BORGO DICIVITA BAGNOREGIO(Viterbo - Lazio)
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Nel viterbese, in prossimità del confine con l’Umbria e in vista della Valle del Tevere, si trova Civita di Bagnoregio, borgo medievale collocato su un alto colle tufaceo cuneiforme stretto fra i due profondi burroni. Alle spalle la grande vallata incisa dai calanchi, creste d’argilla dalla forma ondulata, un insieme che crea un paesaggio di straordinaria bellezza. Un contesto affascinanate quanto fragile, la rupre, modellata dalle acque dei torrenti e dalle piogge nel corso del tempo, è instabile e si sta lentamente sgretolando con grande rischio per il borgo. Recenti e importanti opere di consolidamento stanno tentando di contenere i rischi di possibili crolli.
Uno dei vicoli caratteristici del borgo di Civita Bagnoregio
CENNI STORICI SUCIVITA BAGNOREGIO
Il borgo ha origini antichissime, la zona fu abitata sin dall’epoca villanoviana (IX-VIII secc. a. C.), in seguito vi si insediarono gli etruschi che fecero di Civita una fiorente città. I romani conquistarono la zona nel 265 a. C., ed anche loro si trovarono ad affrontare la fragilità del territorio riprendendo le opere di canalizzazione delle acque piovane e di contenimento dei torrenti avviate dagli etruschi.
Con la fine dell’Impero Romano, Civita si trovò ad essere facilmente soggetta e poi sottomessa alle orde barbariche dei visigoti, dei goti, dei bizantini e dei longobardi, sino a quando Carlo Magno la liberò e la consegnò alla Chiesa.
Storia recente
Fino al XVII secolo, la città di Civita si estendeva su un vasto altopiano di cui oggi rimangono soltanto due spezzoni, e possedeva ben cinque porte: Civita, che ne rappresentava il fulcro, era infatti congiunta all’attuale Bagnoregio, che al tempo non era altro che un quartiere.
La mancanza di lavori di regolarizzazione delle acque, iniziati dagli etruschi e dai romani, portò progressivamente al degrado del territorio che culminò nel 1695, quando un terribile terremoto provocò il franamento delle parti più esposte a valle dell’abitato di Bagnoregio compresa anche l’unica via d’accesso. Civita si era molto ridotta e si stava spopolando quando nel 1764 ulteriori frane distrussero altre porzioni della città. Per molti anni l'abitato divenne un borgo fantasma fintanto che nel secolo scorso si decise prima di realizzare un viadotto per collegare il borgo al belvedere antistante, la prima opera in cemento crollò miseramente quindi ne venne realizzata una seconda in metallo, attualmente in uso, a cui furono associati lavori di consolidamento della rupe.
Questo portò nuova vita al borgo il quale fu ristrutturato e pubblicizzato. Grazie a questo e al suo meraviglioso contesto oggi Civita di Bagnoregio è una località turistica molto frequentata, in qualsiasi periodo dell'anno, da italiani e da stranieri provenienti da tutto il mondo.
COSA VEDERE ACIVITA BAGNOREGIO
Per visitare il borgo è necessario attraversare il centro abitato di Bagnoregio e indirizzarsi verso Civita raggiungendo così un "piccolo parcheggio" in prossimità del belvedere oppure scendere fino all'imbocco del vidotto dove si trova un'altro piccolo parcheggio (un inferno durante i giorni festivi o d'estate). Meglio lasciare la propria auto nel centro abitato di Bagnoregio e prendere la navetta.
Dal belvedere la vista su Civita è spettacolare, nelle belle giornate, il borgo svetta sulla rupe dalle sfumature rossastre, si staglia sull'azzurro dello sfondo circondato dalle colline circostanti e dai calanchi argillosi, una vera immagine da cartolina per cui si comprende perchè da questo punto vengono scattate migliaia di fotografie. Dal belvedere si scende per raggiungere il punto in cui inizia il viadotto.
Dopo aver pagato l'ingresso inizia la salita, il borgo si intravede appena, lassù in alto quasi irragiungibile, anche da qui lo scenario è spettacolare. Se affrontata in estate sotto il sole, la salità risulta impegnativa anche se sempre suggestiva. Ad un certo punto il viadotto termina e la strada svolta di 180 gradi facendo apparire la Porta Santa Maria che da l'accesso al borgo, un bell'arco sormontato da una loggetta. Dopo aver superato la porta si accede ad una prima piazzetta circondata da palazzi e casette, proseguendo e seguendo il vicolo principale, si giunge all'ampia Piazza San Donato che appare decisamente grande rispetto alle dimensioni del borgo. Sulla piazza si affaccia l’ex-Duomo di San Donato, edificato nel VIII secolo, affiancato dallo snello campanile romanico.
