Racconto del viaggio in Marocco
MAROCCO
TRAVEL
In questa pagina viene raccontata l'esperienza di viaggio in Marocco di Roberto. Di seguito troverai gli argomenti e gli approfondimenti sulle varie aree e/o località visitate :
INTRODUZIONE
COSA VEDERE A CASABLANCA
LA CAPITALE ECONOMICA
Casablanca è la città più grande del regno, centro industriale, economico e commerciale di rilevante importanza non solo per il Marocco ma anche per buona parte dell’Africa occidentale. Tutto questo è ben evidente al turista, basta girare un po’ per osservare palazzi moderni, architetture occidentali, grandi e ampie strade, negozi di ottimo livello, automobili di lusso tanto da dare l’impressione di trovarsi in una moderna città europea.
Casablanca è non possiede monumenti di rilievo, non è mai stata capitale del regno, non ha un centro storico o una classica medina araba. L’unico edificio di rilievo è la Moschea di Hassan II. Si tratta di una costruzione davvero imponente, realizzata in riva al mare e voluta fortemente voluta dall’omonimo sovrano e realizzata tra il 1987 e il 1993 senza badare a spese.
La sua imponenza associata alle ricche finiture sia esterne che interne, affascinano e colpiscono sia il fedele che il turista. Ogni particolare è curato dagli edifici esterni che circondano la moschea, alle grandissime porte d’accesso ricche di figure e disegni in stile arabesco.
L’interno è davvero affascinante, colpisce la dimensione della sala centrale, i marmi del pavimento le finiture delle colonne, i grandi lampadari (sembra siano di Murano), i soppalchi e le volte, il tutto dipinto con colori tenui che vanno dall’ocra al pastello.
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COSA VEDERE A RABAT
LA CAPITALE DELLO STATO
Da Casablanca a Rabat capitale politica e amministrativa del Marocco. Si inizia con la visita al Palazzo Reale, che si può osservare solo dall’esterno e senza avvicinarsi troppo per non irritare le guardie che stazionano e presidiano i vari ingressi compreso quello principale. Grande e molto curato è il giardino antistante al Palazzo, un vero cuore verde in una città così grande.
Subito dopo trasferimento al mausoleo di Mohammed V padre e liberatore del regno, sultano molto venerato dai marocchini. Il mausoleo, con la sua tomba, ha una architettura molto raffinata sempre nello stile ispano-moresco che caratterizza molti edifici di questo stato. Si tratta di una costruzione recente completata nel 1971 e commissionata dal figlio del Mohammed V, Re Hassan II.
L’edificio svolge una duplice funzione: rappresenta sia un luogo di sepoltura che di moschea, uno dei pochi luoghi di culto aperti anche ai non musulmani in tutta Rabat.
Nella stessa area si può ammirare una moschea incompiuta che Hassan II voleva fosse eretta in onore della città. I lavori si sono fermati alla sua morte ed ora rimane una torre (il minareto) a metà altezza rispetto a quanto previsto è 360 colonne che dovevano sostenere la moschea.
Immancabile la visita alla casba degli Oudaya di Rabat, opera meritevole, cittadina fortificata posta su uno sperone roccioso e restaurata di recente. E’ costituita da una serie di vicoli e vicoletti dove le case sono dipinte di blu fino ad una certa altezza (circa 2-3 metri) per poi tornare del classico colore bianco nella parte più alta.
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COSA VEDERE A MEKNES
LA VERSAILLES DEL MAROCCO
Meknes è la nostra terza tappa, città capitale del regno per soli 55 anni, tanto ha vissuto il sultano alaouita Moulay Ismail. L’Unesco l’ha inserita tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità, ed è conosciuta come la città dei cento minareti. E’ una città fortificata la quale conserva ancora una bella e solida cinta muraria. La visita ci porta ad ammirare alcune porte d’ingresso molto suggestive e curate tra cui la famosa porta Bab Mansour nella parte sudorientale di piazza el Hedim, vicino alla residenza del sultano fulcro del complesso della Città Imperiale.
Altro importante monumento della città è il Mausoleo di Moulay Ismail che si trova nella Medina, ultima dimora di uno dei sultani più famosi del Marocco visitabile anche dai non musulmani. Questa è l‘ultima dimora del sultano ricordato per aver scacciato gli spagnoli e gli inglesi dal Marocco e unito il Paese . L’interno è costituito da una serie di eleganti corti, camere decorate con piastrelle zellij e stucchi elaborati tra i migliori esempi dell’artigianato marocchino.
Altro luogo particolare è il granaio voluto sempre dal Moulay Ismail, costituito da immensi silos coperti da soffitti a volta e posti all’interno di una grandiosa costruzione sotterranea.
