BORGO DI
POFI
(Frosinone - Lazio)
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COSA VEDERE A
POFI

Il Palazzo baronale dei Colonna è un rifacimento di gran parte dell'antico castello, che venne costruito fra due torri agli angoli esterni della cinta. Il Palazzo, originariamente costruito nel XVII secolo dal Principe Filippo I° Colonna, si erge in tutta la sua imponenza nonostante i danni subiti nel corso del tempo e ripreso grazie a successivi restauri.

La chiesa di Santa Maria Maggiore, venne costruita nel 1100 d.C. all'interno del fortilizio del castello. L'edificio fu poi demolito all'inizio del Settecento e sostituito con una nuova chiesa, un edificio in pietra con la sola facciata intonacata e realizzata in stile settecentesco. L’interno è a croce greca con tre navate, sei cappelle laterali e alcune pareti affrescate.
Sul fianco destro della chiesa i resti dell’altra porta del complesso baronale, imboccata la quale si prosegue nella visita del borgo di Pofi. Lungo questa stretta strada in discesa, si noteranno dei vicoli laterali che si addentrano tra le case del borgo. Consiglio di provare ad entrare ed esplorare questa parte del borgo che riserva qualche angolo caratteristico e suggestivo.
Non ci vuole molto per raggiungere la Porta ad angolo del Melangolo, la meglio conservata con un bel torrione ad angolo lungo le mura. Superata la porta, una breve discesa conduce alla moderna circonvallazione esterna. Svoltando a sinistra, dopo una cinquantina di metri, si trova la semplice chiesa di Sant’Andrea.
Non c’è altro di interessante da visitare a Pofi se non la chiesa di S. Antonino Martire, situata fuori dal paese (chiesa, in stile romanico, con strutture originali in pietra del '200) e/o il Museo Preistorico, sempre fuori dal paese, come da paragrafo che segue.
MUSEO PREISTORICO
POFI

L'allestimento scientifico del museo è diviso in quattro sezioni principali:
- La prima sezione introduce i problemi generali e l'evoluzione del territorio, mostrando come il paesaggio sia cambiato nel tempo, influenzando la comparsa di uomini e animali estinti.
- La seconda sezione illustra l'origine dell'uomo in Africa, la sua migrazione in Asia e Medio Oriente, e infine l'arrivo in Europa, presentando calchi di fossili di ominidi, dagli Australopiteci all'Homo erectus.
- La terza sezione si concentra sulla presenza umana in Europa, in cui vengono esposti manufatti in pietra e resti di fauna provenienti da diversi ritrovamenti in località vicine. Questa sezione include anche reperti più recenti, come l'amigdala, e resti fossili di animali quali elefanti, buoi, cervi, cavalli, ippopotami, rinoceronti, ecc.
- La quarta sezione è dedicata a fondatore Pietro Fedele e ai ritrovamenti nel territorio di Pofi, come i resti de ”l’Uomo di Pofi” (400.000-350.000 anni fa).
INFO e CURIOSITA'
POFI
Cos'è un Ecomuseo e qual è il ruolo dell'Ecomuseo Argil nel territorio di Pofi ?
Un ecomuseo è un'istituzione culturale che si concentra sul patrimonio materiale e immateriale di un territorio, coinvolgendo attivamente la comunità locale nella sua gestione e valorizzazione. L'Ecomuseo Argil, in particolare, si occupa della conservazione, dello studio e della promozione della storia, della cultura e dell'ambiente della Valle Latina, con un focus speciale sulla preistoria e sull'interazione tra l'uomo e il suo ambiente. Il suo obiettivo è far conoscere e apprezzare il territorio, partendo dal suo passato remoto fino ad arrivare ai giorni nostri, attraverso un approccio che vede il territorio stesso come museo diffuso.
Quali sono le specialità gastronomiche tipiche di Pofi e della zona ?
La gastronomia di Pofi è caratterizzata da prodotti locali e ricette tradizionali. Tra le specialità si trovano la mozzarella di bufala campana DOP, la ricotta di bufala campana DOP, il pomodorino coltivato in terra vulcanica, chiamato "Pumpuderella" e i piatti tipici come la pizza fritta, la stracciatella in brodo, la zucca cotta in padella, le "cime calate" e le crespelle con l'uvetta. Questi piatti riflettono la ricchezza agricola e la storia della regione.




