BORGO DI
MAENZA
(Latina - Lazio)
.
COSA VEDERE A
MAENZA

Su un lato della piazza, si noterà una ampia scalinata che sale verso il borgo. Questa raggiunge una strada che conduce alla parte più antica di Maenza. Tenere la sinistra per raggiungere Porta Maggiore, una semplice porta ristrutturata con arco a tutto sesto. Prima di entrare, sulla sinistra, si trova la Loggia dei Mercanti, una piazza coperta di origine medievale che in passato fungeva da mercato. L’interno oggi è spoglio ma ha delle aperture che si aprono sulle vallate circostanti.
Superata la Porta Maggiore, pochi passi per raggiungere il Palazzo Pecci che prende il nome dall’omonima famiglia che ha amministrato il feudo di Maenza dal XVIII al XIX secolo. Oggi è sede del comune di Maenza.
Procedendo sullo stretto vicolo, ci si inoltra nella cuore del borgo, molte case sono rifatte e intonacate, il vicolo è pulito e silenzioso, poche le persone che si incontrano. Allungando lo sguardo sui vicoli laterali, si noterà comunque un certo abbandono, piaga che affligge molti piccoli borghi italiani.
Continuando a camminare, si raggiunge uno slargo dove l’Ostello di S. Tommaso d'Aquino. Girare a destra e imboccare un vicolo che conduce alla grande chiesa di Santa Maria Assunta. La chiesa si presenta con una architettura neoclassica, con una facciata preceduta da un patio sostenuta da grandi colonne, un insieme molto simile agli ingressi dei tempi greci o romani. A mio avviso, una architettura discutibile fuori dal contesto del borgo oltre ad avere dimensioni eccessive ed essere tinteggiata di un colore giallo intenso in contrasto con gli edifici circostanti.

L'interno è diviso in tre navate con colonne squadrate, mentre il presbiterio è affiancato da colonne cilindriche, il tutto in colore bianco. La chiesa, oggeto di una recente ristrutturazione, appare spoglia. Dietro l’altare maggiore una pala del 1874 raffigurante l'Assunzione della Madonna.
Sul fianco della chiesa si trova il Castello Baronale il cui accesso avviene dalla piazza che si trova alle spalle della chiesa. Il castello risale al IX secolo e domina l’intero borgo oltre che la piazza.
Esso nasce come torre di avvistamento per poi essere ampliato nel corso dei secoli dalle famiglie nobili che lo abitarono (Conti di Ceccano, i de Cabanni, i Caetani e gli Aldobrandini) le quali contribuirono alla trasformazione del castello in una residenza signorile. Il castello è caratterizzato da quattro torri, una delle quali è a pianta rettangolare con merlatura guelfa, e un'altra di forma circolare che fungeva da cisterna. L'edificio è suddiviso in quattro piani e conserva alcuni affreschi e dipinti di varie epoche. Sono presenti anche camini realizzati tra il XVI e il XVII secolo, tra cui quello nel piano nobile al terzo livello. Le stanze sono spoglie e sono presenti solo alcuni arredi di epoca più recente.
Il Castello ha ospitato San Tommaso d'Aquino nel 1274, durante il suo viaggio verso Lione. All'interno, è possibile visitare la stanza dove soggiornò il santo. Il castello, dopo un restauro terminato nel 2001, ha recuperato il suo aspetto storico e oggi ospita il Civico Museo del Paesaggio, mostre temporanee ed eventi culturali. Il castello è di proprietà della provincia, l’ingresso è gratuito e la vista può essere guidata da un volontario.
Con il castello baronale si conclude la visita al borgo di Maenza. Si può ritornare alla piazza di Santa Reparata (punto di partenza della vista) percorrendo altri vicoli del centro storico.
BORGO DI
ROCCAGORGA
nelle vicinanze

