BORGO DI
SARTEANO
(Siena - Toscana)










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Il borgo di Sarteano si trova in una delle più belle zone della Toscana meridionale, al confine di due famose e incantevoli valli, la Val di Chiana e la Val d’Orcia. Il borgo, dalle antiche origini etrusche, è inserito un un caratteristico contesto di dolci colline ed è su una di queste che si sviluppa il centro storico ricco di chiese e di Palazzi Rinascimentali. Sulla sommità emerge il profilo del suo edificio più importante, il Castello, oggi circondato da un bel parco con alta vegetazione.

Per scoprire meglio Sarteano, suggerisco un percorso di vista che permette di vedere il patrimonio storico più interessante del borgo. Il percorso descritto nell'articolo, è anche visibile in una mappa interattiva.


COSA VEDERE NEL BORGO DI
SARTEANO

vicolo di Sarteano
Per la visita al borgo di Sarteano, risulta comodo raggiungere l’ampio parcheggio che si trova a sud del paese (Provinciale 478). Da qui si entra direttamente nella piazza principale di Sarteano, un ampio spazio sul quale si affaccia la chiesa di San Francesco con annesso monastero oggi destinato ad altro uso. La chiesa risale alla prima metà del XIV secolo ed è stata recentemente ristrutturata. Esternamente si presenta con una facciata in travertino con unico portale centinato. L’interno, ad unica navata, ha perso le caratteristiche originarie risultando così di poco interesse, comunque da segnalare la presenza di una bella statua lignea di San Francesco oltre ad una serie di affreschi del XIV secolo (alcune parti) che in realtà provengono da un’altra chiesa.

Usciti dalla chiesa, si noterà la presenza un recente edificio squadrato con loggiato dominare la piazza, qui si trova il Municipio e il teatro di Sarteano. Sulla sinistra uno stretto passaggio ad arco riporta alla Porta di Mezzo del borgo antico, oggi solo un passaggio auto. Superata la prima piazza, eccone una seconda con un monumento centrale dedicato ai caduti. Ora bisogna scegliere la direzione per immergersi nel centro storico, destra o sinistra. Io ho scelto a destra in modo da raggiungere il castello da est ma nulla vieta di fare il contrario …….

Proseguendo verso destra, si imbocca la principale via Roma che in realtà è uno stretto vicolo a senso unico. Sarteano è un borgo abbastanza grande per cui ricco di vicoli minori che si intrecciano e/o si diramano dai vicoli principali, pertanto, durante la visita, consiglio di guardarsi a destra e a sinistra perché non mancheranno angoli caratteristici, graziosi slarghi e suggestivi sottopassi su cui soffermarsi e magari fare delle foto. Poco dopo aver lasciato la piazza, ecco il cinquecentesco Palazzo Gabrielli il quale ospita il Museo Civico Archeologico di Sarteano nel quale sono conservati interessanti testimonianze etrusche del territorio dal IX al I sec. a.C. provenienti dai ritrovamenti della zona così come sono esposte recenti scoperte nella necropoli delle Pianacce.

Riprendendo il vicolo, dopo pochi passi sulla sinistra, tracce di un “antico caffè” in un palazzo malandato, l’insieme è però decisamente suggestivo. Si continua fino raggiungere una porta ricavata tra le abitazioni, forse un ingresso della cinta più interna del borgo. Subito dopo la porta si apre una bella e curata piazza con case in cotto mescolate a case ristrutturate e intonacate. Qui si affaccia la chiesa di San Martino con facciata neoclassica la quale conserva alcuni gioielli, l'Annunciazione del Beccafumi del 1546 e una Madonna con bambino di Jacopo di Mino del Pellicciaio, tutte opere che riporto come da segnale turistico ma che non ho visto perché ho trovato la chiesa chiusa. Sulla destra della chiesa la strada scende leggermente e raggiunge la Porta Umbra e questa dovrebbe far parte della mure esterne.
panorama dall'alto di Sarteano

Tornati indietro, sul fianco sinistro della chiesa di San Martino si può imboccare un vicolo che porta alla via più alta del borgo dove si trova l’antica chiesa/convento di Santa Chiara immersa nel verde e nel silenzio. Benché oggi sia una residenza agrituristica, c’è la possibilità di vedere la struttura, i giardini e la parte esterna del convento delle clarisse e del chiostro. Continuando sulla via verso il centro, si raggiunge la porta d’accesso al complesso del castello che immette in un grande e bel parco con altri alberi.

