BORGO DI
DERUTA
(Perugia - Umbria)
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Il suo nome, derivante dal latino "díruta" che significa "abbattuta" o "rovinata", rimanda al periodo della fuga dei perugini dalla loro città incendiata da Ottaviano nel 40 a.C.. Il borgo medievale, membro del club dei “Borghi più belli d’Italia”, conserva un importante patrimonio artistico e culturale, testimoniato dai numerosi palazzi storici, chiese e monumenti.
COSA VEDERE A
DERUTA

La strada, dopo una breve salita, presenta subito Porta San Michele Arcangelo, un manufatto che ha subito un profondo restauro nei tempi passati tanto da assumere un disegno rinascimentale in cotto che contrasta con la pietra del tratto di mura di cinta circostante.
Superata la porta, sulla destra, si incontrano le Antiche Fornaci, alcune delle quali attive già dal XVI secolo, a testimonianza della secolare tradizione ceramica di Deruta. La più antica, Fornace Grazia risalente al '500, oggi ospita l'Ufficio Informazioni Turistiche. Salendo la via, si incontrano diversi moderni negozi e/o laboratori che espongono prodotti di ogni tipo che per forza attirano l’attenzione altro non fosse per i vivaci colori degli oggetti. Pochi passi e si raggiunge la fontana a pianta poligonale del 1848, posta su un lato della lunga piazza centrale di Deruta, Piazza dei Consoli.
Qui si trovano i principali edifici pubblici e religiosi. Sul lato sinistro si erge l'imponente Palazzo dei Consoli, un'elegante architettura trecentesca rimodernata nel XVIII secolo. Al suo fianco una alta torre rimaneggiata nel tempo (una parte in sasso e la parte superiore in cotto) con una facciata impreziosita da bifore ogivali e un portale in stile gotico. Il Palazzo dei Consoli, oggi sede del Municipio, ospita la Pinacoteca Comunale.

Di fronte al Palazzo dei Consoli, si erge la Chiesa di San Francesco. La sua facciata, nonostante sia rivolta su un vicolo laterale, è considerata parte integrante della Piazza dei Consoli. Si tratta di una chiesa in stile gotico restaurata e consacrata nel 1388 e realizzata in sasso un un campanile in parte rifatto in mattoni. La chiesa fa parte di un complesso che vede anche la presenza del convento che si trova al suo fianco.
La facciata, in pietra arenaria, è un bel esempio di eleganza gotica con il suo portale ogivale e rosone in pietra bianca e dorata. Curiosa la presenza di due campanili, quello più antico affiancato all'abside e quello più recente a forma poligonale affiancato al lato sinistro della chiesa. L'interno, a navata unica con copertura a capriate lignee, conserva numerose tracce di affreschi realizzati tra XIV e XVI secolo. Tra questi spiccano l'affresco raffigurante la Vergine e i Santi Francesco e Bernardino e quello di fine Trecento vicino all'altare maggiore, con la Madonna tra i Santi. Come detto in precedenza, l’opera più importante (quella del Perugino) del 1476 incentrata sull'Eterno Benedicente tra i Santi Rocco e Romano, è stata trasferita nella Pinacoteca, qui si trova una copia.
Il convento posto a fianco della chiesa è stato completamente ristrutturato in stile moderno ed ospita il Museo Regionale della Ceramica. un'occasione imperdibile per immergersi nella storia e nell'arte della ceramica di Deruta.

Tornati sul vicolo, si prosegue poche decine di metri per svoltare a destra all’altezza del Casa della Cultura. Questa strada permette di raggiungere velocemente la piccola chiesa di Sant’Antonio Abate. La sua costruzione è avvenuta tra il 1361 e il 1439, la chiesa presenta una facciata semplice con un profilo a capanna e un portale centrale sormontato da un finestrone. Ho trovato la chiesa chiusa, ma la guida indica la presenza di interessanti affreschi.
Per continuare la visita al borgo di Deruta, è necessario ritornare leggermente indietro fino alla casa della Cultura. Di fronte a questo grande edificio scolastico, si trova via Ripetta che conduce alla parte più popolare del borgo. Qui si potrà entrare in contato con stretti vicoli, scalinate, case in sasso ma anche case ristrutturate. Seguendo la via si raggiunge un’altra porta di Deruta, Porta Perugina, una piccola porta in sasso con arco a tutto sesto oggi inserita tra le case.
Tornando indietro si incontra la chiesina un po’ trasandata della Madonna del Divino Amore oggi nota con il nome di Madonna della Cerasa, trovata chiusa. Poco dopo la chiesa svoltare a sinistra, si percorre un altro tratto storico del borgo caratterizzato da qualche angolo caratteristico tra vicoli, scalinate e case in pietra.
Alla fine si raggiungere Porta Tuderte, una semplice ma bella porta da poco ristrutturata così come bella è la nuova, lunga e sinuosa scalinata posta all’esterno che collega il centro storico con una via della circonvallazione cittadina.
Da Porta Tuderte si imbocca il vicolo sulla destra percorrendo un altro tratto del borgo popolare fino a raggiungere Porta San Michele Arcangelo, porta dove è iniziato il percorso di vista consigliato di Deruta.
PERCORSO DI VISTA
DERUTA
INFO e CURIOSITA'
DERUTA
Per cosa è rinomata Deruta ?
Cosa espone il Museo Regionale della Ceramica ?
Quale leggenda circonda il Santuario della Madonna dei Bagni ?
Nei pressi di Deruta si trova il Santuario della Madonna dei Bagni, legato a una leggenda del XVII secolo e ruota attorno a un evento miracoloso. Si racconta che un contadino, mentre lavorava lungo il fiume Tevere, trovò un frammento di maiolica raffigurante l'immagine della Madonna con il Bambino. Decise di appenderlo ad una quercia vicino a una fonte d'acqua nota per le sue proprietà curative. Poco tempo dopo, iniziarono a verificarsi episodi considerati miracolosi: guarigioni inspiegabili e grazie attribuite all'intercessione della Madonna. Così si decise di costruire un Santuario la cui realizzazione inglobò la quercia con l'effige miracolosa e i ceramisti deturesi dettero avvio alla produzione di ex voto ad uso dei fedeli.
Qual è la festa più importante a Deruta ?
E’ il Palio della Brocca, una rievocazione storica di metà ‘800 che si svolge a Deruta tra fine Agosto e inizio Settembre di ogni anno. I 3 rioni del paese, ognuno dei quali ha come riferimento una delle porte di accesso alla cittadina, affrontano spettacolari competizioni: la “Gara della Tavola”, con trasporto di oggetti in terracotta, la “Corsa della Tavola in bicicletta”, il tiro alla fune, la “Corsa della Cesta”, tutta al femminile, il “Palio dei Giovani“, dedicato ai bambini e ai ragazzi dai 5 ai 17 anni, e la più sentita “Corsa delle Brocche”, con cui i concorrenti di ogni rione portano in corsa tre brocche in ceramica contenti acqua (elemento fondamentale per la lavorazione della ceramica), dipinte secondo le decorazioni classiche di Deruta.