Tutti gli edifici di un certo interesse di Roccagogna si affacciano sulla piazza principale. Qui troviamo la Chiesa dei SS. Leonardo ed Erasmo, chiesa con un inconfondibile forma convessa della facciata in colore giallo. Realizzata nel 1500, venne distrutta da un terremoto nel 1769 e poi ricostruita. L’interno a tre navate è diviso da robusti pilastri. Nel complesso la chiesa appare semplice e lineare dominata dai colori ocra e bianco con stucchi bianchi.
Sulla parte opposta della piazza, troviamo il Palazzo Baronale Doria Pamphili, nato come una torre d’osservazione poi ampliata in epoche successive mentre tutt’attorno nasceva il nucleo fortificato.
Nel XVI sec. Il Palazzo Baronale si trasforma da luogo militare a Palazzo Signorile. Oggi il complesso è composto da due corpi separati da una sorta di maschio campanile sormontato da un orologio. All’interno è ospitato il Museo etnografico.
INFO e CURIOSITA'
MAENZA
Qual è il legame tra San Tommaso d'Aquino e Maenza ?
San Tommaso d'Aquino soggiornò a Maenza nel 1274, ospite del castello dei Conti di Ceccano, mentre era in viaggio verso Lione per il Concilio Ecumenico. Durante il suo soggiorno, secondo le cronache, compì il primo miracolo, quello delle aringhe fresche. Malato e prossimo alla morte, San Tommaso lasciò Maenza per recarsi all'Abbazia di Fossanova, dove poi morì. La stanza del castello dove soggiornò San Tommaso è ancora visibile.
Chi erano i Conti di Ceccano e quale ruolo hanno avuto nella storia di Maenza ?
I Conti di Ceccano furono una delle più importanti famiglie feudatarie che governarono Maenza per secoli, in particolare tra il XII e il XIV secolo. Si ritiene che abbiano un'origine germanica e hanno lasciato un segno importante nella storia della città. Sotto il loro dominio, Maenza divenne un centro importante, con la costruzione e l'ampliamento del castello baronale, dove Berardo I de Ceccano scelse di risiedere e dove ospitò San Tommaso d'Aquino. La famiglia di Ceccano giocò anche un ruolo significativo nella Chiesa, annoverando quattro cardinali e contribuendo alla diffusione della dottrina di San Tommaso.
Quali sono le manifestazioni e gli eventi tipici di Maenza ?
La principale e più nota manifestazione di Maenza è la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo. Si tratta di una rievocazione storica e religiosa che si svolge annualmente, nata nel 1969 da un'idea di Padre Roberto Fastella, un frate Agostiniano arrivato a Maenza nel 1958, che trasformò l'antica processione penitenziale del Venerdì Santo in una rappresentazione teatrale in costumi d'epoca.
La rappresentazione coinvolge circa 400 figuranti di ogni età, tutti del luogo, i quali indossano abiti d'epoca per interpretare personaggi biblici come Cristo, la Madonna, Giuda, la Maddalena, i centurioni e le pie donne, ecc.. Le vie e le piazze del paese diventano il palcoscenico per questa rappresentazione, trasformando Maenza in una "piccola Gerusalemme".
Le scenografie sono a grandezza naturale e vengono realizzate dagli artigiani del posto, che curano anche i costumi e gli armamenti. La colonna sonora, le luci e gli effetti speciali arricchiscono la rappresentazione, rendendola un'esperienza intensa e coinvolgente.
Un "Profeta" o un "Evangelista" leggono brani del Vangelo per annunciare le scene, mentre molti attori tra la folla partecipano attivamente con grida e interazioni, coinvolgendo anche il pubblico. La manifestazione si svolge in due date principali: la Domenica delle Palme, che narra l'arrivo di Gesù a Gerusalemme, e il Venerdì Santo, che ripercorre gli eventi dall'ultima cena alla crocifissione e resurrezione di Cristo. La rappresentazione è considerata una delle migliori e più intense della Passione di Cristo in Europa.
A Maenza si tengono inoltre eventi come il Festival del Folklore e il Rock sotto il Castello.
Quali sono le opportunità per escursioni e attività all'aperto nei dintorni di Maenza ?
Maenza è un ottimo punto di partenza per attività all'aperto, data la sua posizione sui Monti Lepini. Nelle vicinanze si trovano montagne come il Monte Gemma, il Monte Sentinella e il Monte Calvello, ideali per il trekking e le escursioni. Tra i sentieri più noti vi è la via Francigena del Sud, che passa per Maenza e i comuni limitrofi. La zona è ricca di boschi di castagni, faggi e lecci, offrendo un contesto naturalistico suggestivo per le attività all'aria aperta.