VISITA ALLE FAVOLOSE CASCATE DELL'IGUAZU'
CASCATE IGUAZU'
INFO SULLE CASCATE DI IGUAZU'
Alcuni dati per dare delle indicazioni su questa meraviglia ; le cascate si sviluppano per oltre 2 Km con 275 salti per una altezza di circa 70 metri dalle rocce formate da un flusso lavico primordiale che qui si fermò a suo tempo. La portata complessiva delle cascate varia durante l'anno in base alla stagione, nella stagione secca (l'inverno in Argentina) si scende a valori intorno ai 1.200 metri cubi al secondo per raggiungere valori di vicini a 4.000 metri cubi al secondo (4 milioni di litri al secondo) nella stagione delle piogge. In inverno la minore quantità d'acqua attenua la bellezza delle cascate, nel periodo di maggiore portata viene sollevato troppo vapore che riduce di molto la visibilità, l'ideale è visitare le casate nelle stagioni intermedie.
VISITA ALLE CASCATE DI IGUAZU'
Dopo questo piacevole percorso nella foresta lussureggiante, si giunge al capolinea dove iniziano i percorsi a piedi su lunghe passerelle che permettono di passare sopra le acque del fiume e raggiungere i vari punti di osservazione in prossimità dei salti. Questa visita impegna diverse ore e non solo per le distanze da coprire per raggiungere i vari punti ma soprattutto per il fascino che lo spettacolo esercita, si vorrebbe rimanere per ore ad ammirare a breve distanza la potenza e la grandezza della natura.
Taluni percorsi si avvicinano molto ai salti anche a quelli più spettacolari, sembra quasi di toccare l'acqua che cade sempre con violenza. E' necessario dotarsi di impermeabili, copri capi, protezioni per macchine fotografiche e/o apparati elettronici, per la notevole presenza di spruzzi e grandi quantità di vapore acqueo. Ma ne vale la pena e come se ne vale la pena, in questi punti così vicini ai salti delle cascate il rumore dell'acqua è molto alto, il vapore ti penetra sotto i vestiti, devi toglierti gli occhiali (se li porti) se vuoi vedere qualcosa ma non vorresti andartene, vieni rapito dalla visione e dall'ammirazione dello spettacolo che si sta manifestando sotto i tuoi occhi.
Nel lato argentino, il fronte delle cascate è lungo circa 2Km e non è mai visibile completamente, solo in alcuni punti dei percorsi, vapore permettendo, si riescono ad ammirare tratti di 7-800 metri. Dopo 3-4 ore di questa visione si rientra (a piedi o con il trenino) con la consapevolezza di aver visto uno spettacolo unico nel suo genere. Benché costosa, c'è anche la possibilità di una escursione in elicottero che da l'opportunità di vedere dall'alto l'insieme delle cascate, escursione che dura pochi minuti volo ad una altezza di sicurezza per evitare le turbolenze generate dalla risalita dei vapori e ridurre l'inquinamento acustico.
LA LEGGENDA DELLE CASCATE DI IGUAZU'
Come spesso avviene, le grandi meraviglie naturali hanno sempre affascinanto gli uomini tanto che in passato tali meraviglie venivano associate ad avvenimenti a cavallo tra il reale e il fantastico creando così delle leggende.
Anche queste cascate non sono da meno e la leggenda che le avvolge racconta :
Un tempo, la zona dove oggi si trovano le cascate dell'Iguazú, apparteneva agli indiani Guarani. Questa popolazione adorava una divinità chiamata Mboi, un gigantesco Dio Serpente che viveva nel fiume. Era consueto che ogni anno una giovane fanciulla della tribù venisse sacrificata al Dio Serpente, sacrificio che avveniva gettando nel fiume la povera ragazza predestinata.
Nella tribù viveva Naipi, una bellissima ragazza promessa sposa a un giovane guerriero di una tribù vicina di nome Taruba. Essa non era destinata al sacrificio però pochi giorni prima del matrimonio la fanciulla fu notata dal Dio Serpente mentre passeggiava lungo il fiume. Rapito dalla sua bellezza, il Dio Serpente chiese che fosse lei la ragazza da sacrificare. Gli anziani del villaggio non vollero contraddire Mboi per cui decisero di sacrificare Naipi il giorno prima delle nozze.
Il promesso sposo Taruba venne a conoscenza della decisione degli anziani e decise di rapire Naipi di cui era follemente innamorato. La fuga degli amanti avvenne su una canoa cercando di scappare attraverso il fiume.
Il Dio Serpente si accorse di quello che stava avvenendo e si mise ad inseguire la canoa e nel tentativo di fermare i due amanti diede un grande colpo con la sua grande coda creando una profonda spaccatura nel terreno dando così vita alle cascate di Iguazù. A questo punto la canoa degli innamorati cadde nella cascata, il giovane Taruba fu scagliato sul lato nord (lato brasiliano) mentre la fanciulla cadde nella Gola del Diavolo (lato argentino). Mentre questo accadeva, il Dio Serpente trasformò la ragazza in una roccia sul lato argentino, per salvarla da una morte certa e per punire il ragazzo lo trasformò in una palma in modo che non potesse raggiungere la sua sposa.
Per l'eternità i due amanti sono così separati, il ragazzo come una palma sul lato brasiliano delle cascate e la ragazza come il grande scoglio che giace sopra la Gola del Diavolo sul lato argentino. In questo modo i due innamorati sono condannati a contemplarsi per l'eternità, senza poter mai più stare insieme.
ARTICOLI CORRELATI
La scenografica gola del Furlo si sviluppa tra alte pareti rocciose e bellissimi scenari naturali, una passeggiata adatta a grandi e piccini
Escursione di una giornata dedicata alla scoperta del bellissimo Parco delle grandi dune rosse di Sossusvlei nel cuore della Namibia
Visita alla bella e selvaggia gola dell'Infernaccio nei Monti Sibillini delle Marche con una piccola escursione all'eremo di San Leonardo