BORGO DI
CAGNANO VARANO
(Foggia - Puglia)
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INTRODUZIONE A
CAGNANO VARANO
COSA VEDERE A
CAGNANO VARANO

Il Palazzo Baronale si presenta come un massiccio edificio con una piccola porta ad arco che immette al suo interno, una struttura che un tempo costituiva il limite occidentale e la parte più alta dell'abitato storico. Il cartello turistico posto a fianco della porta, indica che originariamente questa era una fortezza normanna, poi il palazzo fu oggetto di importanti ristrutturazioni intorno al XVIII secolo, assumendo l'aspetto che è visibile oggi. Nel corso del XIX secolo, il palazzo ospitò la segreteria comunale, il carcere e, fino al 1879, la prefettura. Oggi l’edificio ospita innumerevoli appartamenti privati ed esercizi commerciali perdendo così il suo fascino antico.
Superato il palazzo Baronale, uscendo dalla porta sul lato opposto all’ingresso, si accede al nucleo più antico del paese, noto come il "Caùt". Il nome deriva dalla particolare conformazione delle case, che in parte sono scavate nella roccia e in parte costruite con pietra apparendo quasi come "buchi" o "caùti". Il nucleo storico del borgo non è molto grande ed è marcato dal costone roccioso su cui sorge. Suggerisco di dirigersi verso sinistra incontrando così la chiesa di Santa Maria della Pietà risalente al 1325. La facciata bianca è sporca è decisamente spoglia, il portale in pietra chiara è altrettanto semplice e lineare. L'edificio presenta una pianta a croce latina con uno stile che combina elementi barocchi e neoclassici. L’interno è ricco di stucchi con una grande cupola sul presibiterio. Sono conservate alcune antiche statue lignee raffiguranti San Pietro, San Paolo, San Michele Arcangelo e la Madonna dell'Assunta, oltre a un bel coro ligneo risalente al 1783.

Proseguendo la visita, ci si inoltra sempre più tra vicoli stretti e acciottolati caratterizzati da case bianche molto vicine tra loro, una disposizione pensata anche per offrire protezione dai forti venti invernali provenienti dal mare. Il percorso è scandito da salite e dislivelli, tipici dell'ubicazione su un'altura. Percorre questi silenziosi vicoli, poche le persone che si incontrano, è molto suggestivo, tanti sono gli scorci caratteristici, come brevi scalinate per entrare in casa, angusti passaggi, sottopassi, aperture sulle valli circostanti, ecc. Si nota un certo e inevitabile abbandono ma i pochi residenti si impegnano a dare un certo lustro al loro borgo, con vasi di fiori, piante rampicanti, piccoli oggetti, ecc.
Seguendo i vicoli si incontreranno alcuni Palazzi storici tutti immersi nel contesto urbano del borgo. Molti di questi sono perfettamente inseriti tra le case bianche per cui sono difficilmente identificabili. La segnaletica turistica, posta all'esterno dei Palazzi, aiuta ad identificarli e informare il turista riportando le caratteristiche del Palazzo e la sua storia. Ad esempio Palazzo Russo, Palazzo Sanzone, uno di più antichi, Palazzo Tedeschi e Palazzo Petruzzelli.
Una volta completato il giro interno del borgo, si raggiunge nuovamente il Palazzo Baronale. Per uscire dal borgo si attraverserà l’arco di San Michele, uno degli accessi originali del nucleo storico fortificato. Risalente all'Alto Medioevo, rappresenta una delle poche testimonianze visibili della cinta muraria medievale che un tempo proteggeva l'abitato. L'arco è sormontato da un'edicola votiva dedicata a San Michele Arcangelo.
GROTTA DI
SAN MICHELE
nelle vicinanze

Secondo la tradizione popolare, l'Arcangelo Michele apparve in questa grotta prima ancora di recarsi a Monte Sant'Angelo. Questo evento è considerato molto significativo, tanto che il luogo è diventato un santuario.
Dopo aver superato il cancello d’ingresso, si percorre un breve tratto in un curato giardino prima di giungere all’ampio ingresso alla grotta. Sulle pareti interne della grotta, lunga circa cinquanta metri, è visibile quella che la devozione popolare attribuisce all'impronta di un'ala dell'angelo Michele. Sempre all’interno, si trovano un altare maggiore dedicato all'Arcangelo, una statua dell'Arcangelo, e due altari minori. I contenitori che raccolgono l'acqua che gocciola dal soffitto sono dedicati a vari santi. In particolare, nella "Pila di Santa Lucia", situata nella zona più profonda della grotta, è possibile intingere la mano nell'acqua che, secondo la tradizione popolare, è curativa delle malattie degli occhi.
INFO e CURIOSITA'
CAGNANO VARANO
Qual è l'origine del nome e la storia antica di Cagnano Varano ?
Quali sono le aree di interesse naturalistico nei dintorni di Cagnano Varano ?
Il Lago di Varano, la laguna costiera più grande d'Italia, rinomata per la sua ricca fauna e flora, e per la miticoltura e la pesca.
L'Isola di Varano, un istmo sabbioso che separa il lago dal Mare Adriatico, caratterizzata da pini, eucalipti e macchia mediterranea. È una riserva naturale integrale.
La Valle di San Giovanni, situata a sud dell'abitato, caratterizzata da fenomeni carsici, un paesaggio impervio e una flora e fauna tipiche del Gargano.
Quali sono le specialità culinarie tipiche di Cagnano Varano ?
La cucina di Cagnano Varano vede alcune specialità, per i primi piatti il Sugo di Capitone, le Orecchiette con brasciolette e la Tiella di riso e cozze.
Per quanto riguarda i secondi piatti, ritorna il Capitone ma alla griglia, al forno o alla brace, i Sinipi (alici fresche soffritte con verdura lessa), le Cozze ripiene al sugo e la Frittata di asparagi.
Quali eventi e sagre si svolgono a Cagnano Varano ?
Tra gli eventi e le sagre di richiamo turistico troviamo le celebrazioni per i patroni San Michele e San Cataldo, l'8 e il 10 maggio, con pellegrinaggio alla grotta e processione.
La Sagra delle cozze del Lago di Varano, che si tiene solitamente l'ultima settimana di agosto.
La Sagra del Pesce, un appuntamento fisso il 13 agosto nel centro storico di Cagnano Varano con degustazione di prodotti lagunari.




