BORGO DICASTELFIDARDO(Ancona - Marche)
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Castelfidardo è una cittadina delle Marche che sorge non distante dalla riviera del Conero e in prossimità del fiume Musone, sicuramente più nota per la produzione artigianale della fisarmonica che per il suo borgo medievale. Il centro storico è raggruppato sulla sommità di uno sperone roccioso allungato ed è parzialmente circondato da una cinta muraria

Porta Vittoria di Castelfidardo
CENNI STORICI SUCASTELFIDARDO

Il territorio in cui sorge Castelfidardo è stato popolato sino dal paleolitico, in seguito fu popolato dai Piceni e poi dai romani. Solo dopo l’anno mille viene documentata la presenza di un castro chiamato Castrum Ficardi. Coinvolto in diversi conflitti tra il Papato e Impero venne quasi interamente distrutto agli inizi del 1200. Successivamente ricostruito come cittadella fortificata con mura e torri difensive.
Nelle epoche che seguirono, il piccolo centro entro nella sfera dei comuni più grandi della zona tra cui Ancona e Osimo per poi seguire le sorti del Papato. Qui fu combattuta una importante battaglia il 18 settembre del 1860 tra le truppe pontificie e quelle piemontesi. L’esito dello scontro fu a favore dei piemontesi guidati dal Generale Cialdini. La battaglia determinò l’annessione dell’Umbria e delle Marche al Regno di Sardegna.
Le antiche porte di ingresso erano quattro: porta del Sole, porta di Sasso, porta di S. Antonio e porta del Cassero. Oggi solo due di esse sono presenti e visibili.
Nelle epoche che seguirono, il piccolo centro entro nella sfera dei comuni più grandi della zona tra cui Ancona e Osimo per poi seguire le sorti del Papato. Qui fu combattuta una importante battaglia il 18 settembre del 1860 tra le truppe pontificie e quelle piemontesi. L’esito dello scontro fu a favore dei piemontesi guidati dal Generale Cialdini. La battaglia determinò l’annessione dell’Umbria e delle Marche al Regno di Sardegna.
Le antiche porte di ingresso erano quattro: porta del Sole, porta di Sasso, porta di S. Antonio e porta del Cassero. Oggi solo due di esse sono presenti e visibili.
COSA VEDERE ACASTELFIDARDO

