BORGO MEDIEVALE DIMONTEFORTINO(Fermo - Marche)
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Montefortino è un tranquillo e suggestivo borgo medievale che si sviluppa su un crinale roccioso con vicoli che si sviluppano su più livelli concentrici i quali disegnano una grande "V". Spettacolare la sua posizione ai piedi dei monti Sibillini con un panorama che ha pochi eguali.

Un vicolo di Montefortino
CENNI STORICI SUMONTEFORTINO

Le prime indicazioni sull'esistenza di un insediamento risalgono al periodo dell'Impero di Augusto intorno all'anno zero. Successivamente la zona venne conquistata dai longobardi e in questo periodo nascono le prime pievi nel circondario.
Nel 1084 diventa libero comune con un proprio statuto. Solo nel XII secolo si hanno notizie certe della costruzione di un borgo fortificato. In seguito il piccolo borgo subì il dominio di diversi città come Fermo e Camerino e di potenti famiglie come gli Sforza per poi rientrare nell’ambito dello Stato Pontificio, quindi nel Regno d'Italia.
Nel 1084 diventa libero comune con un proprio statuto. Solo nel XII secolo si hanno notizie certe della costruzione di un borgo fortificato. In seguito il piccolo borgo subì il dominio di diversi città come Fermo e Camerino e di potenti famiglie come gli Sforza per poi rientrare nell’ambito dello Stato Pontificio, quindi nel Regno d'Italia.
COSA VEDERE AMONTEFORTINO

La mia visita a questo delizioso borgo immerso nelle verdi colline, inizia dall'ingresso principale che si incontra appena si giunge dalla strada provinciale 83. Lasciata l'automobile in uno dei comodi parcheggi esterni, si imbocca una breve salita che porta nella piazza principale all’interno della quale il Comune ha posizionato due container con funzioni d'ufficio (uno è l'ufficio turistico). Probabilmente si tratta di una necessità dovuta a qualche inagibilità del Palazzo Comunale che si trova in un palazzo signorile posto su un lato della piazza.
L'inizio non è dei migliori, comunque guardandosi intorno, oltre alle diverse auto che riempiono la piazza troviamo la chiesa di Sant'Andrea (chiusa alle visite) piccola chiesa con facciata neoclassica a tre campate. Molto vicina la semplice Porta di Valle posta su una scalinata, costituita di pietrame e laterizio e così chiamata perché da essa entravano e uscivano gli abitanti delle frazioni sulla valle antistante. Su un lato della piazza un piccolo balcone panoramico, una stupenda visione ad ampio respiro sulla antistante vallata e sui Monti Sibillini. Dalla piazza si può proseguire imboccando il vicolo principale, quello più basso, che passa di fronte al Municipio e iniziare così l'esplorazione del borgo.
Nel vistare il borgo si nota un certo abbandono, diverse abitazione appaiono chiuse e alcune un po' decadenti, tutto comprensibile, tutto aderente al contesto di questi piccoli borghi dimenticati ed è qui che emerge un aspetto positivo, non c’è degrado in nessun vicolo. La maggior parte delle case abitate, sia in pietra che in cotto, sono ben conservate e quelle ristrutturate hanno seguito i criteri architettonici tipici del borgo cosa che spesso non viene rispettata. Inoltre, molte facciate sono piacevolmente adornate con piante e/o fiori.
L'inizio non è dei migliori, comunque guardandosi intorno, oltre alle diverse auto che riempiono la piazza troviamo la chiesa di Sant'Andrea (chiusa alle visite) piccola chiesa con facciata neoclassica a tre campate. Molto vicina la semplice Porta di Valle posta su una scalinata, costituita di pietrame e laterizio e così chiamata perché da essa entravano e uscivano gli abitanti delle frazioni sulla valle antistante. Su un lato della piazza un piccolo balcone panoramico, una stupenda visione ad ampio respiro sulla antistante vallata e sui Monti Sibillini. Dalla piazza si può proseguire imboccando il vicolo principale, quello più basso, che passa di fronte al Municipio e iniziare così l'esplorazione del borgo.
Nel vistare il borgo si nota un certo abbandono, diverse abitazione appaiono chiuse e alcune un po' decadenti, tutto comprensibile, tutto aderente al contesto di questi piccoli borghi dimenticati ed è qui che emerge un aspetto positivo, non c’è degrado in nessun vicolo. La maggior parte delle case abitate, sia in pietra che in cotto, sono ben conservate e quelle ristrutturate hanno seguito i criteri architettonici tipici del borgo cosa che spesso non viene rispettata. Inoltre, molte facciate sono piacevolmente adornate con piante e/o fiori.

