Curiosità e tradizioni del Kazakistan
CURIOSITA' DEL KAZAKISTAN
CURIOSITY

SACRALITA' DELL'OSPITALITA'


Nel Kazakistan, l'ospitalità non è una semplice cortesia ma un vero e proprio dovere sacro, profondamente radicato nella cultura nomade del paese. Secondo la tradizione kazaka, un ospite è considerato "inviato da Dio" e deve essere accolto con il massimo rispetto. La cerimonia dell'ospitalità prevede rituali specifici: l'ospite viene fatto accomodare nel posto d'onore della casa, gli viene offerto il kumis (latte di cavalla fermentato) o il tè con latte e sale, seguito da una ricca varietà di cibi. Durante i pasti, il padrone di casa offre all'ospite i pezzi migliori della carne, spesso con significati simbolici. Rifiutare l'ospitalità è considerato un grave affronto, così come partire senza aver consumato almeno qualcosa.

FESTA DEL KURBAN AIT


Il Kurban Ait (o Eid al-Adha) è una delle celebrazioni religiose più importanti in Kazakistan, paese a maggioranza musulmana. Questa festa commemora la disponibilità di Ibrahim (Abramo) a sacrificare suo figlio come atto di obbedienza a Dio. La celebrazione inizia con la preghiera del mattino nelle moschee, seguita dal rituale del sacrificio di un animale (solitamente una pecora, capra o mucca). La carne viene divisa in tre parti: una per la famiglia, una per parenti e amici, e una per i bisognosi, simboleggiando generosità e condivisione. Durante i tre giorni di festa, le famiglie kazake indossano abiti tradizionali, visitano parenti e amici, offrendo dolci e regali. È tradizione preparare piatti speciali come il besbarmak (piatto nazionale kasako) e il baursak (pane fritto). Kurban Ait è anche un momento per chiedere perdono, risolvere conflitti e rafforzare i legami comunitari. In tutto il paese si organizzano eventi culturali che uniscono elementi della tradizione islamica con usanze kazake.

LA LEGGENDA DI KORKYT ATA


Una delle leggende più affascinanti del Kazakistan riguarda Korkyt Ata, un mistico e compositore vissuto nel IX secolo che cercò di sfuggire alla morte. Secondo la leggenda, Korkyt ebbe una visione in cui gli veniva rivelato che sarebbe morto presto. Rifiutandosi di accettare il suo destino, viaggiò ai quattro angoli della terra alla ricerca dell'immortalità, ma ovunque andasse trovava solo persone intente a scavare tombe. Disperato, tornò nelle steppe kazake lungo il fiume Syr Darya, dove intagliò il primo kobyz (strumento musicale simile a un violino) dal legno di un albero sacro. Seduto su un tappeto magico che galleggiava sull'acqua, suonò il suo strumento giorno e notte, creando melodie così belle che la morte non osò avvicinarsi. Korkyt visse così molti anni, finché un giorno, vinto dalla stanchezza, si addormentò e un serpente velenoso lo morse. Oggi, il mausoleo di Korkyt Ata nel Kazakistan meridionale è un importante luogo di pellegrinaggio.

AISHA BIBI e BABAJI KHATUN


La leggenda di Aisha Bibi e Babaji Khatun è una delle storie d'amore più celebri del folklore kazako. Secondo la tradizione, nel XII secolo, la bellissima Aisha Bibi si innamorò del guerriero Karakhan contro la volontà del padre. Determinata a sposare il suo amato, Aisha fuggì di casa accompagnata dalla fedele serva Babaji Khatun. Durante il viaggio verso il palazzo di Karakhan, mentre si riposava presso un fiume, Aisha fu morsa da un serpente velenoso nascosto tra i fiori. Sentendo avvicinarsi la morte, chiese a Babaji di riferire a Karakhan il suo amore eterno.
Il guerriero, devastato dalla notizia, fece costruire un magnifico mausoleo in onore dell'amata. Babaji Khatun, per fedeltà, rimase a vegliare sulla tomba dell'amica fino alla morte. Oggi, i mausolei di Aisha Bibi e Babaji Khatun, situati vicino alla città di Taraz, sono importanti monumenti architettonici e meta di pellegrinaggio per le coppie che cercano benedizioni per il loro amore.
TRADITIONS

L'AQUILA DORATA


Il Berkutchi, l'antica arte della caccia con l'aquila reale, rappresenta una delle tradizioni più spettacolari del Kazakistan. Questa pratica millenaria, inserita nel patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO, vede cacciatori esperti (berkutchi) addestrare aquile dorate per catturare prede nelle vaste steppe. Il rapporto tra cacciatore e rapace è unico: l'addestramento inizia quando l'aquila è giovane e dura anni, creando un legame quasi simbiotico.
Durante l'inverno, quando il manto degli animali è più folto, i berkutchi portano le loro aquile in montagna per cacciare volpi e lupi. L'aquila, con un'apertura alare che può raggiungere i 2,5 metri, viene portata sul braccio protetto da un pesante guanto di cuoio. Ogni anno in ottobre, nella regione dell'Almaty, si tiene il Festival dell'Aquila Dorata, dove i berkutchi mostrano le loro abilità in competizioni che attirano visitatori da tutto il mondo.

LAVORAZIONE DEL FELTRO



IL MATRIMONIO KAZAKO



LA FESTA DEL NAURYZ



L'ARTE DEGLI AITYSH

