048 - Eremo Camaldoli
EREMO di CAMALDOLI
Fondato nell’XI secolo dal monaco benedettino San Romualdo, l'eremo ha una lunga e ricca storia che lo ha reso un importante sito culturale e religioso in Italia ma anche a livello internazionale.
Il complesso si compone di due parti: il Monastero e l'Eremo. Il Monastero ospita i monaci Camaldolesi, che seguono la Regola di San Benedetto, mentre l'Eremo è un luogo di ritiro e preghiera per chi cerca solitudine e riflessione spirituale.
VISITA ALL'EREMO DI CAMALDOLI
L'Eremo di Camaldoli è da centinaia d'anni un luogo di ritiro e di preghiera. L'eremo è costituito da una serie di piccole celle o casette, dove gli eremiti potevano vivere in solitudine e silenzio. Gli eremiti trascorrevano le loro giornate in preghiera, contemplazione e lavoro manuale. L'eremo è ancora in uso oggi e le celle si sono trasformate e modernizzate, inoltre c'è spazio per i visitatori possono soggiornare in una delle celle dell'eremo per un periodo di tempo, sperimentando la pace e la tranquillità di questa antica pratica spirituale.












All'esterno, sul fianco sinistro della chiesa, si trova la piccola Cappella della Visione. Nel racconto sulla fondazione dell’Eremo di Camaldoli, si attribuisce a San Romualdo la visione di monaci che salivano al cielo per una scala. Sul luogo dove per tradizione si dice che San Romualdo ebbe questa visione in sogno, nel sec. XVI venne edificato un oratorio chiamato appunto Cappella della Visione.
Con quest'ultima cappella si conclude la visita all'interno dell'eremo.
VISITA AL MONASTERO DI CAMALDOLI
Il Monastero di Camaldoli si trova ad alcuni chilometri di distanza dall’Eremo, anch’esso in posizione isolata e immerso nei boschi del Parco delle Foreste Casentinesi.
Il monastero ha una storia lunga e leggendaria che risale al XI secolo quando San Romualdo cercava un modo per vivere una vita contemplativa in solitudine.
In seguito l'Ordine dei Camaldolesi fu fondato con l'intento di unire la tradizione eremitica della vita solitaria alla tradizione cenobitica della vita in comunità. Nel corso dei secoli il piccolo monastero iniziale crebbe e si sviluppò, diventando un importante centro di sapere e cultura nell'Italia medievale.


Il monastero si presenta come una struttura massiccia e austera in parte visitabile. La porta d'accesso conduce, attraverso una scalinata, il primo e imponetene chiostro dove oggi si affacciano anche delle aree dedicate ai visitatori interessati ad esperienze di preghiera e raccoglimento, oppure interessati ad assistere ad eventi e incontri organizzati dagli stessi religiosi o semplicemente per dedicarsi alla natura circostante attraverso passeggiate e/o al trekking. Da questo chiostro si accede alla zona di ristorazione, alla zona con sale comunitarie e alla zona con le camere.


Tornati nel piazzale antistante il Monastero una porta sul fianco sinistro del complesso permette di accedere ad un altro chiostro dove si trova la chiesa dedicata ai Santi Donato e Ilariano, chiesa più volte ricostruita nel corso del tempo e oggi visibile dopo l’ultimo intervento del XVIII secolo. Anch’essa presenta un interno in stile barocco e conserva delle magnifiche tavole del grande pittore architetto Giorgio Vasari , la Natività, la Deposizone dalla Croce e una Madonna con bambino
Una volta tornati nel piazzale, si può concludere la visita seguendo la strada che costeggia il complesso per raggiungere la “farmacia” dei padri camaldolesi con i noti prodotti derivati dalle antiche ricette dei monaci.