BORGO DI
SERMONETA
(Latina - Lazio)
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COSA VEDERE A
SERMONETA

Lasciata l’auto, si raggiunge Corso Garibaldi, la via principale. Qui si trovava la Porta del Pozzo del XV secolo ormai scomparsa, mentre sono rimasti tratti della cinta muraria in pietra con parti di un torrione. Poco dopo, sulla sinistra la Chiesa di San Giuseppe trovata chiusa. Il cartello turistico indica che è stata edificata nel 1525 per volere della famiglia Caetani. Alla bianca facciata è anteposta una breve gradinata, l'interno è a navata unica con sei cappelle laterali.
Si prosegue lungo la via principale e sulla destra si incontra una casa gentilizia evidenziata da un ampio portale bugnato e terrazzino in ferro battuto. Qui oggi ha sede il Museo della Ceramica che ho trovato chiuso. Seguendo la via principale si giunge alla Piazza del Popolo che non presenta elementi di particolare interesse.
Appena superata questa piazza, eccone un’altra dalle dimensioni contenute, Piazza del Comune sulla quale si affaccia la Loggia dei Mercanti costruita nel 1446 per volere di Onorato III Caetani. Questo edificio era adibito a sede del Comune, per gli scambi commerciali e le assemblee popolari. La loggia, con ampie arcate a tutto sesto in stile quattrocentesco, è stata ristrutturata e intonacata perdendo così parte della sua bellezza rispetto all’originale in pietra. Essa era un punto nevralgico per le attività commerciali e di incontro della comunità locale, con botteghe e stalle situate sotto le arcate. Oggi è utilizzata per matrimoni civili ed eventi vari.
Sul fianco della Loggia, si trova la semplice Porta Annibali e la Torre Valeria che rappresentano il passaggio al nucleo più interno di Sermoneta che un tempo aveva una sua cinta muraria. Superata la porta, consiglio di svoltare subito a destra. Da qui inizia la scoperta della parte più storica e direi più bella del borgo. Un dedalo di stretti vicoli, ripide scalinate, muretti e case popolari in pietra. Questa esplorazione del borgo più popolare, sviluppatosi all'ombra del castello, è accompagnata da angoli caratteristici, scorci che sembrano di altri tempi, da piante e fiori (in stagione) sulle soglie delle case e da un profondo silenzio. Poche le persone che si incontrano, diverse sono le abitazioni che appaiono abbandonate, problema comune a molti borghi italiani, nonostante questo non c'è degrado e i vicoli sono puliti.

Seguendo il vicolo appena imboccato, si prosegue salendo e poi voltando a sinistra. Così si giunge sotto le alte mura del possente castello Caetani. Svoltare ancora a sinistra e seguire il vicolo finché si giunge all’ingresso del castello.
Il Castello Caetani di Sermoneta, è un maniero tra i più belli della regione Lazio. Originariamente costruito dalla famiglia Annibaldi agli inizi del 1200, è stato ampliato e trasformato nel corso dei secoli dai successivi proprietari. Nel 1297 passa alla famiglia Caetani che ne fece il centro del loro potere nel Lazio meridionale. La struttura è un esempio di architettura militare medievale, con cittadella, ponte levatoio, fossato, maschietto e maschio. Nel 1499 il castello fu confiscato ai Caetani da papa Alessandro VI Borgia. In questo periodo, furono rinforzate le mura, costruita la cittadella e il camminamento di ronda. Nel 1503, con il ritorno dei Caetani, il castello riprese il suo ruolo di centro di potere.
All'interno, il castello ospita diverse sale di interesse storico e artistico, tra cui la Sala dei Baroni, le Camere Pinte, le segrete, la Casa del Cardinale e le scuderie. Le Camere Pinte sono decorate con affreschi. Le prigioni del castello, recentemente aperte al pubblico, conservano i disegni e i graffiti realizzati dai prigionieri. Oggi, il castello è gestito dalla Fondazione Caetani che ne cura la manutenzione ed è aperto al pubblico. Il castello è anche sede di eventi culturali, mostre e, nei mesi estivi, di un campus internazionale di musica.
