Racconto del viaggio in Kazakistan

KAZAKISTAN

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RACCONTO DEL VIAGGIO
RACCONTO DEL VIAGGIO IN KAZAKISTAN 


In questa pagina viene raccontata l'esperienza di viaggio in Kazakistan di Roberto. Di seguito troverai gli argomenti e gli approfondimenti sulle varie aree e/o località visitate :


Moschee sotterranee - la tradizione di un popolo

Deserto del Mangystau - Tour



MOSCHEE SOTTERRANEE


In tutti i tour del Magystau, le agenzie inseriscono anche delle visite ad alcune delle tante moschee sotterranee e antiche necropoli rupestri, che fanno parte della storia e della cultura del luogo. Le moschee sotterranee, appellativo dato solo alla fine del secolo scorso, sono luoghi di culto che in questa regione trovano la maggiore concentrazione rispetto a tutto il Kazakistan. Questa è un terra di 360 santi tutti discepoli di Khoja Ahmed Yassaui, fondatore del ramo turco del sufismo. Molti di questi luoghi sono affiancati da necropoli rupestri perché i kazaki preferiscono seppellire i morti vicino ai santi. Nella cultura kazaka le moschee pendono il nome di un Santo o persona di alta spiritualità (un eremita) a cui spesso viene aggiunto il suffisso “Ata” che significa “nonno”.

Queste persone, vissute nei secoli scorsi (alcuni siti risalgono al X secolo), non hanno vissuto in modo sempre isolato ma partecipavano, in parte, alla vita del popolo insegnato ai bambini, curando i malati e aiutando i bisognosi tanto che il popolo li riconosceva come santi guaritori, predicatori, ma anche come un eroi e guerrieri nel momento del bisogno.

Benché il termine “moschee” richiami l’idea di un grande edificio, queste sono di piccole dimensioni in alcuni casi una o due stanzette scavate nella roccia in zone quasi sempre isolate. Tutte hanno un “guardiano”, persona devota che dedica la sua vita al mantenimento e al decoro della moschea.
 


>>>  Galleria fotografica delle Moschee Sotterranee visitate.

COSA VEDERE NEL 
DESERTO DEL MANGYSTAU

PRIMO GIORNO DEL TOUR

In genere tutti i tour nel deserto del Mangystau iniziano dalla città di Aktau che si trova sul Mar Caspio, luogo dove è presente un aeroporto internazionale, quindi porta d’entrata e d’uscita del Mangystau. La città non offre spunti interessanti, l’architettura sovietica è ancora molto presente ma non mancano zone moderne con uno stile più occidentale grazie allo sviluppo economico basato sui tanti campi petroliferi presenti in zona.


Dopo un primo momento necessario per organizzarsi e confrontarsi con la guida locale e con gli autisti, si parte per la prima destinazione, il cratere di Zhygylgan (“Terra Caduta” in kazako). Zhygylgan è un enorme baratro formatosi in seguito ai processi di frane ed erosioni nei pressi del Mar Caspio. Una escursione in questo paesaggio lunare tra grandi e piccoli massi che sembrano caduti dal cielo permette di raggiungere una sorgente che alimenta un singolare laghetto avente la forma di un cuore.

Il tour riprende e si vista la prima moschea sotterranea di Sultan Epe patrono dei marinai, moschea composta da alcune stanzette e bassi corridoi.


Dopo la visita si prosegue fino a giungere a Kapam Sai Canyon una lunga e profonda fessura nel terreno alta circa 70mt che si estende per chilometri. E’ sera e qui viene organizzato il campo vicino ad una grotta dove è presente una mini oasi nascosta e protetta da una grotta. La notte veniamo colpiti da una tempesta di vento che dietro si portava della sabbia, una esperienza che mi mancava. Il rumore cupo del vento che si incanalava nella gola non lo dimenticherò così come la sabbia che si è infilata dentro la tenda ……

SECONDO GIORNO DEL TOUR

Il giorno successivo vista alla moschea sotterranea Shakpak-Ata del X secolo dove, sembra, vivesse uno straordinario guaritore con la barba grigia.

Il tour prosegue verso la Torysh Valley, una incredibile valle, chiamata anche “valle delle sfere”, disseminata di rocce a forma di sfera con dimensioni che vanno da pochi centimetri a 3-4 metri.

Tutte queste rocce presentano una superficie esterna con ampie fessure. Alcune sono nettamente fratturate, rotte e aperte in due o tre pezzi mettendo così in luce il loro interno che appare molto friabile quasi sabbioso e dove spesso si notano tracce di conchiglie marine (qui un tempo c’era il mare). Queste pietre sono presenti in pochi altri luoghi del pianeta e sono il frutto del fenomeno chiamato “concrezione”, comunque spettacolare il contesto specie se viste dall’alto con il drone (vedi le foto e/o il video).


Dopo la visita, proseguiamo fino a giungere nella località chiamata Sherkala ovvero “Leone nella Roccia”, uno straordinario sperone calcareo alto più di 300 mt che si erge misteriosamente dall’altopiano desertico. Percorrendo il suo perimetro, si nota che l’erosione ha lavorato solo su un lato creando profonde spaccature e irti pinnacoli. Probabile che la ragione sia la diversa natura della roccia che in effetti appare abbastanza friabile sul lato più frastagliato cosa che emerge nelle foto dal drone che evidenzia strati di colore chiaro sulla cresta (pare calcare) come se ci fosse della neve.

Suggestivo il campo tendato sotto queste guglie specie al tramonto.

