BORGO MEDIEVALE DIMONTE VIDONCOMBATTE(Fermo - Marche)
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Piccolissimo e incantevole borgo/castello che si erge su una piccola collina nella valle del fiume Aso. Dalle antiche origini desumibili da dei documenti del XI secolo, il castello di Monte Vidone (nome originario) è oggi un piccolo centro fuori dai percorsi turistici più conosciuti, gode di una bella posizione e di tanta tranquillità
COSA VEDERE AMONTE VIDONCOMBATTE

Veramente piccolo questo borgo, un tempo castello, dal nome particolare (vedi paragrafo Curiosità). Il borgo antico è incantevole perché ben conservato nonostante sia poco conosciuto e poco visitato. Il centro abitato vero e proprio si trova subito fuori le mura ed è anch'esso composto da pochi edifici prevalentemente in cotto secondo lo stile tipico dei borghi marchigiani, un piccolo edificio come sede comunale, un piccolissimo ufficio postale, poche abitazioni, e due/tre attività commerciali (le essenziali).
L'antico borgo conserva buona parte della cinta muraria del XIV - XV secolo e accoglie il visitatore con un gradevole insieme di edifici tra cui un loggiato pensile, una casa signorile e l'ingresso costituito da una breve rampa che termina su un massiccio torrione rompitratta quadrato con porta ogivale e a sesto acuto verso l’interno. Superato il torrione ecco una ulteriore porta, di dimensioni più contenute, un androne che da accesso al vecchio incasato. Il vicolo porta subito alla piazzetta su cui si affaccia la chiesa Parrocchiale di San Biagio progettata alla fine del secolo XVIII, è dotata di un possente campanile che appare recentemente restaurato. La chiesa, che ho trovato chiusa (forse aperta solo durante le funzioni religiose festive) è costruita in stile romanico ma senza particolari finiture o lavorazioni tanto da apparire un po' piatta. Da info raccolte, al suo interno l’unica opera interessante era un trittico della Madonna delle Rose opera di Fra Marino Angeli datata 1448, da tempo trasferito alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Osservando la piazzetta si nota che in origine essa non aveva la forma attuale, su un lato una inusuale parete senza porte e senza finestre indica una recente ristrutturazione senza recupero, probabilmente e dietro questo muro che si trova il loggiato e parte del Palazzo Pelagallo di origine trecentesca, un tempo proprietà feudale.
Dalla piazzetta si dirama un breve vicolo cieco su cui si affacciano alcune abitazioni con pregevoli porte e finestre rifinite con importanti lesene in cotto (profili sporgenti). Tutte le abitazioni sono chiuse ma tutte sono ben conservate (forse oggi seconde case ???). Sempre dalla piazzetta si sviluppa un vicolo secondario che dopo un brevissimo percorso ritorna alla porta d'ingresso, vicolo nel quale, durante la mia visita, erano in corso lavori di ristrutturazione.
Non c'è altro a Monte Vidon Combatte. Il poco è compensato dal bello del borgo, dalla sua ambientazione, dal silenzio e dalla tranquillità che lo pervade. Credo che ci siano solo alcune case abitate in modo stabile, io non ho visto nessuno però ho apprezzato il tutto stando seduto alcuni minuti sull'unica panchina della piazza.
L'antico borgo conserva buona parte della cinta muraria del XIV - XV secolo e accoglie il visitatore con un gradevole insieme di edifici tra cui un loggiato pensile, una casa signorile e l'ingresso costituito da una breve rampa che termina su un massiccio torrione rompitratta quadrato con porta ogivale e a sesto acuto verso l’interno. Superato il torrione ecco una ulteriore porta, di dimensioni più contenute, un androne che da accesso al vecchio incasato. Il vicolo porta subito alla piazzetta su cui si affaccia la chiesa Parrocchiale di San Biagio progettata alla fine del secolo XVIII, è dotata di un possente campanile che appare recentemente restaurato. La chiesa, che ho trovato chiusa (forse aperta solo durante le funzioni religiose festive) è costruita in stile romanico ma senza particolari finiture o lavorazioni tanto da apparire un po' piatta. Da info raccolte, al suo interno l’unica opera interessante era un trittico della Madonna delle Rose opera di Fra Marino Angeli datata 1448, da tempo trasferito alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Osservando la piazzetta si nota che in origine essa non aveva la forma attuale, su un lato una inusuale parete senza porte e senza finestre indica una recente ristrutturazione senza recupero, probabilmente e dietro questo muro che si trova il loggiato e parte del Palazzo Pelagallo di origine trecentesca, un tempo proprietà feudale.
Dalla piazzetta si dirama un breve vicolo cieco su cui si affacciano alcune abitazioni con pregevoli porte e finestre rifinite con importanti lesene in cotto (profili sporgenti). Tutte le abitazioni sono chiuse ma tutte sono ben conservate (forse oggi seconde case ???). Sempre dalla piazzetta si sviluppa un vicolo secondario che dopo un brevissimo percorso ritorna alla porta d'ingresso, vicolo nel quale, durante la mia visita, erano in corso lavori di ristrutturazione.
Non c'è altro a Monte Vidon Combatte. Il poco è compensato dal bello del borgo, dalla sua ambientazione, dal silenzio e dalla tranquillità che lo pervade. Credo che ci siano solo alcune case abitate in modo stabile, io non ho visto nessuno però ho apprezzato il tutto stando seduto alcuni minuti sull'unica panchina della piazza.
CURIOSITA' SUMONTE VIDON
COMBATTE

COMBATTE

Sembra che il particolare nome di questo borgo/castello abbia origini da una leggenda medievale.
La leggenda narra che Guidone, feudatario del castello, entrò in guerra con un signore che aveva mire espansionistiche sul suo castello. Il volgere della battaglia vedeva Guidone in grossa difficoltà per cui decise di inviare un messaggero a suo fratello Corrado signore di un castello nelle vicinanze.
Il messaggero portava queste poche parole : "Corri Corrado che Guidone combatte". Sembra che Corrado abbia soccorso il fratello ed insieme ebbero ragione sul nemico. Il fatto legò maggiormente i due fratelli e i rispettivi castelli che vennero chiamati Monte Vidon (da Guidone) Combatte e Monte Vidon Corrado.
SINTESI SUMONTE VIDON
COMBATTE

COMBATTE

Piccolo, grazioso, semplice, ben conservato e pulito. Poche parole per descrivere questo incantevole borgo che merita sicuramente una visita nell'ambito della scoperta o di un tour nei tanti borghi della valle del fiume Aso.
Unica osservazione sulla segnaletica turistica sicuramente migliorabile.
DOVE SI TROVA IL BORGO DIMONTE VIDON COMBATTE
NELLE VICINANZE DIMONTE VIDON COMBATTE
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