057 Complesso monumentale Giano


COMPLESSO MONUMENTALE
GIANO DELL'UMBRIA


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Visita alla bella chiesa di San Francesco
La bella e particolare chiesa di San Francesco che andremo a visitare, fa parte di quello che era un grande complesso monumentale nel comune di Giano dell’Umbria. Quando si raggiunge Giano dalla strada provinciale proveniente da Foligno, si entra subito in contatto un questo insieme di edifici in cui spicca la chiesa di San Francesco.

Le strutture che un tempo circondavano la chiesa (convento, foresteria, refettorio, chiostro, ecc.) sono state trasformate in edifici privati o commerciali. I frati non sono più presenti, la chiesa è stata sconsacrata ed oggi è proprietà del comune di Giano dell’Umbria.

La chiesa è normalmente chiusa, io ho avuto la fortuna di incontrare nel borgo una persona della pro-loco che molto gentilmente si è prestata per farmi visitare l’interno di questa splendida chiesa.

La procedura consigliata per la visita è quella suggerita dalla guida che mi è stata consegnata, ovvero rivolgersi preventivamente contattando :

Informazioni ; Comune di Giano dell'Umbria     tel. 0742 93191

Visite guidate ; baciocchiarte@gmail.com      tel. 328 8710625

CENNI STORICI

Il complesso di Giano può essere considerato fra le prime costruzioni francescane in Umbria, non è da escludere che l'edificio fosse stato voluto proprio dal Santo. Due figure di eminenti francescani, infatti, erano originari di Giano ; Frate Giordano e Frate Bartolomeo. 

Tutta la struttura è documentata, già nel XIII secolo quando questo luogo solitario apparteneva alla Custodia della Valle Spoletina. Nel 1350 il convento fu assegnato a Frà Gentile da Spoleto e nel 1373 al Beato Paoluccio Trinci da Foligno, due tra i personaggi chiave dell'Osservanza francescana.


La chiesa fu oggetto di numerosi rifacimenti nel corso del tempo, interventi che tuttavia non avevano compromesso la struttura esterna della chiesa. Però nel XVII secolo, il primitivo impianto francescano fu alterato con l'innalzamento dei muri perimetrali, il rifacimento del tetto e il rinnovo dell'arredo della chiesa che così si avvicinò al barocco.

Il complesso è stato danneggiato in occasione del terremoto del 1997 e la chiesa è rimasta chiusa al pubblico fino al 2009, dopo un lungo lavoro di restauro.

Esterno chiesa di San Francesco
Esterno della chiesa di San Francesco

VISITA ALLA CHIESA DI
SAN FRANCESCO

L’esterno della chiesa è realizzato in pietra chiara e l'edificio si presenta con una forma squadrata. La facciata appare semplice e lineare, come da tradizione francescana, con un finestra circolare e un portale con lunetta.

L’interno è a singola navata con soffitto a capriate in legno. La navata è arricchita da sei splendidi altari lignei del XVIII sec. che ospitano pregevoli tele seicentesche e da paliotti (rivestimenti decorativi) in scagliola policroma con decorazioni a motivi prevalentemente floreali. Definita come "il marmo dei poveri”, la scagliola veniva usata per simulare la venatura del marmo, usata soprattutto per la realizzazione di decorazioni da porre sugli altari delle chiese, in quanto il risultato era di grande effetto scenico.

In effetti il primo impatto entrando nella chiesa sortisce un certo effetto e una certa meraviglia.
Pianta chiesa di San Francesco
Pianta della chiesa di San Francesco
Premesso che la maggior parte dei dipinti presenti nella chiesa sono opera del pittore Pier Paolo Sensini, si può iniziare la visita seguendo le indicazioni riportate dalla guida (vedi la piantina) partendo dal primo altare laterale sulla destra.

In questo primo altare (1) la tela, posizionata in un ricco altare ligneo dorato, rappresenta la Madonna di Costantinopoli tra Santo Stefano e San Carlo Borromeo. Al centro del paliotto in scagliola, all'interno di una ghirlanda di fiori, sono raffigurati gli attributi di San Carlo Borromeo: il libro e il cappello.

