BORGO DIMONTE GIBERTO(Fermo - Marche)
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Del piccolo borgo di Monte Giberto non si conoscono le origini, sicuramente la zona era abitata sin dai tempi dei Piceni e poi dai Romani. In epoca medievale esistevano due Castelli, quello di Casale e quello dei Podio. Nel XIII sec. Monte Giberto venne sottomesso al dominio di Fermo, diventando un “Castello” con tanto di cinta muraria comprendente quattro torrioni, due dei quali ancora esistenti.
COSA VEDERE AMONTE GIBERTO

Giungendo a Monte Giberto dal mare, poco prima del centro abitato, si incontra una grande chiesa con ampio piazzale antistante. Si tratta del Santuario di Maria SS. delle Grazie. La chiesa risale al 1757 ed è stata edificata su una precedente chiesetta. Essa si contraddistingue per la facciata neoclassica a due ordini di cui quello inferiore (ingresso) consiste in un piccolo portico con 5 archi a tutto sesto.
L’interno a tre navate si presenta con uno stile misto tra tardo barocco e neoclassico, molti i marmi policromi presenti in particolare verso l’altare maggiore. Quest’ultimo custodisce una piccola statua della Madonna delle Grazie oggetto di venerazione, l’abside e la volta presentano diversi affreschi di diversi autori, quasi tutte opere del secolo scorso.
Lasciata la chiesa, si raggiunge velocemente il borgo, nel breve tratto stradale si costeggia un tratto della cinta muraria oggi sormontata da abitazioni private. Poco prima dell’ingresso al borgo è possibile lasciare l’autovettura in un piccolo parcheggio. La visita può iniziare seguendo la strada principale che taglia in due il centro abitato. Subito la strada si trasforma in vicolo in un punto dove probabilmente un tempo era presente una porta fortificata d’ingresso. Si prosegue in leggera salita affiancati da case in cotto, poche le perone che si incontrano, diverse le case che appaiono chiuse. Sulla destra si apre una piazza, uno slargo tra le case oggi utilizzato come parcheggio auto. Proseguendo si intravedono stretti vicoli a destra e a sinistra fintanto che si giunge su un altro slargo dove si trova un bar, l’unico esercizio commerciale del borgo. Manca poco per raggiungere la piazza principale, probabilmente il cuore dell’antico Castello. In evidenza la grande chiesa parrocchiale di San Nicolò che risale al 1090, chiesa che è stata ricostruita completamente nel 1746. La facciata in cotto si sviluppa in due ordini che sono separati da un cornicione marcapiano a sbalzo. Durante la mia visita la chiesa era chiusa. Sul fianco il palazzo comunale in stile più recente da poco restaurato con facciata in cotto. Sul fianco sinistro della chiesa uno slargo conduce ad un piccolo balcone con una bella visione sulle colline e sulle valli circostanti.
Dalla piazza si può scendere sulla destra dove si incontra subito la chiesa di San Giovanni Battista del XIII secolo, chiesa la cui facciata appare un po’ chiusa tra le case circostanti, anche questo edificio religioso era chiuso in occasione della mia visita.
A questo punto non rimane che concludere la visita a Monte Giberto percorrendo i vicoli laterali alla via principale del borgo dove si possono osservare alcuni angoli caratteristici e raggiungere i punti in cui si possono intravedere i due torrioni delle cinta muraria restaurati, dico intravedere perché sono visibili solo in parte visto che ormai sono stati integrati con le abitazioni circostanti.
L’interno a tre navate si presenta con uno stile misto tra tardo barocco e neoclassico, molti i marmi policromi presenti in particolare verso l’altare maggiore. Quest’ultimo custodisce una piccola statua della Madonna delle Grazie oggetto di venerazione, l’abside e la volta presentano diversi affreschi di diversi autori, quasi tutte opere del secolo scorso.
Lasciata la chiesa, si raggiunge velocemente il borgo, nel breve tratto stradale si costeggia un tratto della cinta muraria oggi sormontata da abitazioni private. Poco prima dell’ingresso al borgo è possibile lasciare l’autovettura in un piccolo parcheggio. La visita può iniziare seguendo la strada principale che taglia in due il centro abitato. Subito la strada si trasforma in vicolo in un punto dove probabilmente un tempo era presente una porta fortificata d’ingresso. Si prosegue in leggera salita affiancati da case in cotto, poche le perone che si incontrano, diverse le case che appaiono chiuse. Sulla destra si apre una piazza, uno slargo tra le case oggi utilizzato come parcheggio auto. Proseguendo si intravedono stretti vicoli a destra e a sinistra fintanto che si giunge su un altro slargo dove si trova un bar, l’unico esercizio commerciale del borgo. Manca poco per raggiungere la piazza principale, probabilmente il cuore dell’antico Castello. In evidenza la grande chiesa parrocchiale di San Nicolò che risale al 1090, chiesa che è stata ricostruita completamente nel 1746. La facciata in cotto si sviluppa in due ordini che sono separati da un cornicione marcapiano a sbalzo. Durante la mia visita la chiesa era chiusa. Sul fianco il palazzo comunale in stile più recente da poco restaurato con facciata in cotto. Sul fianco sinistro della chiesa uno slargo conduce ad un piccolo balcone con una bella visione sulle colline e sulle valli circostanti.
Dalla piazza si può scendere sulla destra dove si incontra subito la chiesa di San Giovanni Battista del XIII secolo, chiesa la cui facciata appare un po’ chiusa tra le case circostanti, anche questo edificio religioso era chiuso in occasione della mia visita.
A questo punto non rimane che concludere la visita a Monte Giberto percorrendo i vicoli laterali alla via principale del borgo dove si possono osservare alcuni angoli caratteristici e raggiungere i punti in cui si possono intravedere i due torrioni delle cinta muraria restaurati, dico intravedere perché sono visibili solo in parte visto che ormai sono stati integrati con le abitazioni circostanti.
BORGO DIGROTTAZZOLINAnelle vicinanze