Usciti dal castello seguire il vicolo che scende sulla destra. Presto si raggiunge una piccola e graziosa piazzetta chiamata Parco della Rimembranza. La piazzetta è alberata, circondata da belle case in pietra e con belvedere panoramico sull'intero territorio dell'Agro Pontino. Su un lato si noterà un tetto e una ringhiera che proteggono una parete di un piccolo edificio. Il bel affresco qui presente, è diviso in più parti che rappresentano scene religiose, purtroppo non ho trovato nessuna indicazione specifica.
La visita continua seguendo il vicolo che si trova sulla sinistra della scalinata. Da qui inizia un percorso caratteristico con scale, pavimentazione in pietra e case in sasso fino a giungere ad un nucleo abitativo che sembra separato dalla zona appena visitata. Si tratta di un insieme di antiche case e vicoli dove si trova la Porta delle Noci, raggiungibile svoltando all’altezza del primo vicolo a destra ricco di piante e fiori, e la ex chiesa di San Michele Arcangelo, una delle più antiche del paese (inizi del XI secolo) che ho trovato chiusa. L'edificio appare incastonato nelle case circostanti. Oggi è una ex-chiesa trasformata in sala eventi. Il portico antistante in stile gotico, è stato rovinato da una brutta intonacatura bianca. La segnaletica turistica indica che l’interno ha una struttura romanica a tre navate con elementi gotici e le volte a crociera. Inoltre, si possono ammirare diversi affreschi di anonimi pittori e un organo settecentesco.

Così, dopo aver così raggiunto l’estremo del borgo, si torna indietro ripercorrendo la strada appena fatta sino a tornare alla piazza panoramica Parco della Rimembranza. Ora si prosegue dritti attraversando la piccola piazza e procedendo lungo il vicolo che affianca il Palazzo Comunale di Sermoneta che si trova all’interno del Palazzo Americi del XVI secolo. Superato il Comune si prosegue lungo uno stretto vicolo. Svoltare a destra all'altezza del secondo vicolo che si incrocia, quindi proseguire scendendo e svoltando a sinistra. Il vicolo appena imboccato conduce alla Sinagoga ebraica, eretta nel XII secolo, oggi casa privata, La sua presenza è la testimonianza di una presenza ebraica a Sermoneta nei tempi passati. L'edificio si nota per il portale d'ingresso a sesto acuto e dalla presenza di una bifora sulla facciata con colonnina e capitello romanici. La comunità ebraica fu perseguitata nel XVI secolo, e la maggior parte degli ebrei furono costretti a lasciare le loro case.
Si prosegue tornando a salire lungo il vicolo posto sulla sinistra della Sinagoga così da tornare alla Porta Annibali che abbiamo incrociato in precedenza. Uscire dalla Porta, e girare a destra lungo uno stretto vicolo in discesa a gradini. Quindi svoltare a sinistra per raggiungere la via dei Bastioni che conduce alla Porta Sorda. Questa porta, o meglio quello che ne rimane, si trova nell’area chiamata “Promerio”, area che risale al Cinquecento. La zona era considerata inedificabile perché usata dall'esercito per la difesa della Porta Sorda, in caso di ritirata, l'esercito aveva una via di fuga verso Piazza Santa Maria. Nel Settecento, l'area del "pomerio" fu trasformata in un giardino. Durante questa trasformazione si diffuse l'usanza di piantare alberi da frutta e agrumi nel centro storico, da qui l’attuale nome Giardino degli Aranci.
Dalla porta salire seguendo un'altra caratteristica scalinata, anche questa in pietra tra case in sasso. Prestare attenzione al primo vicolo sulla destra che va imboccato per raggiungere un’altra piazza, Piazza Santa Maria sulla quale svetta la bella Cattedrale di Santa Maria Assunta. La bella chiesa ha origini romaniche e venne edificata nel XII secolo per poi essere ristrutturata in forme gotiche secondo il gusto cistercense. La facciata integra un alto e slanciato campanile in stile romanico con finestre a bifora e colonnine romane. All'interno, la cattedrale è divisa in tre navate separate da colonne in pietra squadrata a sostegno di volte a crociera. Le navate laterali ospitano quattro cappelle. Alcuni degli innumerevoli affreschi che decorano le pareti risalgono al periodo medievale, mentre altri sono stati aggiunti nei secoli successivi e rappresentano scene bibliche e santi. L'altare maggiore, realizzato in marmo, domina l'abside centrale. Sopra l'altare si trova un bel crocifisso ligneo di grande impatto benché racchiuso in un baldacchino. Nella prima cappella a destra si può ammirare la pregevole "Madonna degli Angeli" di Benozzo Gozzoli, un'opera del 1457. Bello il pavimento cosmatesco con intarsi geometrici colorati.
