BORGO MEDIEVALE DIATRI(Teramo - Abruzzo)
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COSA VEDERE ADATRI

Una stretta strada che si sviluppa proprio di fronte alla chiesa, strada che conduce verso il centro cittadino. Lungo questa strada o vicolo principale si intrecciano alcuni vicoli laterali, piccoli giardini e abitazioni molte delle quali ristrutturate secondo stili moderni e talune lasciate al grezzo con evidente trascuratezza o abbandono. Mentre si prosegue verso il centro, sulla sinistra una porta permette di accedere ad una piccola terrazza dalla quale si possono ammirare dei resti di epoca romana tra le case del borgo, in particolare una cisterna.
Continuando si giunge all'ampia piazza principale dove la scena è dominata dalla facciata della Basilica di Santa Maria Assunta. La chiesa fu edificata nella seconda metà del XIII secolo su un precedente tempio dedicato ad Ercole realizzato con possenti mura in parte ancora visibili nella cripta. La facciata in pietra d’Istria della Basilica sorprende per la sua forma molto squadrata con un solo marcapiano che la divide in due parti in cui emerge il bel portale ed un ampio rosone.
L’interno a tre navate si sviluppa con notevole altezza seguendo la tipica architettura gotica. Le navate sono divise da due serie di pilastri polistili, alcuni dei quali rivestiti in muratura, i quali ospitano parti di affreschi oggetto di un recente recupero. Anche sulle parti laterali, intonacate in colore giallo paglierino, sono presenti diversi ritagli di affreschi rappresentanti figure e scene religiose. Inconsueta la presenza della base del campanile che parte dall’interno della chiesa.
Il pezzo forte di questa Basilica è rappresentato dal Coro dei Canonici posto su un lato dell’altare maggiore e interamente affrescato da Andrea de Litio. Un capolavoro di pittura che racconta la vita di Gesù e Maria attraverso scene racchiuse in riquadri uno a fianco dell’altro comprese le volte. Qui è facile trovare gruppi di turisti italiani e stranieri accompagnati da una guida che spiega nei dettagli l'opera.

Superata la chiesa di Santa Reparata è possibile accedere al grande chiostro e alla cripta nonché alle cisterne romane.
Dopo la visita al complesso basilicale, si può tornare nella piazza principale e imboccare la via a fianco del teatro comunale che conduce verso il cuore del borgo. Lungo la strada che tende a diventare sempre più stretta, si incontra la chiesa di San Francesco. Anche questa chiesa appare imponente forse più che altro per la posizione sopraelevata rispetto alla strada a cui si accede attraverso una doppia rampa di scale. La chiesa che oggi si osserva non è l’originale del 1200 ma una versione barocca successivamente edificata a seguito di un terremoto distruttivo. Non ho potuto accedere all’interno perché chiusa, forse aperta solo per le funzioni religiose.
Proseguendo lungo quello che viene chiamo il Corso, si giunge in una piazza sulla quale si trova il palazzo dei Duchi d’Acquaviva oggi sede del municipio di Atri. I Duchi d’Acquaviva rappresentano la famiglia nobile dominante della zona per secoli fino al 1700 circa. A parte la struttura dell’edificio a cui è stata poi aggiunta la torre civica, le principali opere artistiche, le tele, gli affreschi e i sontuosi arredi sono stati distrutti o trafugati.
Sul fianco del palazzo, un passaggio sotto un arco, conduce verso l’ultima parte di Atri, il cuore popolare fatto di vicoli stretti, viuzze, piccoli giardini con scorci interessanti e caratteristici che richiamano la vita di un tempo presente anche se molti sono stati ammodernati. Nel passeggiare, è inevitabile incrociare la chiesa di San Nicola di Bari considerata la più antica di Atri grazie ad una bolla papale del 1184. Questa chiesa romanica è riuscita a mantenere la sua struttura originaria semplice e lineare con il suo alto campanile in laterizio. L’interno a tre navate con un bel tetto ligneo a cassettoni è anch'esso semplice se non essenziale secondo lo stile romanico dell’epoca, le colonne sono tozze e sulle pareti si possono scorgere frammenti di affreschi che un tempo sicuramente ornavano tutto il perimetro interno.
Continuando a girovagare tra i vicoli popolari si arriva alla chiesa del Santo Spirito del secolo XVI che si trova a pochi passi dall’estremità del paese rappresentato dalla Rocca Capo ovvero quello che rimane della rocca risalente al secolo XV. Si tratta di un bastione ristrutturato che non ha nulla di interessante e non è visitabile ma è testimonianza di quelle che erano le fortificazioni medievali di Atri.
CURIOSITA' SUATRI

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