La visita continua nel borgo aggirandosi tra gli stretti vicoli dove si incrociano archi, cortili, piazzette, case medievali e rinascimentali, il tutto rigorosamente in pietra e tufo ben conservato. Nella bella stagione il tutto è completato da fiori e angoli verdi in abbondanza disposti un po' dappertutto, sui davanzali, lungo i vicoli, agli ingressi delle case, nei piccoli cortili, ecc. Taluni vicoli finiscono nel vuoto lasciando intravedere scorci di colline lontane o di calanchi argillosi che assumo svariati colori durante il tramonto.
Dal belvedere la vista su Civita è spettacolare, nelle belle giornate, il borgo svetta sulla rupe dalle sfumature rossastre, si staglia sull'azzurro dello sfondo circondato dalle colline circostanti e dai calanchi argillosi, una vera immagine da cartolina per cui si comprende perchè da questo punto vengono scattate migliaia di fotografie. Dal belvedere si scende per raggiungere il punto in cui inizia il viadotto.
Dopo aver pagato l'ingresso inizia la salita, il borgo si intravede appena, lassù in alto quasi irragiungibile, anche da qui lo scenario è spettacolare. Se affrontata in estate sotto il sole, la salità risulta impegnativa anche se sempre suggestiva. Ad un certo punto il viadotto termina e la strada svolta di 180 gradi facendo apparire la Porta Santa Maria che da l'accesso al borgo, un bell'arco sormontato da una loggetta. Dopo aver superato la porta si accede ad una prima piazzetta circondata da palazzi e casette, proseguendo e seguendo il vicolo principale, si giunge all'ampia Piazza San Donato che appare decisamente grande rispetto alle dimensioni del borgo. Sulla piazza si affaccia l’ex-Duomo di San Donato, edificato nel VIII secolo, affiancato dallo snello campanile romanico.
La visita continua nel borgo aggirandosi tra gli stretti vicoli dove si incrociano archi, cortili, piazzette, case medievali e rinascimentali, il tutto rigorosamente in pietra e tufo ben conservato. Nella bella stagione il tutto è completato da fiori e angoli verdi in abbondanza disposti un po' dappertutto, sui davanzali, lungo i vicoli, agli ingressi delle case, nei piccoli cortili, ecc. Taluni vicoli finiscono nel vuoto lasciando intravedere scorci di colline lontane o di calanchi argillosi che assumo svariati colori durante il tramonto.
Nel borgo non mancano locali come bar, ristoranti e negozi per i turisti che appaiono sobri in un equilibrato rapporto con l'ambiente circostante.
CURIOSITA' DICIVITA BAGNOREGIO
E' tradizione che nella seconda domenica di settembre, nella piazza San Donato del borgo si svolge il Palio della Tonna, una corsa a dorso d'asino dalle antichissime origini che ricorda quanto questi animali fossero essenziali un tempo, unico mezzo di trasporto capace di raggiungere il paese fra i viottoli sterrati che si inerpicavano fino alla cima della rupe. Il regolamento prevede che i fantini devono effettuare tre giri di piazza in tondo, da cui il nome di rotonda, o "tonna" nel dialetto locale.
Come avviene in tutte le gare di questo tipo, più che la competizione tra i fantini prevale il divertimento per le scene che questi animali offrono.
SINTESI SUCIVITA BAGNOREGIO
Il borgo di Civita di Bagnoregio è ritenuto, non a torto, uno tra i più belli d'Italia, l'alta rupe su cui è arroccato con il vuoto tutto intorno rievoca la visione di un castello fiabesco e incantato. Il borgo è conservato molto bene forse anche troppo tanto da sembrare un po' artificale in alcuni casi, però è così che si attirano i turisti e qui di turisti ne vengono davvero tanti e da tutto il mondo.
Anche la ricchezza di vegetazione e di fiori (nella bella stagione) contribuisce ad aumentare la percezione di trovarsi in un luogo incantato. E' altresì vero che, se si è fortunati come giornata e orari, i turisti in circolazione sono contenuti ed è facile percorrere vicoli caratteristici nel silenzio circondati da angoli e visioni panoramiche molto coinvolgenti.
DOVE SI TROVACIVITA BAGNOREGIO
NELLE VICINANZE DICIVITA BAGNOREGIO
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