CASTELLO DIBARDI(Parma - Emilia Romagna)
(Parma - Emilia Romagna)
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Il Castello di Bardi è una splendida fortezza arroccata sopra uno sperone di diaspro rosso alla confluenza dei torrenti Ceno e Noveglia in provincia di Parma. Grazie alla sua posizione strategica era possibile controllare ben tre valalte. Ai piedi del castello si è sviluppato un borgo che ha mantenuto la struttura originaria.

Interno del castello con stanze arredate nella zona nobile
CENNI STORICICASTELLO di BARDI

Le sue origini risalgono al IX secolo quando era una semplice fortezza utilizzata inizialmente come rifugio dalle scorribande degli Ungari e nel 1257 la fortezza passò alla famiglia Landi. Nel corso dei 4 secoli di dominazione dei Landi, la fortezza si trasformò e si ampliò diventando un importante castello. Estintasi la famiglia Landi, il castello passò in diverse mani per poi seguire le sorti del Ducato, passando ai Barbone e ai Francesi fino all’annessione al Piemonte, passaggi che non apportarono sostanziali modifiche alla struttura.
COSA VEDERE ALCASTELLO di BARDI

La visita al castello può essere effettuata seguendo un percorso predefinito e numerato supportato da una piccola brochure che viene consegnata dalla biglietteria a tutti i visitatori del castello, oppure ci si può muovere liberamente come ho fatto io. L'ingresso avviene attraverso l'unica porta d'accesso, porta con tanto di ponte levatoio.
Subito dopo ecco il corpo di guardia, quindi si incontra un ampio androne che da su un vicolo che porta al primo piazzale del castello. Appena imboccato, subito a destra la ghiacciaia, un angusto locale scavato nella roccia pertanto adatto alla conservazione del cibo, poco dopo un edificio ospita alcuni locali visitabili i quali rappresentano quella che era la vita popolare degli abitanti interni al castello, sono attentamente risostruite alcune stanze, una cucina, una stanza da letto, una stalla con fienile e una cantina.
La visita al castello può essere effettuata seguendo un percorso predefinito e numerato supportato da una piccola brochure che viene consegnata dalla biglietteria a tutti i visitatori del castello, oppure ci si può muovere liberamente come ho fatto io. L'ingresso avviene attraverso l'unica porta d'accesso, porta con tanto di ponte levatoio.
Subito dopo ecco il corpo di guardia, quindi si incontra un ampio androne che da su un vicolo che porta al primo piazzale del castello. Appena imboccato, subito a destra la ghiacciaia, un angusto locale scavato nella roccia pertanto adatto alla conservazione del cibo, poco dopo un edificio ospita alcuni locali visitabili i quali rappresentano quella che era la vita popolare degli abitanti interni al castello, sono attentamente risostruite alcune stanze, una cucina, una stanza da letto, una stalla con fienile e una cantina.
Subito dopo ecco il corpo di guardia, quindi si incontra un ampio androne che da su un vicolo che porta al primo piazzale del castello. Appena imboccato, subito a destra la ghiacciaia, un angusto locale scavato nella roccia pertanto adatto alla conservazione del cibo, poco dopo un edificio ospita alcuni locali visitabili i quali rappresentano quella che era la vita popolare degli abitanti interni al castello, sono attentamente risostruite alcune stanze, una cucina, una stanza da letto, una stalla con fienile e una cantina.