La visita al castello è descritta nel paragrafo successivo. Una volta terminata la visita al castello si ritorna sulla via alta del borgo e si continua a camminare lungo le mura esterne sempre osservando i vicoli laterali perché alcuni riservano qualche bel scorcio. La via scende, si passa a fianco della piccola chiesa del Suffragio (chiusa) per poi raggiunge Porta Monalda che l’insegna indica risalire al 1313, siamo all’estremo ovest di Sarteano. Ora non rimane che tornare verso il centro del borgo imboccando corso Garibaldi. Poco dopo si apre una bella e curata piazzetta circondata prevalentemente da edifici e palazzi rinascimentali in cotto o in sasso, piazza San Lorenzo. Nella piazzetta spicca la piccola chiesa di San Lorenzo risalente al XIII secolo che non ho potuto visitare perché trovata chiusa e Palazzo Cennini del XV secolo in parte trasformato in un ristorante.

Proseguendo lungo il corso si giunge alla piazza da cui è iniziata la visita a Sarteano e prendendo la prima via subito a sinistra, si raggiunge Palazzo Piccolomini casa natale del Papa Pio III oggi trasformato in una lussuosa residenza d’epoca. Con questo si può affermare conclusa la visita ai luoghi e agli edifici più importanti di Sarteano, comunque consiglio di proseguire il cammino seguendo il percorso che ho tracciato sulla mappa interattiva posto di seguito, una passeggiata per immergersi anche nelle zone più popolari e caratteristiche del borgo.


VISITA AL CASTELLO DI
SARTEANO

interno del mastio Sarteano
Come descritto nel paragrafo precedente, l’accesso al Castello di Sarteano avviene da un cancello lungo la cinta muraria più esterna della fortezza. Dopo averlo superato, si entra nel grande parco alberato, prima costeggiando un tratto di mura finché il sentiero svolta a sinistra ed entra decisamente nell’area del castello.

L’ingresso vero e proprio avviene superando la cinta muraria interna, da qui risulta evidente il mastio quadrato e le torri arrotondate ai lati. Nel XVI secolo, il castello venne trasformato in una cittadella militare, in modo da poter ospitare stabilmente una guarnigione di soldati armati. Superata la biglietteria si inizia la visita al mastio, una massiccia struttura quadrata fatta di più piani. Gli interni sono spogli, non è rimasto più nulla dell’epoca se non qualche elemento architettonico.

Primo Livello (partendo dal basso)
Le stanze di questo livello erano probabilmente destinate allo stoccaggio di armi e bevande necessarie alle guarnigioni. L’approvvigionamento idrico era garantito da un sistema di canalizzazione che partendo dal tetto riforniva di acqua piovana la cisterna (oggi resta visibile sia Ia botola sia la grande cisterna in travertino realizzata da maestranze senesi quattrocentesche).

Secondo livello
Le stanze erano abitate dalle famiglie dei capitani incaricati di proteggere il prezioso avamposto militate. Alcuni stemmi sono ancora visibili nel portone in ferro che immette nel camminamento di ronda esterno.

Terzo livello
Era abitato dalle famiglie dei capitani che guidavano i fanti destinati a proteggere la rocca. All’interno di queste stanze e possibile ammirare una serie di elementi architettonici risalenti al periodo quattrocentesco: dalle volte a crociera costituite da laterizi, fino ai prototipi di lavandini, camini e gabinetti realizzati in travertino da maestri scalpellini senesi e lombardi.

Quarto livello
E’ la sommità del mastio centrale caratterizzata dalla presenza del camminamento di ronda scoperto e protetto da parapetto e merli, e da una torretta sopraelevata, chiamata ”maschietto", alta circa 10 metri. La torretta oggi non è più visibile ed è stata sostituita da una moderna copertura a capriate. Nel terrazzamento estremo, in corrispondenza della muratura del mastio, sono ancora perfettamente conservati gli antichi collettori di acqua piovana, i quali sono disposti per ciascun lato in maniera tale da formare una V. in questo modo era possibile raccogliere e canalizzare l’acqua piovana tino alla cisterna interna.

