lontano da San Severino Marche e oggi racchiusa all'interno di un parco archeologico.
La chiesa è chiusa per i danni subiti in occasione del terremoto del 2016, benché, se fortunati, è possibile vedere il grande chiostro interno. Nel vicino Episcopio il Museo Civico Archeologico Giuseppe Moretti che ospita reperti rinvenuti in alcune necropoli circostanti nonché quelli provenienti dall’antica città romana di Septempeda. Purtroppo anch’esso trovato chiuso (direi temporaneamente). Alle spalle del Duomo, ma più in basso si trova il grande monastero di S. Caterina che ospita delle monache Benedettine, non pare visitabile ma può essere interessante osservare dall’esterno questo complesso che un tempo doveva ospitare molte religiose.
Non resta che scendere e ritornare al punto di partenza seguendo via S. Francesco (del resto è l'unica) che porta verso il borgo. E' una via tranquilla e immersa nel verde oltre che nel silenzio. Lungo la strada si incontra il monastero di Santa Chiara, la chiesina di S. Teresa ed infine, quasi in paese, la piccola Santa Maria delle Vergini o Pitturetta. Ormai si entra nell’abitato dove una via dritta dritta conduce alla piazza del Popolo da dove siamo partiti.
CURIOSITA' SUSAN SEVERINO MARCHE

In occasione della festa del patrono, San Severino vescovo che ricorre l’8 giugno, a San Severino Marche si svolge il Palio dei Castelli, una importante rievocazione storica che vede coinvolta molta parte della popolazione.
La manifestazione dura diversi giorni e prevede diverse manifestazioni in costumi d’epoca, con suoni, giochi e gastronomia che si fondono tra loro. Oltre al Palio vero e proprio che prevede gare di tiro alla fune e tiro con l’arco, nel tempo si è aggiunta la “Corsa delle torri”, una manifestazione molto spettacolare dove squadre formate da 8 atleti che si rincorrono lungo l’anello della piazza principale portando a spalla una pesante torre che raffigura il proprio castello.
L'aspetto religioso della rievocazione è rappresentato dall’offerta dei ceri al Santo che avviene al termine del corteo storico, animato da oltre un migliaio di figuranti che percorrono le vie del centro in costume medievale al suono di chiarine e tamburini.
Vedi il sito: www.paliodeicastelli.org
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