BORGO DISORANO(Grosseto - Toscana)
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Il borgo di Sorano fa parte delle "Città del Tufo" in provincia di Grosseto nella sempre sorprendente Toscana. L’azione degli elementi e del tempo, hanno modellato il tufo che ricopre il territorio creando profonde gole a cui si alternano alte rupi e speroni rocciosi, ed è proprio su uno di questi speroni che sorge il centro storico di Sorano.
Circondato da fitti boschi, il borgo è inserito in una zona storica che risulta frequentata già nell’era del bronzo. Queste antiche popolazioni, così come i successivi etruschi, hanno lasciato evidenti tracce come abitazioni, tombe e incredibili percorsi scavati nel tufo. Quest’ultimi si possono facilmente osservare percorrendo la provinciale 22, provenendo da ovest, poco prima raggiungere Sorano.
Circondato da fitti boschi, il borgo è inserito in una zona storica che risulta frequentata già nell’era del bronzo. Queste antiche popolazioni, così come i successivi etruschi, hanno lasciato evidenti tracce come abitazioni, tombe e incredibili percorsi scavati nel tufo. Quest’ultimi si possono facilmente osservare percorrendo la provinciale 22, provenendo da ovest, poco prima raggiungere Sorano.
COSA VEDERE NEL BORGO DISORANO
Sorano si raggiunge percorrendo la provinciale 22, strada che lo attraversa incrociando la Piazza del Municipio dove è presente un parcheggio auto. Da qui inizia il percorso di visita al borgo di Sorano imboccando l’unica strada che porta verso il centro storico. Poco dopo averla imboccata un primo punto panoramico all’altezza di un piccolo tratto recuperato dell’acquedotto ottocentesco. Poco dopo ecco la Porta Ferrini la principale del borgo, porta inserita in una torre (oggi trasformata in abitazione) e marcata da un bugnato in pietra.
Superata la porta, la strada si stringe ed inizia un percorso tra case ristrutturate e case un po’ trascurate. Gli stili qui si mescolano tra di loro, però emerge che molte sono le abitazioni hanno dei bei portali in pietra in rilevo anch'essi bugnati con disegno simile a quello della Porta Ferrini vista prima. Continuando lungo la strada si raggiunge un punto in cui la strada inizia a scendere (sulla sinistra) mentre a destra si stacca un vicolo in leggera salita che porta alla chiesa di San Nicola del 1276. Esternamente la chiesa, recentemente ristrutturata, appare con una semplice facciata con portale in travertino con timpano, un disegno che sembra frutto di una rivisitazione rinascimentale. L’interno, con pianta a croce latina, ha tre altari laterali posti solo sul lato sinistro, nel primo, dedicato a San Nicola da Bari è conservato il corpo di S. Felicissima martire compatrona di Sorano. Interessante il fonte battesimale in travertino del 1549.
Sulla sinistra della chiesa un edificio quasi anonimo che si fa notare per un portale in travertino decorato con rose araldiche, si tratta del Palazzo Comitale un tempo residenza dei conti Orsini prima delle ristrutturazioni della Fortezza.
Superata la porta, la strada si stringe ed inizia un percorso tra case ristrutturate e case un po’ trascurate. Gli stili qui si mescolano tra di loro, però emerge che molte sono le abitazioni hanno dei bei portali in pietra in rilevo anch'essi bugnati con disegno simile a quello della Porta Ferrini vista prima. Continuando lungo la strada si raggiunge un punto in cui la strada inizia a scendere (sulla sinistra) mentre a destra si stacca un vicolo in leggera salita che porta alla chiesa di San Nicola del 1276. Esternamente la chiesa, recentemente ristrutturata, appare con una semplice facciata con portale in travertino con timpano, un disegno che sembra frutto di una rivisitazione rinascimentale. L’interno, con pianta a croce latina, ha tre altari laterali posti solo sul lato sinistro, nel primo, dedicato a San Nicola da Bari è conservato il corpo di S. Felicissima martire compatrona di Sorano. Interessante il fonte battesimale in travertino del 1549.
Sulla sinistra della chiesa un edificio quasi anonimo che si fa notare per un portale in travertino decorato con rose araldiche, si tratta del Palazzo Comitale un tempo residenza dei conti Orsini prima delle ristrutturazioni della Fortezza.
Si torna leggermente indietro per imboccare il vicolo che scende verso il cuore del borgo con destinazione Masso Leopoldino seguendo le indicazioni presenti lungo il percorso. Già lungo questo vicolo centrale si potranno notare i tanti vicoli laterali che scendono sia a destra che a sinistra, siamo lungo il crinale che porta nel punto più alto dello sperone tufaceo su cui sorge il borgo di Sorano rappresentato appunto dal Masso Leopoldino.
