056 Abbazia San Felice di Giano
ABBAZIA SAN FELICE
CENNI STORICI ABBAZIA SAN FELICE
L'Abbazia di San Felice di Giano affonda le sue radici nel lontano 950 d.C., quando fu fondata come monastero benedettino. Dedicata a San Felice, martire cristiano, questa abbazia ha giocato un ruolo fondamentale nella vita religiosa e culturale dell'Umbria medievale.
Nei suoi primi secoli di vita, l'abbazia non era semplicemente un luogo di preghiera, ma un vero e proprio centro di attività. I monaci benedettini che la abitavano non si dedicavano solo alla vita contemplativa, ma erano attivamente impegnati in attività agricole, amministrative e culturali. L'abbazia divenne rapidamente un punto di riferimento per la comunità circostante, offrendo non solo assistenza spirituale, ma anche conoscenza e supporto materiale.
Durante il Medioevo, l'importanza dell'Abbazia di San Felice crebbe notevolmente. Divenne un centro rinomato di spiritualità e studio, attirando pellegrini e studiosi da tutta Europa. La sua biblioteca, oggi purtroppo perduta, era probabilmente una delle più ricche della regione, custodendo preziosi manoscritti e opere di grande valore culturale.


Come molte istituzioni religiose, anche l'Abbazia di San Felice ha conosciuto periodi di declino. Il colpo più duro arrivò nel XIX secolo con la soppressione degli ordini religiosi, che portò all'abbandono del complesso monastico. Per decenni, l'abbazia rimase in uno stato di abbandono, rischiando di scomparire nel dimenticatoio della storia.
Fortunatamente, negli ultimi decenni, grazie a un rinnovato interesse per il patrimonio storico e artistico della regione, l'Abbazia di San Felice è stata oggetto di importanti progetti di restauro e valorizzazione. Questi interventi hanno permesso di riportare alla luce la bellezza e l'importanza storica di questo luogo, rendendolo nuovamente accessibile al pubblico e riaffermando il suo ruolo come uno dei principali punti di interesse culturale e spirituale dell'Umbria.
ESTERNI ABBAZIA SAN FELICE


INTERNO ABBAZIA SAN FELICE
Varcando la soglia dell'Abbazia di San Felice di Giano, si entra in un mondo dove la spiritualità si manifesta attraverso l'architettura, la semplicità e l'arte. La chiesa si presenta con una struttura a tre ampie e alte navate tipiche dell’architettura romanica che, convergono verso il presbiterio e l'altare maggiore che si trova su un piano rialzato creando così un naturale percorso visivo. Tutto è in pietra a vista comprese le colonne portanti gli archi che dividono le navate. Le pareti sono prive di decorazioni eccessive, e contribuiscono a creare un'atmosfera di austera bellezza, invitando al raccoglimento e alla riflessione.


Guardando verso l'alto, si nota la volta a botte della navata centrale mentre le navate laterali presentano volte a crociera, architettura che si è sovrapposta nel tempo alla struttura romanica originale.
Sulle pareti laterali sono presenti solo alcune tracce di affreschi tra cui il più grande che rappresenta un Cristo crocifisso circondato da due Santi (probabilmente uno e San Felice). Nonostante i secoli trascorsi questa opera conserva una sorprendente vivacità nei colori e una ricchezza di dettagli che testimoniano l'abilità degli artisti medievali.


Sull'altare maggiore, l'elemento che cattura immediatamente l'attenzione è un crocifisso ligneo di epoca medievale. Quest'opera, nella sua semplicità, emana una notevole potenza espressiva.
Sotto l’altare maggiore si trova l’ampia cripta sorretta da esili colonne con capitelli lavorati. Il recupero ha mantenuto una certa armonia nelle volte che vedono la pietra a vista degli archi affiancare le volte a crociera intonacate in colore ocra. Semplice e lineare l’altare in pietra in cui è conservata l'arca con le reliquie di San Felice.


CHIOSTRO ABBAZIA SAN FELICE
Il chiostro dell'Abbazia di San Felice di Giano rappresenta il cuore pulsante dell'antico complesso monastico. Questo spazio, di forma rettangolare, è molto più di un semplice cortile interno: è un luogo di pace e contemplazione.
Il chiostro è circondato da un elegante porticato con volte a crociera sostenuto da colonne in pietra.
Il giardino al centro del chiostro è una piccola oasi di verde, in passato, questo spazio aveva anche una funzione pratica, qui i monaci coltivavano erbe medicinali e piante aromatiche.


Ciò che rende interessante il chiostro dell'Abbazia di San Felice sono i suoi affreschi. Le pareti del porticato sono infatti adornate da una serie di dipinti murali che risalgono principalmente al XIV e XV secolo. Questi affreschi hanno subito recenti interventi di recupero che li hanno riportati alla bellezza e fascino originale.
I temi rappresentati negli affreschi sono molteplici e riflettono la ricchezza della spiritualità medievale. Vi sono scene tratte dalla vita di Cristo, rappresentazioni di santi particolarmente venerati nell'ordine benedettino e episodi della vita monastica. Ogni affresco è come una finestra sul passato, che ci permette di comprendere non solo la fede, ma anche la vita quotidiana dei monaci che abitavano l'abbazia.
Camminando lungo il porticato e osservando questi affreschi, si ha la sensazione di compiere un viaggio nel tempo. Ogni immagine racconta una storia, ogni scena dipinta è un tassello che compone il mosaico della storia millenaria dell'Abbazia di San Felice di Giano.