Viaggio in Argentina

ARGENTINA

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S P E T T A C O L I    N A T U R A L I

COME VIAGGIARE IN ARGENTINA
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VIAGGIO IN ARGENTINA
Paese delle grandi praterie, delle grandi steppe, delle grandi cascate, delle grandi montagne e dei maestosi ghiacciai, c'è un po' di tutto in Argentina e sempre in “grande”. Questa particolare diversità unita ad un ambiente spesso ancora incontaminato e selvaggio, affascina qualsiasi turista che desideri osservare quanto di meglio la natura possa esprimere. L’Argentina è un paese molto vasto ed è inevitabile per il turista scegliere luoghi, zone ed itinerari specifici per la sua visita. Nel mio caso la maggiore attenzione è stata dedicata alla Patagonia con un passaggio nella capitale Buenos Aires e la visita alle splendide cascate di Iguazù.

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BUENOS AIRES
Che dire di questa città, non ha rovine preispaniche, ne edifici storici famosi, ne spiagge tropicali, ne chiassosi carnevali. E' un mix di culture di diverse provenienze con una notevole presenza di italiani. Anche l'architettura riflette la cultura multietnica, troviamo zone della città che assomigliano ai grandi centri spagnoli o quartieri che assomigliano a quelli parigini o milanesi. La città ha una struttura di strade ortogonali tra loro, alcune di essere sono arterie che tagliano e percorrono da un capo all'altro la città. La Avenida 9 de Julio rappresenta un primato, otto strade (quattro per ogni senso di marcia) per complessive 24 corsie separate da aiuole verdi spartitraffico per una larghezza di 140 metri, impossibile da attraversare a piedi in un unico transito. Lungo questa arteria troviamo un obelisco alto 67 metri che rappresenta il "monumento nazionale" dell'Argentina che fu eretto nel 1936 per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città.

Il vero cuore di Buenos Aires è rappresentato da Plaza de Mayo, tristemente nota in tutto il mondo per quanto avveniva in questo paese durante l'ultima dittatura militare (le sfilate delle madri dei desparecido). Oggi la piazza appare come una qualsiasi piazza centrale di una grande città, il palazzo presidenziale ben mantenuto, il giardino centrale ben curato, tutto pulito, il segno di quello che accadde negli anni '70 è rappresentato dai fazzoletti disegnati sul lastrico di un piccolo obelisco presente nella piazza (la Piramide de Mayo).

Tra i vari quartieri cittadini il più caratteristico, conosciuto e turistico è La Boca. In questo quartiere (barrio) molti migranti italiani si stabilirono, da sempre ha costituito un mondo a sè tanto che nel 1882 un gruppo di giovani decretò la scissione dall'Argentina fondando la Repùblica de la Boca. Tipico quartiere povero dove le case venivano costruite in lamiera metallica alcune delle quali colorate con tinte vivaci. I marciapiedi erano veramente alti (raggiungevano il metro) e proteggevano le case dalle frequenti inondazioni del Rio de la Plata le cui acque crescono rapidamente quando soffia il vento da sudest. Il punto più rappresentativo di questo quartiere è il Caminito che appare come una costruzione che termina a punta. Questo nome fu dato in onore del celebre tango di Coria Penaloza anche se in origine il vero nome era quello dato a un terrapieno della ferrovia che transitava in quella zona. Il quartiere è molto frequentato dai turisti e questo attira ballerini di tango che si esibiscono lungo le strade, artisti più o meno improvvisati che vendono i propri dipinti a tema e ambulanti che offrono bibite, spremute, gelati ed altro.

Interessante il mercato delle Pulci del quartiere La Recoleta nella zona della chiesa di S. Elmo. E' un mercato veramente variegato, sia per la merce offerta che per i colorati e bizzarri personaggi, ambulanti che vestono in modo stravagante o secondo stili dei secoli scorsi. Non mancano esibizioni di Tango tra i stretti passaggi del mercato, tutto per aumentare l'interesse e l'attrazione per i turisti, comunque il mercato merita una visita.
 
 
PENISOLA DI VALDES 
Nel percorso che da Buenos Aires porta verso la Patagonia, ci fermiamo ad ammirare la penisola di Valdés, luogo dove si concentrano molte specie di animali marini. La penisola è un tratto di terra che si spinge verso il mare collegato da un istmo al continente con due golfi, uno a nord chiamato Golfo San Josè e uno a sud chiamato Golfo Nuevo. Quest'ultimo è un ampio braccio di mare dove trovano riparo le balene (Balena Franca Australe) per partorire e svezzare i balenotteri. Nel periodo da maggio a settembre qui si ritrovano molti di questi cetacei che presentano la caratteristica di essere ricoperti da callosità irregolari che permettono di contraddistinguere una balena dall'altra. In questo periodo vengono organizzate delle uscite in mare con piccole motonavi che portano i turisti nelle zone più frequentate ad ammirare le evoluzioni che queste balene fanno, improvvise uscite dall'acqua, salti e giravolte che stupiscono vista la mole di questi cetacei, uno spettacolo veramente coinvolgente.