Si tratta di un massiccio castello costruito a scopo difensivo voluto dal granduca Leopoldo II da cui ha preso poi il nome. Esso rappresentava il baluardo difensivo di Sorano prima della realizzazione della Fortezza Orsini. Oggi si può salire solo sulla parte superiore costituita da una ampia e lunga terrazza al cui estremo si erge una torre con orologio. Il panorama da qui è notevole, praticamente a 360 gradi sul borgo e sulla stretta e verde valle del torrente Lente.
Alle spalle della scala che sale sul Masso Leopoldino, si noterà una grande costruzione realizzata su uno strapiombo chiamata il Cortilone, Si tratta di un grande granaio posto nel punto più protetto sia dal punto di vista naturale (adiacente allo strapiombo) che dietro al Masso dentro il borgo fortificato. L’edificio era chiuso in occasione della mia visita, ho saputo che viene aperto solo durante alcune manifestazioni estive.
Dal Cortilone si può solo tornare indietro però consiglio di farlo percorrendo i vicoli laterali quelli che scendono sia da una parte che dall’altra dello sperono roccioso. Potrà risultare faticoso affrontare salite, discese, sottopassi, e scalinate ma si potranno vedere angoli molto caratteristici e interessanti, ottimi spunti per suggestive fotografie, il tutto immerso in un silenzio che appare quasi irreale. Nel peregrinare in questo modo si potrà raggiungere Porta dei Merli, la seconda di Sorano che immette in un bel bosco.
Si tratta di un massiccio castello costruito a scopo difensivo voluto dal granduca Leopoldo II da cui ha preso poi il nome. Esso rappresentava il baluardo difensivo di Sorano prima della realizzazione della Fortezza Orsini. Oggi si può salire solo sulla parte superiore costituita da una ampia e lunga terrazza al cui estremo si erge una torre con orologio. Il panorama da qui è notevole, praticamente a 360 gradi sul borgo e sulla stretta e verde valle del torrente Lente.
Alle spalle della scala che sale sul Masso Leopoldino, si noterà una grande costruzione realizzata su uno strapiombo chiamata il Cortilone, Si tratta di un grande granaio posto nel punto più protetto sia dal punto di vista naturale (adiacente allo strapiombo) che dietro al Masso dentro il borgo fortificato. L’edificio era chiuso in occasione della mia visita, ho saputo che viene aperto solo durante alcune manifestazioni estive.
Dal Cortilone si può solo tornare indietro però consiglio di farlo percorrendo i vicoli laterali quelli che scendono sia da una parte che dall’altra dello sperono roccioso. Potrà risultare faticoso affrontare salite, discese, sottopassi, e scalinate ma si potranno vedere angoli molto caratteristici e interessanti, ottimi spunti per suggestive fotografie, il tutto immerso in un silenzio che appare quasi irreale. Nel peregrinare in questo modo si potrà raggiungere Porta dei Merli, la seconda di Sorano che immette in un bel bosco.
VISITA ALLA FORTEZZA DISORANO
La fortezza che domina dall’alto il borgo di Sorano è una impressionatane fortificazione realizzata dalla famiglia Aldobrandeschi e poi occupata dai Conti Orsini dai quali ha preso il nome ; Fortezza Orsini
L’ingresso alla fortezza è posto nella parte retrostante rispetto a quanto si vede dal borgo e lo si raggiunge percorrendo una strada ben segnalata che parte dalla Piazza del Municipio senza possibilità d’errore. Un ampio parcheggio accoglie i visitatori ma soprattutto gli ospiti dell’hotel interno. Già, la parte più nobile e interessante della fortezza è oggi occupata da un hotel esclusivo. Una volta lasciato il parcheggio auto, un lungo viale porta all'ingresso di un massiccio mastio squadrato che rientra nelle opere di fortificazione apportate nel periodo rinascimentale dagli Orsini.
L’ingresso alla fortezza è posto nella parte retrostante rispetto a quanto si vede dal borgo e lo si raggiunge percorrendo una strada ben segnalata che parte dalla Piazza del Municipio senza possibilità d’errore. Un ampio parcheggio accoglie i visitatori ma soprattutto gli ospiti dell’hotel interno. Già, la parte più nobile e interessante della fortezza è oggi occupata da un hotel esclusivo. Una volta lasciato il parcheggio auto, un lungo viale porta all'ingresso di un massiccio mastio squadrato che rientra nelle opere di fortificazione apportate nel periodo rinascimentale dagli Orsini.
