BORGO DI
PRIVERNO
(Latina - Lazio)
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Il centro storico conserva in gran parte la struttura medievale, con un dedalo di vicoli, ripide scalinate e palazzi storici che testimoniano le diverse fasi della sua storia.
COSA VEDERE A
PRIVERNO

Dopo aver svoltato a destra verso il centro, si prosegue incontrando la Chiesa di San Nicola, di probabile origine gotica, ma rimaneggiata nel XVII-XVIII secolo. Proseguendo ancora lungo la via, si noterà sulla sinistra una grande chiesa. la chiesa del Suffragio, eretta nel 1734. La facciata è semplice quasi anonima, l’interno è in stile barocco-neoclassico con affreschi di Giuseppe Camponeschi. Poco distante si apre Piazza Giovanni XXIII, nota anche come Piazza Grande, il cuore di Priverno.
Su questa piazza si affacciano la Concattedrale di Santa Maria Annunziata e il Palazzo Comunale. Il Duomo fu consacrato nel 1183 da papa Lucio III. Dell'impianto medievale rimane solo l'abside e un portico duecentesco a tre arcate, su pilastri accenni di colonnine le quali si appoggiano su dei leoni. Durante la mia visita la facciata era in fase di restauro mascherata da diversi ponteggi. L'interno, a tre navate con dieci cappelle laterali, è più interessante. E’ stato completamente rivisto nel XVIII secolo e offre colori caldi, molti disegni murali e molti stucchi però senza sconfinare troppo nel barocco. Sono conservate opere come una tela raffigurante il Battesimo di Cristo, una tavola lignea con l'immagine della Madonna di Mezzagosto, una scultura lignea del Cristo morto e, sopratutto, le reliquie di San Tommaso d'Aquino molto venerate.
Il Palazzo Comunale, risalente al XIII secolo, presenta una facciata di stile gotico con tre grandi archi a sesto acuto al piano terra e tre finestre, una bifora e due trifore al piano superiore. Un restauro del 1862 ha aggiunto tre finestre all’ultimo piano, la vela con l’orologio e il balcone con la ringhiera in ferro. Sulla piazza si trova anche la Fontana dei Delfini, costruita nel 1877 per commemorare l'arrivo dell'acqua potabile.

Sulla stessa piazza di trova il palazzo storico Valeriani-Guarini-Antonelli, oggi sede del Museo Archeologico di Priverno. Il museo espone reperti che illustrano la storia di Priverno dall'età protostorica alla colonia romana, fino al borgo medievale di Piperno. Qui sono presenti oltre mille oggetti tra mosaici, statue, ritratti, iscrizioni, ceramiche, ed altro.
Proseguendo ancora sulla via Consolare che taglia la piazza, si inizia a scendere, qui si incontreranno alcuni palazzi storici come Bargello San Giorgio e Palazzo Zaccaleoni, una dimora del tardo Seicento, uno mal conservato mentre l’altro è stato trasformato in abitazioni e attività commerciali.
Consiglio di prestare attenzione ai vicoli laterali sulla destra della via Consolare, sono percorsi pedonali in salita a gradini, sono una magnifica rappresentazione del borgo popolare, quello più genuino che ha mantenuto la sua caratteristica realtà medievale. Vale la pena di imboccare il secondo che si incrocia e salire in un contesto che sembra quello di altri tempi.
Giunti alla fine della salita svoltare a sinistra. Dopo pochi passi, in un piccolo slargo, si trova quello che ritengo sia la chiesa più bella di Priverno, la chiesa di San Giovanni Evangelista, edificata probabilmente nel XI secolo e parzialmente ricostruita nel XIII secolo. L’esterno appare poco interessante se non fosse per il campanile squadrato che sembra originario del periodo medievale, mentre il piccolo portico che protegge l’ingresso è stato rifatto recentemente. Quello che affascina è l'interno con dimensioni contenute e con una struttura a tre navate separate da ampi archi in pietra. Le pareti sono decorate da numerosi affreschi, la maggior parte dei quali databili al XV secolo. Tra questi vale la pena di citare l’interessante ciclo di Santa Caterina d'Alessandria e la "Madonna col Bambino e santo vescovo" del XV secolo. Molto semplice l’altare maggiore in pietra alle cui spalle si trova l’organo aggiunto successivamente.
Con questa chiesa si può considerare conclusa la visita ai monumenti più importanti del borgo di Priverno. Fuori delle mura cittadine, si trova la Chiesa di San Benedetto, considerata il monumento più antico di Priverno, realizzata tra la fine del IX e il X secolo e rimaneggiata nel XIII secolo. All'interno si possono ammirare affreschi del XIII secolo e altri dipinti di artisti locali.
Sempre fuori le mura, la Chiesa e convento di San Tommaso d'Aquino, edificata tra il XIII e il XIV secolo,
SITO ARCHEOLOGICO
PRIVERNUM
nelle vicinanze