Il borgo medievale di Castelfidardo non è molto esteso, delle sue fortificazioni sono rimaste solo due porte e un tratto di mura. La visita può iniziare dalla porta Vittoria, la più importante della cittadina che risale al 1775 e vista la sua ubicazione (rivolta verso il mare) venne inizialmente chiamata Porta Marina. Tutto il complesso ha subito un recente restauro di recupero e conservativo. La porta non offre particolari elementi architettonici, spicca solo l'orologio posto sulla sua sommità.
Una volta entrati nel borgo subito la chiesina di Sant'Anna, una piccola e semplice chiesa annessa al convento che si trova sul suo fianco. Proseguendo verso destra rispetto alla porta Vittoria da dove siamo entrati, imbocchiamo il vicolo principale del borgo che ci porta verso il centro. Ci affiancano case e qualche palazzo senza particolari di un certo interesse fino a giungere alla piazza principale. Qui sorge il palazzo comunale, un edificio squadrato e merlato con una alta torre civica. Il palazzo fu ricostruito nel XVI secolo su un precedente edificio. All'interno si trova il rinomato Museo della Fisarmonica che comprende ben 350 esemplari. (Ci troviamo nella patria di questo strumento).
Come accennato in precedenza, il borgo si sviluppa secondo una forma allungata e non offre che pochi e brevi vicoli laterali, di conseguenza procediamo sull'unica via centrale che si sviluppa dopo aver superato la piazza. Subito a destra troviamo la chiesa della Collegiata dedicata a S. Stefano, una iniziale pieve del 1289 che è stata poi trasformata in collegiata nel 1743. All'interno si trova la cripta dell'antica pieve. La chiesa, a croce latina, si presenta ampia e luminosa grazie anche ad un recente restauro. Il suo sviluppo ad unica navata è completato da una serie di altari laterali o piccole cappelle che ospitano alcune interessanti opere come la statua in pietra di San Tommaso risalente al 1510, una ”Ultima cena” di Felice Pellegrini (1594) e un bel bassorilievo in ceramica dipinta.
Proseguendo ancora lungo il vicolo troviamo palazzo Mordini, oggi sede del Museo del Risorgimento, quindi la grande chiesa di San Francesco con annesso convento (non ho avuto la possibilità di visitarla) un edifico la cui alta facciata e imponente facciata risulta quasi schiacciata sulla stretta stradina antistante.
Una volta entrati nel borgo subito la chiesina di Sant'Anna, una piccola e semplice chiesa annessa al convento che si trova sul suo fianco. Proseguendo verso destra rispetto alla porta Vittoria da dove siamo entrati, imbocchiamo il vicolo principale del borgo che ci porta verso il centro. Ci affiancano case e qualche palazzo senza particolari di un certo interesse fino a giungere alla piazza principale. Qui sorge il palazzo comunale, un edificio squadrato e merlato con una alta torre civica. Il palazzo fu ricostruito nel XVI secolo su un precedente edificio. All'interno si trova il rinomato Museo della Fisarmonica che comprende ben 350 esemplari. (Ci troviamo nella patria di questo strumento).
Come accennato in precedenza, il borgo si sviluppa secondo una forma allungata e non offre che pochi e brevi vicoli laterali, di conseguenza procediamo sull'unica via centrale che si sviluppa dopo aver superato la piazza. Subito a destra troviamo la chiesa della Collegiata dedicata a S. Stefano, una iniziale pieve del 1289 che è stata poi trasformata in collegiata nel 1743. All'interno si trova la cripta dell'antica pieve. La chiesa, a croce latina, si presenta ampia e luminosa grazie anche ad un recente restauro. Il suo sviluppo ad unica navata è completato da una serie di altari laterali o piccole cappelle che ospitano alcune interessanti opere come la statua in pietra di San Tommaso risalente al 1510, una ”Ultima cena” di Felice Pellegrini (1594) e un bel bassorilievo in ceramica dipinta.
Proseguendo ancora lungo il vicolo troviamo palazzo Mordini, oggi sede del Museo del Risorgimento, quindi la grande chiesa di San Francesco con annesso convento (non ho avuto la possibilità di visitarla) un edifico la cui alta facciata e imponente facciata risulta quasi schiacciata sulla stretta stradina antistante.
Proseguendo ancora si giungere ad una deviazione, a sinistra il vicolo scende verso porta Bersaglieri, una semplice porta senza particolare interesse, a destra si può raggiungere il Monastero di San Benedetto del 1573 che attualmente è in parte sede di una scuola media statale. Tutta questa zona finale del borgo non presenta nulla di particolarmente interessante, le abitazioni sono state restaurate senza un preciso criterio architettonico, si incontrano facciate in pietra o intonacate anche di colore rosa.
CURIOSITA' SUCASTELFIDARDO

Nella piazza principale, dirimpetto al Palazzo Comunale, si trova un negozio appartenente ad una delle più quotate e storiche famiglie che si sono dedicate alla produzione della fisarmonica. All'interno è possibile incontrare il proprietario e artigiano che oltre a vendere i suoi prodotti ha allestito un piccolo museo personale riguardo la realizzazione e l’evoluzione di questo strumento nel tempo. In un angolo la fisarmonica più grande del mondo, uno strumento alto circa 3 metri.
SINTESI SUCASTELFIDARDO

Castelfidardo è una località molto nota per la sua storia recente legata alla nascita e allo sviluppo della produzione delle fisarmoniche anche se il settore è ormai in declino e vede la presenza di un numero sempre più limitato di artigiani del settore.
La parte storica del borgo non offre spunti interessanti per cui una visita è suggerita solo se di passaggio in questa zona.
GALLERIA FOTOGRAFICACASTELFIDARDO
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Tutte le fotografie presenti in questa pagina sono di Roberto
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