Ai due lati del mastio un tratto delle mura più esterne e due grossi bastioni difensivi. Superato il mastio, si apre un ampio cortile, l'antica Piazza d'Armi, sulla sinistra un più recente edificio, Palazzo Ricci Busatti, il quale ora ospita un liceo linguistico, mentre sulla destra si intravede un altro tratto delle mura esterne realizzate dagli Orsini. Si prosegue ed ecco che appare un ponte, un tempo levatoio come visibile dalle tracce sulla torre d’ingresso, che immette nella fortezza vera e propria la quale è separata da un profondo e ampio fossato oggi completamente verde. Bella la veduta d’insieme di questa struttura suggestiva e ben conservata.
Oltrepassata la torre d’ingresso, si giunge in un cortile interno sul quale si affacciano gli appartamenti per tre lati mentre sul quarto è occupato da un balcone con alcuni archi che permettono di osservare dall’alto una parte del borgo. Come dicevo, una parte della fortezza è occupata dall’hotel, mentre la parte rimanente, sulla sinistra del cortile, ospita un Museo del medioevo e del rinascimento, che mette in mostra il passato storico di Sorano, dai ritrovamenti archeologici d’epoca etrusca fino ad oggetti, abiti e arredi molto più recenti. Interessante una piccola stanza situata nella torre ottagonale ricca di affreschi cinquecenteschi con scene mitologiche in quella che sembra dovesse essere la stanza privata Conte Niccolò IV Orsini nella quale era solito accogliere le giovani fanciulle …..
Dalla biglietteria del Museo partono le visite guidate alla fortezza che si concentrano molto sui camminamenti esterni e soprattutto su quelli sotterranei che collegano il mastio centrale con i due bastioni angolari di San Pietro e San Marco con pozzi di aerazione, depositi di armi, ecc.un importante ed efficace sistema di difesa che permetteva un rapido e sicuro movimento di truppe e di mezzi durante gli assedi, infatti nonostante i tanti attacchi e assedi subiti, questa fortezza non fu mai espugnata.
Se visitate la fortezza nel periodo estivo, è consigliabile prenotare il tour guidato.
CURIOSITA' SUSORANO
Cialdino dei tufi
Tipico dei "borghi del tufo”, il Cialdino dei tufi è una sfoglia sottile dalla forma circolare con un inconfondibile aroma di anice.
Gli ingredienti sono farina, zucchero, vino bianco dolce e anice e la preparazione prevede di amalgamare il tutto fino a rendere l’impasto consistente, per poi lavoralo per fargli assumere l’aspetto di un grosso spaghetto che verrà successivamente tagliato. I bastoncini che si otterranno andranno posti in specifici stampi di ferro che daranno all’impasto la tipica forma per poi essere posti sul fuoco da entrambe le facce per circa mezzo minuto.
Tipico dei "borghi del tufo”, il Cialdino dei tufi è una sfoglia sottile dalla forma circolare con un inconfondibile aroma di anice.
Gli ingredienti sono farina, zucchero, vino bianco dolce e anice e la preparazione prevede di amalgamare il tutto fino a rendere l’impasto consistente, per poi lavoralo per fargli assumere l’aspetto di un grosso spaghetto che verrà successivamente tagliato. I bastoncini che si otterranno andranno posti in specifici stampi di ferro che daranno all’impasto la tipica forma per poi essere posti sul fuoco da entrambe le facce per circa mezzo minuto.
SINTESI SUSORANO
Benché il borgo di Sorano non offra edifici, chiese o opere di grande interesse, riesce a coinvolgere il visitatore con il suo articolato groviglio di vicoli e case che riportano a tempi passati grazie anche al buono stato di conservazione degli edifici.
La Fortezza Orsini è sicuramente un punto di riferimento da visitare benché in parte occupata da una hotel esclusivo.
Non da meno sono da considerare le escursioni nel zone circostanti a Sorano in quello che è il Parco archeologico delle Città del Tufo.
La Fortezza Orsini è sicuramente un punto di riferimento da visitare benché in parte occupata da una hotel esclusivo.
Non da meno sono da considerare le escursioni nel zone circostanti a Sorano in quello che è il Parco archeologico delle Città del Tufo.
VIDEO DISORANO
Borgo medievale e Fortezza Orsini
DOVE SI TROVASORANO
NELLE VICINANZE DISORANO
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