BORGO DICARAMANICO TERME(Pescara - Abruzzo)
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COSA VEDERE ACARAMANICO TERME
Questa parte del borgo è contrassegnata da due strade quasi parallele che vale la pena di percorrere una all’andata e l’altra al ritorno. Sono due strade molto suggestive, affiancate da case che anche qui sono una attaccata all’altra, Si tratta di abitazioni abbastanza recenti, spesso dipinte con colori chiari che vanno dal giallo al pastello, pochi gli edifici ancora in pietra a vista. Questo non toglie il piacere di immergersi nella quotidianità del borgo percorrendo queste vie poco frequentate in cui transitano pochi veicoli, Anche qui abbondano piante e fior e per la mia esperienza posso dire che le persone incontrate si sono dimostrate accoglienti e disponibili.
Lungo una di queste due strade si incrocia la chiesa di San Domenico. La chiesa, con annesso convento, ha subito importanti rimaneggiamenti nel corso dei secoli tanto che quello oggi visibile è ben lontano dalla costruzione originaria. La facciata principale, che rimane un po’ nascosta rispetto alla strada, ricorda lo stile romanico e presenta un bel portale strombato. L’interno, ad unica navata con alcuni altari laterali, si presenta completamente rifatto e dipinto con colori chiari bianco e crema ma con pochi elementi interessanti.
Proseguendo la discesa si giunge alla grande chiesa di San Nicola, punto in cui le due strade principali, di cui parlavo il precedenza, si uniscono per poi proseguire in un’unica via. La chiesa di San Nicola, che ho trovato chiusa in occasione della mia visita, risale alla fine del ‘500 e dispone di una imponetene facciata in stile neoclassico che appare molto pulita, frutto di un recente intervento conservativo. Al centro della facciata il ricco e importante portale costituito da colonne tortili e impreziosito da molte decorazioni. Il portale è sormontato da due nicchie nelle quali si trovano le statue di S. Pietro e S. Lucia con quella di San Nicola al centro. Lateralmente, sono presenti due portali più piccoli e semplici del settecento ma di stile completamente diverso rispetto a quello centrale.
Superata la piazza con la chiesa di San Nicola si scende ulteriormente per l’unica via fiancheggiata da altre abitazioni colorate. Però in quest’ultima zona del borgo è evidente che gli interventi di mantenimento sono meno presenti, si notano più case abbandonate, altre case un po’ più trascurate in mattoni o in pietra, diverse delle quali sempre abbellite da abbondanti piante e fiori.
Lungo questo percorso si incontra una antica fontana, Fonte San Leonardo, una fontana a muro contraddistinta da tre volti umani dai quali scaturiscono tre zampilli (oggi solo uno è accessibile attraverso un moderno rubinetto . . . . ).
Così tra silenzio e angoli caratteristici di case d’un tempo si raggiunge il punto più estremo del borgo in cui, finalmente, si incontra dall’ex Convento delle Clarisse e dalla chiesa di San Maurizio. L’ex convento è ora proprietà del Comune di Caramanico che ha provveduto a ristrutturarlo e l’ha trasformato in un luogo dove si svolgono eventi culturali, mostre, ecc. Ho avuto la possibilità di visitarlo grazie alla contemporanea presenza di una mostra di pittura. Il chiostro ha mantenuto la sua struttura ma è stato completamente rivisto, la ampie aree comuni del convento ora sono sale mostra è la chiesa interna è diventata un auditorium. Gli interventi eseguiti hanno comunque cercato di mantenere, per quanto possibile, le parti originali storiche caratterizzanti il convento.
La chiesa di San Maurizio posta a fianco dell’ex convento, è un edificio in pietra risalente agli inizi del 1300, anch'esso ristrutturato di recente. Molto semplice e lineare la facciata con un interno a tre navate il quale non riserva aspetti interessanti, poche le opere e i dipinti presenti, da segnalare solo il pulpito ligneo con un elaborato baldacchino.
Da qui si risale per raggiungere nuovamente il centro di Caramanico cercando di percorrere l’altra strada rispetto a quella percorsa in discesa, non che lo scenario cambi di molto però cambiano gli scorci del borgo.
CURIOSITA' SUCARAMANICO T.
Il giorno 14 agosto di ogni anno, a Caramanico Terme si festeggia la Madonna Assunta con questa festa il cui momento centrale è rappresentato nell’offerta alla Vergine dei prodotti del territorio, tipicamente grano e dolci. I prodotti offerti vengono portati utilizzando i “palmentieri” che sono dei canestri in vimini su cui vengono collocati i dolci tradizionali del luogo, le “pizzelle” oltre ad altri prodotti simbolici come il grano, l’alloro.