BORGO DIOFFIDA(Ascoli Piceno - Marche)
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COSA VEDERE AOFFIDA

Appena entrati nel borgo, sulla destra, domina la scena un grande edificio a tre piani con piccoli loggiati e timpano superiore, è il vecchio ospedale, un edificio nato come opera pia nel secolo XIII che nel tempo ha subito diversi interventi strutturali. La strada da imboccare per proseguire è quella a sinistra rispetto al monumento ai Caduti presente nella piazza, un vicolo che porta verso il cuore di Offida.
Appena imboccato il vicolo (che qui chiamano Corso . . .) si nota la presenza di alcuni negozi che espongono merletti, tanti splendidi merletti finemente lavorati per tutti i gusti. Ebbene Offida è una nota località in cui la lavorazione del merletto con il tombolo è una tradizione storica. Passeggiando sicuramente si troverà qualche signora che cerca di attrarre i turisti al proprio negozio esibendosi sul vicolo in questa particolare e affascinante lavorazione.
Proseguendo si incrociano dei vicoli laterali che si immergono in zone più interne al borgo, alcuni sono curati e offrono scenari caratteristici, altri decisamente meno. Seguendo il Corso si giunge nella piazza principale di Offida. Osservando la strada immediatamente a sinistra si intravede il grande complesso agostiniano con una grande chiesa purtroppo chiusa in seguito al terremoto del 2016.

Sulla sinistra del Palazzo un piccolo gioiellino architettonico, la minuta e semplice chiesa dell’Addolorata, anch’essa con un piccolo portico che caratterizza la facciata sopra il quale, addossate al muro, sono presenti due eleganti finestre cinquecentesche di pietra. All’interno, l’opera di maggior rilievo è l’affresco che raffigura la Vergine Addolorata circondata da Santi. Sull’abside si erge un altare in legno dorato, sovrastato da un tempietto che custodisce la statua della Madonna Addolorata.
Usciti dalla chiesa, sulla destra, un bel portico in cotto conduce verso la Collegiata di Santa Maria Assunta che si affaccia alla piazza nel punto più stretto. La chiesa sorge su un antico oratorio che fu demolito per realizzare la nuova chiesa nel XVIII secolo. Difficile descrivere la facciata, appare come un mix di stili diversi. L’interno a tre navate con pianta a croce latina si contraddistingue per una alta cupola all’altezza del centro della croce (all’incrocio dei due bracci) e per l’abbondanza degli stucchi e delle decorazioni. In questa chiesa si conserva e viene venerata una Ostia Miracolosa la cui storia è descritta nel paragrafo Curiosità.
Continuando la visita di Offida, si imbocca il vicolo che dalla piazza principale conduce verso la punta estrema del borgo. Percorrendo questa via si osservano piccole piazze occupate da molte auto, alcune case troppo moderne per un borgo medievale, diverse case in cotto e qualche palazzo gentilizio. Così si giunge sul fianco del Monastero di San Marco, un grande edificio del XIV secolo occupato dalle monache benedettine non visitabile.

Proseguendo, la strada si stringe, pochi i vicoli laterali dato che ormai siamo prossimi al punto più stretto dello sperone roccioso su cui si trova Offida. Quando le abitazioni lasciano il posto a dei giardini, si intravede la chiesa di Santa Maria della Rocca, l’edificio più importante della città.
Posta su una piccola altura in una splendida zona panoramica, la chiesa si presenta al visitatore al contrario, ovvero dall’abside. La facciata principale è sul lato opposto e guarda l’ampia valle antistante dall’alto di una rupe. La storia di questa chiesa, un tempio romanico-gotico in laterizio, è costellata da mille traversie tra terremoti, smottamenti, copiose precipitazioni, ecc. richiedendo frequenti interventi di modifica e di consolidamento.
Una scalinata semicircolare in sasso conduce all’ingresso per la vista, che avviene dalla cripta. Superata la piccola biglietteria appare la bella e ampia cripta con volte a botte sostenuta da robusti pilastri che sono stati rinforzati dopo il terremoto del 2016. Lateralmente delle piccole nicchie a semicupola con pregevoli affreschi. Superata la cripta si sale attraverso una stretta scala al piano della chiesa all’altezza della porta principale d’accesso. Ciò che subito colpisce è l’altezza dell’edificio e la sua ampiezza sicuramente amplificata dal fatto che la chiesa è vuota. Il percorso di visita avviene lungo un percorso centrale coperto (un po’ inquietante visto che l’alto soffitto e tutto in legno …...) che conduce verso l’abside che comunque non si raggiunge. Qui sono visibili dipinti attribuiti al Maestro di Offida (sec. XIV-XV): come "lo sposalizio mistico di S. Caterina". Anche nei due absidi laterali più piccoli, sono presenti parti di affreschi dello stesso periodo. Ben pochi i frammenti rimasti lungo le pareti laterali.
Rimane il fatto che la bellezza di questo luogo religioso è da attribuire alla semplicità della sua architettura tipica delle chiesa romaniche.
CURIOSITA' SUOFFIDA

Nella Collegiata di Santa Maria Assunta di Offida si conserva una Ostia Miracolosa (proveniente dalla chiesa di S. Agostino chiusa per il terremoto del 2016) custodita in un reliquiario metallico a forma di croce realizzato da un orafo veneziano.
Il miracolo è avvenuto nel 1273 a Lanciano ed è testimoniato da una pergamena dell’epoca.
Una certa Ricciarella, moglie di Giacomo Stasio, per riconquistare l'affetto del marito, si accosta alla comunione ma, senza che nessuno se ne accorga, non ingerisce ma nasconde e porta a casa la sacra particola. Mette un po' di fuoco in un coppo e getta l'ostia polverizzata per somministrarla nel cibo del marito. Ma ecco la sacra particola si converte in carne da cui prende a sgorgare sangue in abbondanza.
La donna spaventata avvolge in una tovaglia di lino il coppo con l'ostia e il sangue e seppellisce il tutto nella stalla.
Dopo sette anni, Ricciarella confessa il suo orribile sacrilegio a un padre agostiniano nativo di Offida che a quel tempo era priore di S. Agostino in Lanciano, il quale, recatosi sul luogo, trova intatto, lindo e illeso tutto il contenuto del coppo. Fu così che questo padre agostiniano donò questa preziosa reliquia ai suoi concittadini di Offidia.
SINTESI SUOFFIDA