Proseguire imboccando il vicolo sul fianco della cattedrale, quindi svoltare prima a sinistra e subito dopo a destra. Così si incrocia una piccola e graziosa piazzetta in discesa, pavimentata in pietra, con alcuni alberi e un monumento ai caduti della prima guerra mondiale.
Questa piazzetta si affaccia sulla principale via Garibaldi in prossimità dell’ingresso al borgo, punto iniziale della visita a Sermoneta.
PERCORSO DI VISTA
SERMONETA
INFO e CURIOSITA'
SERMONETA
Qual è l'origine storica di Sermoneta e quali famiglie hanno avuto un ruolo significativo nel suo sviluppo ?
Sermoneta ha radici antiche, probabilmente sul sito dell'insediamento romano di Sulmo, menzionato da Virgilio. Nel Medioevo, la città viene citata per la prima volta nel 1116 e passò sotto il dominio della famiglia Annibaldi, che realizzò le prime fortificazioni. Successivamente, nel 1297, Sermoneta fu acquisita dai Caetani, che la trasformarono in un importante centro economico, politico e culturale, e la loro influenza è ancora visibile nell'architettura e nel tessuto urbano. I Borgia, con Lucrezia, ebbero un breve periodo di controllo nel XVI secolo.
Qual è l'importanza strategica di Sermoneta nella storia della regione ?
Sermoneta ha sempre avuto un'importanza strategica grazie alla sua posizione elevata sui Monti Lepini e alla sua vicinanza alla via Pedemontana, che collegava Roma a Napoli, rappresentando un'alternativa alla via Appia, che era spesso impraticabile a causa delle paludi pontine. Questa posizione la rese un importante centro di controllo e passaggio.
Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura di Sermoneta ?
L'architettura di Sermoneta è caratterizzata da un mix di stili, con influenze medievali e rinascimentali. Il borgo è costruito prevalentemente in pietra locale, con case in muratura, strette vie lastricate, scalinate e torri. Le fortificazioni presentano bastioni e mura che riflettono le tecniche di costruzione del tempo. La Loggia dei Mercanti mostra influenze gotiche e quattrocentesche.
Cos’è la Passeggiata Museale di Sermoneta ?
La passeggiata museale di Sermoneta si snoda da Porta delle Noci (estremo nord del borgo), a Porta Sorda (più a sud), offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella storia e nel paesaggio. Questo percorso di circa 1 km, immerso in oliveti secolari, permette di ammirare sia le fortificazioni del centro storico, sia il panorama circostante che spazia da Roma fino al promontorio del Circeo. Il percorso è pavimentato in pietra richiamando così le antiche strade medievali, sono presenti delle teche informative e panchine per soffermarsi nei punti più interessanti e panoramici.
Quali sono i principali eventi storici che si celebrano a Sermoneta ?
In occasione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, si ricorda la tradizione di quando molti pastori giungevano nel borgo per la benedizione dei loro animali e veniva offerto loro un piatto di polenta e maiale. Durante la festa che si svolge d'inverno la polenta viene cucinata in pubblico su fuochi di legna viva e servita con svariati condimenti. La festa ha preso poi nome di Sagra della Polenta.
Importante è la rievocazione storica della Battaglia di Lepanto che si svolge la seconda domenica di ottobre. Si commemora la partecipazione della città alla storica battaglia navale del 1571. La rievocazione prevede sfilate per le vie del centro storico con figuranti in costume d'epoca, esibizioni di sbandieratori, gare di cavalli e danze. Questo permette ai visitatori di immergersi nell'atmosfera del XVI secolo.