Nel trasferimento verso Fes è prevista la visita al sito archeologico di Volubilis posto su una collina che domina una ampia vallata. I resti di questa città romana sono la più grande testimonianza di architettura antica oggi presente in Marocco. La città è dotata di tutti i tipici edifici che i romani introducevano nelle loro provincie, mura, foro, campidoglio, basilica del tribunale, ecc.
Purtroppo il sito manifesta una certa incuria e i resti più pregevoli come i mosaici sono lasciati al degrado delle intemperie.
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COSA VEDERE A FES
LA PIU' ANTICA CITTA' IMPERIALE
Fes è considerata dai marocchini città nobilissima, tra le più prestigiose del mondo musulmano. E’ la più antica città imperiale, centro culturale e religioso del Marocco.
Il monumento più famoso è il Palazzo Reale che non è visitabile, è visibile solamente la sua porta principale. Ammirevole e armoniosa, quest’opera ti costringe ad avvicinarti per apprezzare le finiture dei suoi decori, i suoi disegni geometrici, le sue maioliche, gli arabeschi e le porte rifinite in ottone.
La visita della più grande medina del mondo arabo è affascinante, il trambusto, la confusione, la vita che ferve, gli ambulanti in mezzo ai vicoli, i carretti, gli animali, gli artigiani e tanto altro ti travolgono.
Fes ha una medina divisa in quartieri identificati dagli artigiani che vi operano tra cui i famosi tintori spesso raffigurati nelle fotografie. Entrando in una conceria, che vende i suoi prodotti anche ai turisti, si possono ammirare le complesse e articolate fasi di lavorazione delle pelli, operazioni condotte ancora a mano all’interno di vasche con la soda e i coloranti, lavoro duro e faticoso con rischi per la salute.
Si prosegue visitando due Madrasa (scuole religiose) non più utilizzate dai religiosi e aperte alle visite. Gli interni si distinguono per le pregevoli realizzazioni con finiture in legno lavorato e arabeschi però sempre molto simili tra loro, un cortile centrale circondato dalle celle dei religiosi poste al primo piano.
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COSA VEDERE A MARRAKECH
FASCINO ARABO
L’ultima tappa del tour è dedicata alla città di Marrakech, la più imprevedibile, vivace e affascinante città del Marocco.
La parte culturale della visita inizia con le tombe dei sultani sadiani molto venerati dai marocchini per poi proseguire con la bahia, un esempio di fine architettura abitativa realizzata dal visir Ba Ahmed con ampi cortili e stanze riccamente decorate, per poi finire alla moschea della Kutubbiyya con il suo famoso minareto che domina la piazza Jemaa el Fna presente in tutte le foto e le cartoline del Marocco.
Jemaa el Fna, un piazza unica nel suo genere, di giorno è occupata da ambulanti di ogni tipo, incantatori di serpenti, addestratori di scimmie, cavadenti, giocolieri, portatori d’acqua, tatuaggi, ecc. ma all’imbrunire il suo volto si trasforma. In pochissimo tempo viene occupata da venditori di frutta secca, chioschi sulle ruote che offrono lumache cotte, cucine volanti per la preparazione di piatti tipici, tavolini per mangiare e quant’altro. La vita in questa città si conclude a notte fonda grazie anche alla presenza di tanti locali notturni, taverne e ristoranti.
Il souk è un altro elemento di forte attrazione turistica, molto grande (il secondo per estensione dopo quello di Fes) è formato da un intreccio continuo di vicoli e vicoletti in cui si trova veramente di tutto e in cui è facile perdersi ....... Osservandolo attentamente, si scopre che la parte più vicina alla piazza grande è occupata da venditori solo per i turisti mentre nella parte più interna e lontana dal centro cittadino si può trovare il vero souk, la parte più genuina del mercato.
Marrakech, da tempo, sta avendo una forte espansione in una zona non lontana dal centro storico. La zona nuova è costruita secondo una architettura araba ma con criteri moderni, molto curata e pulita, con ampie strade e viali alberati. Qui si trovano grandi alberghi, teatri, centri congressi ed altre importanti istituzioni, segno della volontà di questa città di occupare una posizione importante a livello internazionale.
Prima di rientrare in Italia, rimane però il tempo per una breve escursione in una valle vicina a Marrakech , in cui si ritrova una forte presenza berbera, la valle di Ourika. La valle si insinua nei monti dell’Alto Atlante e la strada raggiungere una zona ad una certa altezza (quasi 1000mt) dove il panorama assomiglia molto a quello delle Prealpi.
Qui si trovano alcuni villaggi berberi che manifestano quanto questo popolo vive in una condizione di semplicità ma anche di povertà. Una condizione molto dignitosa frutto di una cultura antica che tende a conservare tradizioni e modelli di vita del passato e poco vuole a che fare con la modernità.
Un veloce te con erbe locali, come da tradizione berbera, e una veloce visita ad alcuni villaggi rappresentano gli ultimi scampoli di vista del Marocco prima del rientro in città che conclude il tour.
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