Il secondo altare (2) rappresenta Sant’Antonio da Padova che predica ai pesci, immagine che narra uno dei miracoli del santo. Nel paliotto sono raffigurati gigli intrecciati e un cuore, simbolo del Santo.

Il terzo altare (3) è dedicato a San Sebastiano, conserva una tela raffigurante la Madonna con bambino e angeli, i santi Felice, Francesco e Sebastiano.
altari laterali lato destro
Gli altari laterali 2 e 3
Si giunge così alla Cappella di destra (4) dove emerge una Madonna con bambino tra San Ludovico e Sant'Antonio da Padova e poco altro.

Ed eccoci quindi al cospetto dell'imponente altare maggiore (5) in stile decisamente barocco realizzato nel 1645. Si tratta di un altare ligneo molto articolato con una tela centrale seicentesca rappresentante l'Adorazione dei Magi, (1691) purtroppo in cattivo stato di conservazione. Abbellisce l'altare un paliotto in scagliola dipinta, che presenta, in continuità stilistica con gli altri, racemi vegetali ed elementi floreali dalle tonalità pastello.
altare Maggiore della chiesa
L'altare Maggiore della chiesa
Ai lati dell’altare maggiore, due porticine permettono di accedere all'originale abside della chiesa duecentesca (6). Si tratta di un piccolo locale rettangolare ricco di affreschi con un coro ligneo ai lati. Sono visibili resti dell'antica decorazione absidale e tutta una serie di affreschi dedicati alla Madonna compresa la Madonna del latte (la Vergine è rappresentata mentre allatta il bambino) oltre ad una importante Crocefissione.
abside duecentesco della chiesa
L'abside duecentesco della chiesa

Usciti dalla zona absidale, sì entra nella Cappella del Crocifisso (7) , un piccolo vano di particolare pregio in cui gli affreschi sono, purtroppo, decisamente stinti. Doveva essere interamente affrescato con Storie della Passione (Flagellazione, Andata al Calvario, Crocifissione, Deposizione) e con il

Giudizio Universale, opera del pittore folignate Giovanni ii Corraduccio.

Cappella del Crocefisso
Cappella del Crocefisso

Proseguendo sulla parete di sinistra, rispetto alla navata centrale, ecco gli ultimi tre altari. Il primo che si incontra (8) è particolarmente ricco, una composizione complessa riferibile alla mano di Francesco Providoni, pittore bolognese del '600. Anche qui una Madonna con il Bambino che sta ricevendo il rosario circondata da San Francesco, San Domenico, ecc.

L’altare successivo (9) ospita una seicentesca tela che rappresenta l’Immacolata Concezione tra San Giuseppe, San Barnaba e Sant’Antonio. La Madonna è rappresentata mentre schiaccia con i piedi un serpente alato, simbolo del male. Il paliotto sottostante è ricco di festoni di fiori e uccelli che beccano tra il fogliame.

L’ultimo altare laterale (10) di questa interessante chiesa, raffigura Santa Barbara tra i Santi Pietro e Paolo. I colori sono sgargianti, illuminati anche dalle aureole dorate. Accanto ad ogni personaggio è rappresentato il simbolo che lo contraddistingue: le chiavi per San Pietro, la torre per Santa Barbara, insieme alla palma del martirio ed infine San Paolo, appoggiato alla spada.

altari laterali di sinistra
I tre altari laterali di sinistra

Merita accennare anche l’organo ligneo che occupa la contro-facciata con prospetto a tre campate il quale è arricchito da due statue lignee dipinte poste all’interno di nicchie poste ai lati. Le origini dello strumento e delle strutture risalgono al XVIII secolo.

organo ligneo contro-facciata.
L'organo ligneo sulla contro-facciata.

Concludendo, direi che la visita a questa chiesa è di sicuro interesse specie dopo l'ottimo recupero artistico e architettonico. Il complesso monumentale con la chiesa di San Francesco non può mancare nell’ambito di un tour in questa bella zona dell’Umbria ricca di storia.


Riferimenti tratti dalla guida redatta da Erica Baciocchi a disposizione dei visitatori della chiesa.

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