Non lontano da Monte Giberto si trova Grottazzolina, comune nel quale è presente un piccolo borgo. Grottazzolina è stata fondata dai monaci Farfensi i quali edificarono il Castello, il primo nucleo abitativo del paese. Il cuore del centro storico oggi è racchiuso nel piccolo Castello di Azzolino di cui si possono ancora vedere le mura che lo circondano completamente.
Lasciando l’auto nel grande piazzale dove si trova anche la chiesa di S. Giovanni Battista, si può salire al castello da alcune stradine, alcune pedonali che si snodano tra le case fino a raggiungere la piazza superiore. In realtà non c’è molto da vedere, sia per le dimensioni contenute sia per l’assenza di particolari monumenti o edifici. Si tratta di un insieme di case che si sviluppano intorno ad una piazza con qualche vicolo laterale, diverse sono le case che appaiono chiuse e non abitate, la conservazione degli edifici è buona così come la pulizia.
A Grottazzolina ci sono due chiese abbastanza importanti più che altro per le opere conservate al loro interno, la chiesa di S. Giovanni Battista risalente al 1684 (citata prima) e la Chiesa del S.S. Sacramento e Rosario del 1768. Io ho trovato entrambe chiuse.
A Grottazzolina ci sono due chiese abbastanza importanti più che altro per le opere conservate al loro interno, la chiesa di S. Giovanni Battista risalente al 1684 (citata prima) e la Chiesa del S.S. Sacramento e Rosario del 1768. Io ho trovato entrambe chiuse.

Alcune case del Castello di Azzolino a Grottazzolina
CURIOSITA' SUMONTE GIBERTO

Non ho ritrovato curiosità, tradizioni o leggende specifiche su questo borgo.
SINTESI SUMONTE GIBERTO

Piccolo e senza particolare interesse questo borgo, però si dimostra pulito e ben conservato con edifici ristrutturati che hanno saputo mantenere l’armonia architettonica del borgo.
Inevitabile lo spopolamento a cui è soggetto anche Monte Giberto come tante altre realtà simili.
DOVE SI TROVAMONTE GIBERTO
NELLE VICINANZE DIMONTE GIBERTO
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