Tra i resti più importanti troviamo :
• case romane, residenze di lusso di epoca repubblicana, con mosaici e stanze da letto.
• resti di un teatro, di terme, e di una chiesa alto-medievale.
• mura di epoca romana e medievale con mosaici
• una piazza circondata da antiche botteghe dove si vendevano prodotti agricoli o artigianali
INFO e CURIOSITA'
PRIVERNO
Qual è la storia di Priverno e come si è evoluta nel tempo ?
Priverno ha origini antiche, risalenti al IV secolo a.C. quando era un importante centro volsco chiamato "Privernum". Dopo essere stata conquistata dai Romani, divenne una colonia romana nel II secolo a.C., spostandosi nella pianura di Mezzagosto. Questo insediamento romano prosperò per secoli fino a quando fu abbandonato nel tardo Medioevo (XI-XII secolo). La città si ricostituì poi su un colle, assumendo il nome di Piperno, per poi tornare a chiamarsi Priverno nel 1928. Priverno, nel corso dei secoli, ha mantenuto una certa autonomia, pur appartenendo allo Stato Pontificio, e non è mai stata soggetta al sistema feudale. Nel XIX secolo ha vissuto un importante rinnovamento urbanistico, espandendosi oltre le mura medievali fino alla sua configurazione attuale.
Quali sono i principali musei di Priverno e cosa offrono ai visitatori ?
Priverno offre ai visitatori diversi musei: il Museo Archeologico di Priverno, ospitato nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, espone reperti provenienti dalla città volsca e romana. Il Museo Medievale di Fossanova, situato nell’antica Foresteria cistercense, ricostruisce la vita medievale con oggetti d'uso quotidiano, sculture e corredi funerari. Il Museo della Matematica "Giardino di Archimede", situato nel Parco di San Martino, è dedicato alla matematica e alla sua presenza nella realtà, ma è attualmente chiuso al pubblico. L'Area Archeologica di Privernum è anch'essa un museo all'aperto dove è possibile scoprire i resti dell'antica città romana.
Quali sono le tradizioni e gli eventi più importanti di Priverno ?
Priverno vanta una ricca tradizione che si manifesta nel "Palio del Tributo", una rievocazione storica che coinvolge i paesi limitrofi e celebra un antico tributo versato alla città. Il palio include un corteo storico, l'offerta del vino agli armigeri, la consegna del tributo e una corsa all'anello con cavalli. Le feste delle quattro porte (rioni) precedono questo evento, che si conclude la prima domenica di luglio. Inoltre, sono numerose le sagre e le feste legate ai prodotti tipici, come il carciofo, la mozzarella di bufala e la "falia" (vedi di seguito).
Quali sono i prodotti tipici della cucina di Priverno e cosa li rende speciali ?
La cucina di Priverno è ricca e variegata, con specialità locali come i carciofi, spesso conservati sott'olio. La mozzarella di bufala, e la carne bufalina, sono elementi distintivi della zona. La "bazzoffia", una zuppa di legumi e verdure e la "falia", una specie di focaccia dalla forma allungata, schiacciata con due solchi centrali preparata con farina, acqua, lievito, olio extra vergine di oliva. Si tratta di una ricetta antica, contadina, tramandata nel tempo dai fornai. Altre specialità includono fettuccine all'uovo, zuppe di lumache e rane, l'abbacchio, e i formaggi locali.
I dolci tradizionali sono le ciambelle col vino, i giglietti (un biscotto secco e fragrante, ottenuto dall'impiego di semplici ingredienti come uova, farina, zucchero e limone) e le pizzitelle, piccole frittelle ottenute da una pastella semiliquida con farina, acqua, lievito e uva passita.