Durante le escursioni le motonavi lambiscono parte della penisola dove si trovano colonie di otarie e leoni marini nonché grandi elefanti marini, tutti animali goffi nel loro comportamento quando sono a terra, ma veloci e agili in acqua. Nelle colonie c'è sempre agitazione, urla e screzi tra otarie per trovare spazi dove stendersi al sole (come se qui mancasse delle spazio !!!) e "ruggiti" da parte dei leoni marini dal mantello scuro e dal crine giallastro che si fronteggiano per tutelare il loro harem
 
 
PUNTA TOMBO 
Proseguendo verso sud si trova Punta Tombo, una riserva dove vive una grande colonia di pinguini Magellano. Questo pinguino, dalle dimensioni contenute (non più alto di 70cm) vive lungo tutta la costa della patagonica atlantica e Punta Tombo è un luogo dove viene a riprodursi. Questo vuol dire che la popolazione di pinguini varia sensibilmente durante l'arco dell'anno.

Anche questi pinguini sono monogami, quando si forma una coppia, il legame tra i due è per sempre, il maschio ha il compito di scavare una buca per la cova delle uova o occupare una buca pre-esistente abbandonata. Le buche sono in una zona collinare all’interno, lontano dalla riva del mare cosa che costringe questi goffi animali (a terra) a lunghi ed estenuanti trasferimenti. La femmina deposita le uova ed è il maschio che le cova non abbandonando mai il nido fino alla schiusa. La femmina esce in mare per procurare il cibo per lei e per il maschio, spesso la femmina rimane assente per diversi giorni e il maschio lancia dei richiami che assomigliano a dei lamenti. A noi umani questi suoni appaiono tutti uguali ma in realtà sono diversi e permettono alla femmina di orientarsi nel rientro.
La visita al sito è regolamentata in modo da non turbare più di tanto la vita quotidiana di questi animali, ci sono percorsi prestabiliti e vincolanti, punti di osservazione, terrazze panoramiche, ecc.
 
 
 
PATAGONIA 
Lasciando la penisola di Valdes ci dirigiamo verso la mitica RUTA 40 in direzione sud entrando così nella Patagonia più autentica dove prevalgono grandi spazi occupati dalla steppa battuta dal vento costante. Uno dei primi punti d'interesse turistico è costituito dalla Riserva Geologica del Bosco Pietrificato, un vero e proprio giacimento di tronchi pietrificati di conifere che sono stati seppelliti sotto tonnellate e tonnellate di cenere vulcanica nel Terziario inferiore (65 milioni di anni fa). Il fenomeno è dovuto ad un processo di mineralizzazione del silicio presente nella cenere vulcanica, il quale penetra lentamente nel legno fino a sostituirsi alla materia organica mantenendo però la stessa struttura. Il lento dilavamento del terreno ha portato alla luce questi tronchi. Suggestiva la visita a questo sito, la zona è costituita da un terreno di colore grigio scuro e i tronchi, che emergono qua e la, sono di un colore giallo tendente al rossastro.
 
Proseguendo ancora verso sud lungo troviamo Le Caves de Los Manos, un complesso di grotte affacciate sul margine meridionale del canyon del Rio Pinturas all’interno delle quali sono presenti delle pitture che decorano le pareti. Queste pitture sono opera di una popolazione di cacciatori che abitarono queste zone dopo l'ultima glaciazione e risalgono a diversi periodi storici che vengono contraddistinti da diversi stili pittorici. I più antichi propongono scene di caccia ai guanachi (l'animale simbolo della Patagonia) a cui si affiancano impronte di mani in positivo ottenute appoggiando le mani intinte di colore sulla parete. Altri dipinti concentrano l'attenzione sui soli guanachi con diverse scene e sono accompagnati da impronte di mano in negativo. I colori utilizzati vanno dall'ocra al giallo, al rosso fino al violetto, colori intensi e vivaci di grande effetto. Distogliendo lo sguardo dalle pitture, colpisce la bellezza naturale del cayon Rio Pinturas con ripide rocce di diversi colori e dalle forme suggestive.
 
Il tour prosegue puntando verso lago Posadas, un lago poco frequentato dai turisti in quanto ritenuto poco interessante, ma non è proprio così .... In questa desolata area c'è la possibilità di fare del trekking tranquillo o impegnativo a seconda dei gusti, entrando in pieno contatto con la natura, incontrando facilmente animali, aquile e altri uccelli, una piacevole esperienza che si conclude nell'unica fazenda della zona che ospita volentieri piccoli gruppi di turisti.
 