Così di giunge al primo piazzale del castello chiamato Piazza d'Arme, un ampio spazio aperto con alcune costruzioni tra cui la torre con l'orologio del 1500, la sottostante locanda (taverna dei soldati) ed un edificio oggi adibito a Museo. Nei pressi del piazzale, nei quartieri un tempo adibiti ai soldati, un altro museo dedicato alla Civiltà Valligiana. Anche qui una dettagliata ricostruzione delle abitazioni popolari di questa valli, con stanze di soggiorno, cucine, stanze da letto e raccolte di attrezzature di uso comune facenti sempre parte della vita quotidiana, come attrezzi per la lavorazione del legno, della lana, ecc.
Tornati alla Piazza d'Arme, si prosegue accedendo all'area nobile del castello attraverso una breve scalinata che si affaccia sul Cortile d'Onore. Questo è l'accesso alle Sale dei Principi Landi, sale arredate con soffitti lignei a cassettoni, sono presenti fregi, disegni di putti, ninfe, ecc. Oggi queste sale ospitano il Centro di Coordinamento Maschere Italiane (!!!)
Proseguendo, troviamo altre ampie stanze parzialmente arredate fino a giungere alla Sala Landi, la sala di rappresentanza della famiglia, una stanza quadrata a padiglione con soffitto affrescato rappresentante la potenza della famiglia con stemmi, corone, scudi, aquile imperiali, ecc. Lasciamo questa parte del castello per accedere al Cortile del Pozzo dove sorge il mastio facente parte dell'originale fortezza. Fronte al mastio, nei granai di una volta, un altro museo dedicato alla fauna e al bracconaggio che in queste zone era molto praticato.
Ultima parte da visitare, ma non per questo meno importante, sono i camminamenti di ronda, un percorso che si snoda lungo buona parte del perimetro del castello, un ottimo recupero conservativo che permette di osservate le molteplici feritoie, piombatoie e caditoie attraverso le quali i soldati difendevano la fortezza, il percorso permette anche di contemplare splendidi panorami.
Mia recensione su Google Maps
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CURIOSITA' SUCASTELLO di BARDI

Anche il Castello di Bardi ha il suo fantasma che nasce da una leggenda risalente tra il XV e il XVI secolo momento in cui si consumò tragicamente una romantica storia d’amore.
Soleste, figlia del castellano, era innamorata perdutamente di Moroello, comandante delle truppe, il quale ricambiava il sentimento. Dato che la fanciulla era stata promessa sposa ad un potente uomo del tempo, la coppia si incontrava in gran segreto e viveva con passione l'amore che legava i due giovani.
Venne il tempo in cui Moroello partì con i suoi soldati per difendere i confini dello stato; Soleste era solita raggiungere il punto più alto del mastio per avvistare il ritorno del suo amato.
Il destino volle che il gruppo di cavalieri altri non fossero che Moroello e i suoi soldati che sfoggiavano vessillo e colori nemici in segno di ultimo spregio e di vittoria. Una volta giunto al castello e appresa la tragica notizia, Moroello decise di compiere il medesimo insano gesto. Da quel giorno l’anima senza pace del cavaliere vaga per la fortezza.
Soleste, figlia del castellano, era innamorata perdutamente di Moroello, comandante delle truppe, il quale ricambiava il sentimento. Dato che la fanciulla era stata promessa sposa ad un potente uomo del tempo, la coppia si incontrava in gran segreto e viveva con passione l'amore che legava i due giovani.
Venne il tempo in cui Moroello partì con i suoi soldati per difendere i confini dello stato; Soleste era solita raggiungere il punto più alto del mastio per avvistare il ritorno del suo amato.
Come in una tragedia shakespeariana, un giorno ella scorse da lontano alcuni cavalieri che stavano venenedo verso il castello i quali indossavano armature e insegne dei nemici. Vedendo ciò pensò al peggio, cioè alla sconfitta e all’uccisione del suo innamorato e all’assedio che presto avrebbe vissuto. Trafitta dal dolore decise di togliersi la vita gettandosi dalla torre.
Il destino volle che il gruppo di cavalieri altri non fossero che Moroello e i suoi soldati che sfoggiavano vessillo e colori nemici in segno di ultimo spregio e di vittoria. Una volta giunto al castello e appresa la tragica notizia, Moroello decise di compiere il medesimo insano gesto. Da quel giorno l’anima senza pace del cavaliere vaga per la fortezza.
SINTESI SUCASTELLO di BARDI

Il castello di Bardi ha avuto una serie di recuperi e ristrutturazioni che hanno permesso la sua valorizzazione come patrimonio culturale a livello nazionale. Benchè non offra grandi capolavori o sale sfarzose, è una struttura che merita una visita attenta anche grazie ai diversi musei che ospita al suo interno alcuni specifici del territorio. Da non perdere il giro panoramico lungo i camminamenti di ronda.
VIDEO DELCASTELLO di BARDI
Riprese in Alta Definizione dal drone
DOVE SI TROVACASTELLO di BARDI
NELLE VICINANZE DELCASTELLO di BARDI
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