Una particolarità del mastio è una scala a chiocciola che attraversa verticalmente l’intero mastio, bassa, stretta e ripida utilizzata come via di fuga, si fa fatica a fare un solo piano ....... Ultimata la visita al mastio, rimane solo una passeggiata sulla cinta muraria e nelle torri angolari, da qui una bella vista panoramica sulle vallate intorno a Sarteano.


PERCORSO DI VISTA
SARTEANO


Mappa con il percorso suggerito per visitare il borgo di Sarteano


GALLERIA FOTOGRAFICA BORGO
SARTEANO

Tutte le foto e i video presenti in questa galleria sono di Roberto


Vicolo storico di Sarteano

GALLERIA FOTOGRAFICA ROCCA
SARTEANO

Tutte le foto e i video presenti in questa galleria sono di Roberto


veduta aerea castello Sarteano

VIDEO DI
SARTEANO

Il borgo e il castello, nei vicoli e dal drone


INFO e CURIOSITA'
SARTEANO

Cosa si può vedere nel Museo Archeologico di Sarteano ?

Il Museo Civico Archeologico di Sarteano ospita una collezione significativa di reperti etruschi, tra cui spiccano i corredi funerari e le ceramiche dipinte. Fiore all'occhiello è la ricostruzione della Tomba della Quadriga Infernale, una sepoltura etrusca del IV secolo a.C. decorata con affreschi unici che raffigurano scene mitologiche e il viaggio nell’aldilà.

Quale leggenda avvolge il Castello di Sarteano ?

Si narra che nelle notti più tranquille, un’ombra eterea si aggiri tra le mura e le torri del castello. Questo spirito inquieto sarebbe quello di una giovane donna, una nobildonna vissuta secoli fa e imprigionata nel castello con l’accusa di tradimento. Secondo la tradizione, la donna, innocente, morì tra quelle mura in circostanze poco chiare. Alcuni raccontano che il suo spirito non abbia mai trovato pace e che il suo lamento sia ancora udibile nei corridoi.

Come si svolge la festa della Giostra del Saracino di Sarteano ?

E’ l’evento più importante della vita sociale di Sarteano. La manifestazione si svolge il 15 agosto di ogni anno come rievocazione storica di antichi tornei equestri, per ricordare gli scontri tra i cavalieri e i saraceni.

Prima della gara vera e propria le Contrade sfilano in costumi d’epoca insieme al carroccio trainato dai buoi che porta il palio dipinto ogni anno da un artista diverso che andrà nelle mani del vincitore: i capitani, le dame, gli sbandieratori, i musici, i giostratori e i palafrenieri con il cavallo della gara percorrono tutte le vie del paese fino alla piazza.
La competizione avviene tra le cinque contrade del paese, nella Giostra ogni cavaliere si lancia con il cavallo al galoppo contro una statua di legno che rappresenta appunto il saraceno, posta su un perno fissato nel terreno, con un “mazzafrusto” ovvero un grappolo di palle di legno nella destra e uno scudo nella sinistra. Il cavaliere deve cercare di infilare, con una stoccata della lunga lancia, un anello che è posto in cima allo scudo; se il cavaliere sbaglia il colpo e prende il “Buratto” questo girerà su sé stesso colpendolo alle spalle facendo si che il cavaliere non sia abile.

Quali sono le specialità gastronomiche di Sarteano ?

Sarteano è rinomato per i suoi prodotti tipici, tra cui spiccano i pici, una pasta fresca fatta a mano spesso condita con ragù di cinghiale o aglione. Da non perdere il pecorino toscano prodotto localmente il quale viene accompagnato da miele o marmellate.


DOVE SI TROVA
SARTEANO


NELLE VICINANZE DI
SARTEANO

borgo di Celle sul Rigo
borgo di Cetona
borgo di Radicofani
borgo di San Casciano dei Bagni

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