Proseguiamo ancora verso sud alla volta di El Chalten, lo scopo è quello di poter fare una escursione per vedere, il  Fitz Roy e il Cerro Torre  due famose montagne dalla forma di speroni di roccia meta di appassionati d'alpinismo di tutto il mondo che si confrontano con le difficoltà tecniche delle scalate e con le condizioni climatiche particolarmente avverse. Purtroppo qui le condizioni meteorologiche mutano rapidamente, dopo un primo momento buono (solo qualche foto) subito il tempo vira al peggio, nubi basse e pioggia non permettono di vedere quasi nulla, pazienza.
Ormai ci stiamo avvicinando alla fine di questo tour puntando su El Calefate località da cui si parte per ammirare il meglio del Parco Nazionale Los Glaciares. In quest'area, divisa tra Cile ed Argentina, sono presenti giganteschi ghiacciai che vengono continuamente alimentati dalle grandi tormente che imperversano tutto l'anno sulla Cordigliera. La grande quantità di neve che cade schiaccia quella sottostante che si trasforma in ghiaccio la quale "scivola" lentamente verso valle (pochi metri l'anno). Questo fenomeno si sta riducendo negli ultimi anni a seguito dei cambiamenti climatici, i ghiacciai non sono più in espansione tranne uno, il Perito Moreno che continua a crescere e ad espandersi.
 
Il tour di navigazione su due bracci del Lago Argentino è una esperienza veramente notevole, esso avviene a bordo di ampie e comode motonavi con le quali si raggiunge per primo il fronte del ghiacciaio Upsala e poi il fronte del ghiacciaio Spegazzini. I fronti offrono uno spettacolo imponente e affascinante, così come le lunghe lingue dei ghiacciai che si perdono tra le montagne come a nascondere le loro origini. Durante la navigazione in questi bracci del lago Argentino si incrociano diversi iceberg alcuni dei quali sono molto grandi, altri assumono forme curiose frutto di uno scioglimento a strati, altri hanno cavità che fanno intravede l'interno, altri sciogliendosi creano strane geometrie, ognuno diverso dall'altro ma tutti da ammirare.
 
Il ghiacciaio più famoso del Parco è il Perito Moreno che si estende per cinque kilometri con una altezza media di 60 metri fuori acqua. La visita a questa meraviglia è guidata da percorsi prestabiliti e vincolanti con ampie piazzole dove si può ammirare il fronte del ghiacciaio a una distanza di sicurezza, si di sicurezza perché ogni tanto si staccano blocchi di ghiaccio che poi precipitano nel lago sollevando grandi onde. Quando ci si avvicina a questo gigante quello che è incredibile è il rumore dato dal movimento del ghiacciaio, brevi ma intensi "scricchiolii" si susseguono dovuti all'enorme spinta che il fronte subisce dal ghiaccio retrostante. E' frequente assistere, come avvenuto nel mio caso, al distacco di grossi pezzi di ghiaccio grandi come una casa, uno spettacolo notevole sia per il tuffo nell'acqua che per il rumore provocato che assomiglia ad un colpo di cannone.
 
 
 
CASCATE DI IGUAZU' 
Sono tra le cascate più famose al mondo. Sono definite come "una delle sette meraviglie naturali del mondo". Osservare questa meraviglia naturale è una esperienza davvero coinvolgente. Di seguito il link alla mia recensione completa :  Cascate di Iguazù
 

COSA VEDERE IN ARGENTINA
GALLERY

COSA VEDERE IN ARGENTINA

L'Argentina è un paese immenso per cui risulta difficile vederlo completamente in tutte le sue manifestazioni d'interesse. Un viaggio in questo paese è sempre un tour più o meno organizzato che normalmente parte dal nord, ovvero dalla capitale, per poi proseguire verso il sud fino a raggiungere la punta estrema.

Cosa vedere dipende molto dal tempo a disposizione oltre ai costi che si è disposti a sostenere. Qui le distanze sono davvero notevoli e le tante zone senza presenza umana devono far pensare all'organizzazione di un viaggio.

Le visite che non possono mancare sono quelle della capitale Buenos Aires, delle stupende cascate di Iguazù, della penisola di Valdes, del lago Argentino e dei tanti ghiacciai della zona sud.


foto cascate di iguazù
monti e valli della patagonia
fiore meccanico buenos aires
crociera lago argentino

QUANDO ANDARE IN ARGENTINA
CLIMATE

CLIMA a BUENOS AIRES


Impossibile definire un tipico clima dell'Argentina, il paese è immenso e si sviluppa in senso verticale presentando quindi una varietà notevole, non parliamo poi delle zone costiere rispetto a quelle andine.

Ho ritenuto utile riportare i grafici di due città poste quasi agli estremi, la capitale Buenos Aires a nord e Ushuaia a sud.

Per un tour nella Patagonia (da nor a sud o viceversa), il periodo migliore è quello primaverile o autunnale e questo perchè le temperature sono accettabili considerando che le stagioni sono invertite rispetto alle nostre per cui nella nostra estate nel sud dell'Argentina fa decisamente freddo.


CLIMA a USHUAIA

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