Proseguendo lungo il vicolo inferiore in un silenzio che sembra irreale se non di altri tempi, si incontra Porta San Biagio del secolo XIV anch’essa in pietrame e laterizio con arco a tutto sesto, oggi visibile dopo un recente restauro. Continuiamo seguendo il vicolo interno dove si possono osservare diversi caratteristici scorci medievali. Tra una foto e l’altra, si giunge alla bella Porta Santa Lucia posta all'estremo del borgo. Realizzata nel XIV secolo, anch’essa è stata ristrutturata recentemente, sopra la porta si nota una abitazione con uno spioncino verso l’esterno ; era la casa del custode che vi doveva abitare a norma degli Statuti comunali.
Dalla porta si rintona indietro salendo al vicolo superiore che ci porta verso il cinquecentesco Palazzo Leopardi oggi sede della Pinacoteca civica Fortunato Duranti (purtroppo chiuso x inagibilità) e la parrocchiale che si affaccia sui Sibillini (anch'essa chiusa) chiesa che esternamente non si presenta particolarmente interessante.
Continuando a salire ci si avvicina alla sommità del colle dove nel verde lussureggiante si trova la chiesa di Sant'Agostino non visitabile per i danni subiti dal terremoto. Salendo ancora ecco la ex chiesa di San Francesco da qualche anno adibita ad auditorium quindi aperta solo in occasioni o eventi particolari.
Quello che sicuramente colpisce muovendosi nel borgo è la pulizia e la mancanza di cassonetti per la raccolta dei rifiuti indice di una raccolta gestita con attenzione e nel rispetto del borgo.
La bellezza di Montefortino è maggiormente valorizzata dalla ridotta presenza di auto e mezzi nel centro storico (cosa abbastanza rara), probabilmente dovuta ai vicoli molto stretti e agli spazi ridotti ……
Dalla porta si rintona indietro salendo al vicolo superiore che ci porta verso il cinquecentesco Palazzo Leopardi oggi sede della Pinacoteca civica Fortunato Duranti (purtroppo chiuso x inagibilità) e la parrocchiale che si affaccia sui Sibillini (anch'essa chiusa) chiesa che esternamente non si presenta particolarmente interessante.
Continuando a salire ci si avvicina alla sommità del colle dove nel verde lussureggiante si trova la chiesa di Sant'Agostino non visitabile per i danni subiti dal terremoto. Salendo ancora ecco la ex chiesa di San Francesco da qualche anno adibita ad auditorium quindi aperta solo in occasioni o eventi particolari.
Quello che sicuramente colpisce muovendosi nel borgo è la pulizia e la mancanza di cassonetti per la raccolta dei rifiuti indice di una raccolta gestita con attenzione e nel rispetto del borgo.
La bellezza di Montefortino è maggiormente valorizzata dalla ridotta presenza di auto e mezzi nel centro storico (cosa abbastanza rara), probabilmente dovuta ai vicoli molto stretti e agli spazi ridotti ……
SANTUARIODELL'AMBRONELLE VICINANZE

Poco lontano dal borgo di Montefortino si trova un rinomato Santuario dedicato alla Madonna dell'Ambro. Il Santuario è ubicato alla fine di una bella e tranquilla vallata cieca ed è completamente immerso nel verde ai piedi de Monti Sibillini. Il suo nome deriva dal vicino Torrente Ambro, è uno dei santuari delle Marche più antichi e più visitati dai fedeli e non, dopo Loreto.
Il Santuario ha avuto origine dall'apparizione della Vergine ad una bambina di nome Santina sordomuta fin dalla nascita. In cambio delle preghiere e delle offerte di fiori che la ragazza era solita portare presso un'immagine della Madonna posta nella cavità di un faggio, la Santa Vergine le dette il dono della parola.
Il Santuario ha avuto origine dall'apparizione della Vergine ad una bambina di nome Santina sordomuta fin dalla nascita. In cambio delle preghiere e delle offerte di fiori che la ragazza era solita portare presso un'immagine della Madonna posta nella cavità di un faggio, la Santa Vergine le dette il dono della parola.

La chiesa del Santuario dell'Ambro
CURIOSITA' SUMONTEFORTINO

Nell'ambito del comune di Montefortino in prossimità delle prime alture dei monti Sibillini, si trova una gola naturale chiamata dell'Infernaccio meta di escursioni di molti appassionati. La facilità nell'affrontare questa bellezza naturale porta anche famiglie con bambini che si cimentano anche sulla lunga salita che porta all'eremo di San Leopoldo un suggestivo luogo mistico e panoramico insieme.
Vedi recensione completa.
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SINTESI SUMONTEFORTINO

Montefortino è un delizioso borgo che si ritrova in una posizione panoramica invidiabile ai piedi dei Monti Sibillini. Il borgo si presenta ben conservato, ben ristrutturato e pulito. Diversi i palazzi storici e le chiese purtroppo non sempre aperte.
Nonostante gli inevitabili segni di abbandono, le case in pietra e/o in cotto sono generalmente ammirevoli e curate come i suggestivi vicoli che si snodano su più livelli resi più belli grazie alla presenza di piante e fiori, alla pulizia, all’assenza di fastidiosi cassonetti per la raccolta dei rifiuti e alle pochissime auto o mezzi vari.
Molti sono gli angoli e gli scorci caratteristici di questa realtà medievale dove il tempo sembra essersi fermato.
“Sembra” che il terremoto non abbia creato danni alle abitazioni private ma solo agli edifici storici e alle chiese, non si vedono case crollate, ne strutture di consolidamento, ne cantieri aperti ......
Molti sono gli angoli e gli scorci caratteristici di questa realtà medievale dove il tempo sembra essersi fermato.
“Sembra” che il terremoto non abbia creato danni alle abitazioni private ma solo agli edifici storici e alle chiese, non si vedono case crollate, ne strutture di consolidamento, ne cantieri aperti ......
DOVE SI TROVA IL BORGO DIMONTEFORTINO
BORGHI e CASTELLI VICINI AMONTEFORTINO
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