BORGO DIPREMILCUORE(Forlì Cesena - Emilia Romagna)
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COSA VEDERE APREMILCUORE
Siamo ancora all’esterno del borgo e già si scorge un primo complesso di edifici tutti in pietra a vista facenti parte dell’antica murata di cui è visibile ancora una piccola torre cilindrica. Sulla strada, lato verso il fiume, è presente l’ufficio della Pro Loco di Premilcuore.
Un breve ma suggestivo percorso che affianca il fiume conduce verso il cuore del borgo dove troviamo subito una porta con volta ovale, Porta di Sotto con lo stemma di Premilcuore in pietra, porta sormontata da un torrione con loggetta evidentemente rifatto. Sul fianco destro della porta un lato del Palazzo Briccolani (oggi sede di una bottega di ceramiche e pelletteria) la cui facciata principale è visibile subito dopo la porta.
Pochi metri prima della porta, sulla sinistra l’oratorio di San Lorenzo forse la cappella del castello medievale. L’esterno è molto semplice e lineare e completamente intonacato (l’originale era sicuramente in pietra). L’interno a navata unica appare rifatto recentemente, sullo sfondo l'altare settecentesco contenente una bella pala della “Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina” del XVII secolo.
Pochi passi e si giunge sulla piazza principale, la bella piazza Ricci che si sviluppa con dei gradoni essendo in leggera salita. Proseguendo oltre la piazza si intravedono alcuni vicoli pedonali molto caratteristici e curati sia negli edifici che nei particolari urbani.
Tra questi il vicolo che conduce alla Rocca che sovrasta l’abitato, un presidio militare dei conti Guidi che, a seguito di vari danni causati da guerre e terremoti è stata oggetto di numerosi rifacimenti che ne hanno radicalmente modificato l’aspetto originario, oggi è proprietà privata.
Tornando nel cuore del borgo, ben presto si raggiunge la torre dell’orologio, una torre medievale merlata, porta d’accesso principale al borgo fortificato del tempo chiamata anche Porta Fiorentina. Superata la porta si apre una piazza dedicata ai Caduti, un’area circondata da edifici più recenti tra cui il municipio e il signorile Palazzo Giannelli. Proseguendo si esce dal centro storico e il contesto cambia lasciando spazio ad una recente e moderna urbanizzazione.
IL FIUME E I MULINI DIPREMILCUORE
Premilcuore sorge in una zona montana ricca di acqua grazie al fiume Rabbi, aspetto che ha portato nel tempo la nascita e lo sviluppo di diversi mulini alcuni dei quali sono visibili.
MULINO MENGOZZI
Questo mulino si trova nella frazione di Fiumicello a pochi chilometri da Premilcuore. La buona segnaletica turistica vi guiderà all’interno di una stretta valle dove si trova questo mulino che ha una storia secolare ben descritta da un cartello turistico. Intorno agli anni ‘60 venne chiuso dai suoi proprietari. Dopo molti anni di inattività, il mulino è stato ristrutturato e ha ripreso a funzionare a scopo didattico ed oggi dispone di un generatore di energia elettrica e una piccola mola in pietra. Anche il canale di adduzione e la vasca di accumulo sono stati rivisti e si possono ammirare tranquillamente e senza pericoli quindi una passeggiata adatta alle famiglie. Il contesto in cui sorge questo mulino è molto bello e suggestivo, circondato da tanto verde (in stagione) e pervaso dal solo rumore di sottofondo del torrente.
Mulino Mengozzi
Vasca accumolo acqua mulino Mengozzi
GROTTA URLANTE
Non lontano da Premilcuore, lungo la strada statale che porta verso la Toscana che fiancheggia il corso del fiume Rabbi, si trovano diversi i punti naturalistici interessanti come piccole cascate o delle gole. La più famosa è quella chiamata Grotta Urlante o Cascata Urlante. Si tratta di una particolare gola dovuta all’erosione dell'acqua in cui il fiume si inalvea in un gorgo e forma una cascata che si riversa in uno spettacolare abisso. Il rumore generato dall'acqua e amplificato dall'acustica naturale prendendo così il caratteristico nome. In corrispondenza di questo punto naturale molto frequentato specie in estate. sorge un antico ponte in pietra a schiena d’asino del XVII secolo affiancato da un edificio in pietra ben conservato.
Grotta urlante
Ponte sul fiume Rabbi
MULINO BIONDI
Il molino Biondi di Castel dell'Alpe è situato sul torrente Rabbi ed è raggiungibile percorrendo la strada statale in direzione Firenze. Il fabbricato risale al 1500 ed è stato recentemente ristrutturato dalla famiglia Biondi. Il mulino si sviluppa su tre piani ed è costruito sulla roccia. La vasca di accumulo dell’acqua alimenta due palmenti. Attualmente è utilizzato solo a scopo didattico e dimostrativo.
PONTE DEL GORGOLAIO
Un’altra bella attrazione lungo il fiume Rabbi. Si tratta di un ponte molto vicino alla strada statale 9 ma in parte nascosto dall'abbondante vegetazione (nella bella stagione). Questo stretto ponte dal nome curioso è realizzato tutto in pietra con una forma a schiena d'asino comune a diversi ponti della zona. L'opera è sicuramente stata rifatta o restaurata in tempi recenti. Il ponte appare isolato dal contesto, probabilmente un tempo collegava importanti sentieri montani mentre oggi permette solo di raggiungere un'area di picnic.
CURIOSITA' SUPREMILCUORE
Nel 215 a.C. un capitano romano di nome Marcelliano, fuggito da Roma perché in contrasto con l’Imperatore Caracalla, giunse a cavallo con la sua legione in queste zone.
Il giovane capitano rimase affascinato dall’operosità e dalla creatività degli abitanti che sfruttavano al meglio le poche risorse che avevano per cui decise così di stabilirsi in quel luogo e diventare il protettore degli abitanti.
Per prima cosa unì i tre borghi della zona in un unico paese e fece costruire un tempio in onore di Diana, proprio dove oggi sorge la Pieve. Marcellino diede anche agli abitanti un tribunale per tutelare i loro diritti oltre ad altre iniziative che portarono alla popolazione un lungo periodo di pace e prosperità.
Un giorno i soldati inviati dall’imperatore Caracalla scoprirono il suo rifugio e circondarono le mura con l’intenzione di catturare Marcello e riportarlo a Roma come disertore. Gli abitanti si unirono e formarono una catena umana per proteggere il loro capitano.
A squarciagola urlarono: “PUR DI NON CONSEGNARVELO CI FAREMO STRAPPARE IL CUORE“.
Dal latino “premunt-cor” derivò Premilcuore