TERZO GIORNO DEL TOUR

Si inizia con la visita alla Valle Airakty o Valle dei Castelli, dove suggestive torri di rocce colorate ricordano i profili dei nostri castelli medievali. Dopo questa breve escursione, si riprende con destinazione Tuzbair. Questa è una incredibile valle che comprende un lago salato circondato da frastagliate scogliere bianche in gran parte di gesso, lavorate dall’erosione come se la natura si fosse divertita a creare bellissimi e intricati “disegni”, uno spettacolo.

Prima di tutto una veduta mozzafiato dell’altipiano in cui si apprezza la vastità del lago salato che si spinge oltre l'orizzonte. L’acqua è scomparsa, una volta qui c’era il mare, ed è rimasto il sale che riflette i raggi del sole assumendo le sembianze di una distesa innevata.

Ci si rimette in marcia con i fuoristrada e si scende per raggiungere il lago dove verrà allestito il campo per la notte. Al tramonto una bella camminata in cui tutta questa valle assume un fascino particolare, camminare sul sale, osservare le particolari forme assunte dal sale, ammirare questo paesaggio che si perde all’orizzonte circondati da un silenzio assoluto.

QUARTO GIORNO DEL TOUR

Oggi si inizia con la visita ad una delle più importanti moschee sotterranee del Magystau, Beket Ata Qui è sepolto il maestro Beket, chiaroveggente, guaritore e insegnante. Scavata quasi sulla cima di una alta e spettacolare scogliera, è raggiungibile dopo una camminata di 30 minuti circa lungo un percorso panoramico lastricato e protetto. Anche qui poche stanze, distese di tappeti e molta devozione.


Si riprende il viaggio verso la valle più bella di questo tour ; Bozhira Valley. Si tratta di una valle costellata da bianche formazioni calcaree. Giungiamo nel pomeriggio quando il sole è prossimo al tramonto, raggiungiamo un punto panoramico su un altopiano che permette di ammirare un gruppo di rocce frastagliate disposte lungo una linea quasi retta, rocce dal colore rossastro  circondate da un ghiaino chiaro, immerse in una piatta e ampissima valle.  L'impressione è quella che emergano prepotenti dal terreno con il loro profilo che assomiglia ad una serie di “aguzzi denti”.
Il tramonto rende questa scena eccezionale tanto da non voler abbandonare la posizione per aiutare ad allestire il campo.


QUINTO GIORNO DEL TOUR

Ci si alza all’alba perché la luce del sole all'orizzonte dona altre stupende inquadrature e giochi di luce sulla valle di Bozhira.

Dopo molte foto, ci spostiamo per raggiungere un altro punto panoramico sulla valle altrettanto suggestivo. Lasciati i fuoristrada e dopo una breve passeggiata, si raggiunge uno stretto sperone roccioso che termina in modo netto a strapiombo sulla valle.

Difronte due cime di roccia rossastra che emergono da un grande ghiaione di gesso bianco. Sono definite come “zanne” perché assomigliano ad aguzzi denti di un gigante. Tutto intorno una serie di enormi rocce di forma rotonda simili a dei panettoni con alla base grandi ghiaioni bianchi. Anche queste sembrano emergere con forza dal terreno piatto, uno spettacolo. Le tante fotoriprese video dal drone danno solo un'idea della bellezza di questo luogo mentre si apprezza quanto è piccolo l'uomo nei confronti della natura.

Qui si trascorre diverso tempo perché è difficile staccare lo sguardo da questo scenario. Ma viene l'ora di ripartire con i fuoristrada e scendere sul piano desertico per ammirare quanto visto in precedenza ma dal basso, una prospettiva diversa ma la stessa sensazione e ammirazione.


Nel pomeriggio si riparte per Kyzylkup, luogo soprannominato come “Mangystau Tiramisù”. Si tratta di una serie di colline formate da sedimenti marini colorati, emersi dal fondo dell’oceano d’un tempo. L’erosione ha messo in evidenza i diversi strati di cui sono composte.
I colori spaziano da rosso, al bianco, al grigio, all’azzurro tanto da ricordare il famoso dolce tiramisù italiano.

Giunti al tramonto, prima di allestire il campo base ai piedi di queste colline, una escursione per salire sulle creste ed osservare questa particolarità della natura. La strette gole sono in parte percorribili, l'acqua ha scavato nel tempo una specie di percorso molto suggestivo.

SESTO GIORNO DEL TOUR

La mattina altra escursione sulle cime delle colline per ammirare, con gli opportuni contrasti di luce, questi incredibili colori dalle delicate sfumature. Anche in questo caso le foto e le riprese video dal drone danno un migliore idea di questa particolarità del Mangystau.

Si parte per l’ultima escursione del tour, la visita alla moschea sotterranea Shopan Ata, altra moschea risalente almeno al X secolo molto importante per questa regione del Kazakistan, meta di molti fedeli. Prima di giungere alla moschea, si costeggia un vasta necropoli che conta ben 4000 sepolture di kazaki e turkmeni con tombe di diverse taglia e natura, sicuramente in base alle possibilità della famiglia del defunto. All’ingresso della moschea è necessario fare la fila per entrare, la moschea è piccola come sempre e i fedeli e i turisti sono molti.


Con quest’ultima visita si conclude questo splendido tour alla scoperta di un deserto dalle forme e dai colori indimenticabili, una esperienza che consiglio vivamente a tutti coloro che amano immergersi nella natura per esserne profondamente coinvolti.



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