Curiosità e tradizioni a Raja Ampat
RAJA AMPAT
CURIOSITA' DELLA WEST PAPUA
CURIOSITY
CENDERAWASIH, UCCELLO DEL PARADISO
E’ il nome indonesiano di una delle specie di uccelli endemici della Papua e delle altre aree circostanti meglio conosciuto come uccello del paradiso. Il nome di questo uccello è significativo, la combinazione di splendidi colori come blu, rosso, verde, giallo e persino l'oro della piuma sembra davvero paradisiaca.
La sua scoperta si deve ad un esploratore italiano tale Antonio Pigafetta che nel 1522 lo portò in Europa al re di Spagna. Esistono numerosi tipi di Cenderawasih classificati in base alle forme e ai colori, tutti esempi di una natura capace di creare varianti e specie spettacolari.
Tuttavia, ci sono due tipi principali in generale; sono Cenderawasih blu e rosso. Blue Cenderawasih è noto anche come Paradisaea rudolphi in cui la dimensione è media raggiunge i 30 cm.
Poter ammirare questi uccelli non è facile, bisogna conoscere bene le zone dove essi vivono, tipicamente nelle fitte foreste in cui si nascondono bene. Si possono osservare quasi solo all’alba quando i maschi cantano per attrarre le femmine permettendo così di individuarli più facilmente. Sfortunatamente, Cenderawasih è incluso nell'elenco degli animali quasi estinti in Indonesia a causa della deforestazione per la produzione di terreni agricoli.
LA LEGGENDA DI RAJA AMPAT
Anche questo angolo di paradiso ha la sua leggenda che cerca in qualche modo di spiegare la nascita delle 4 isole principali dell’arcipelago.
La tradizione vuole che in un tempo lontano una donna trovò 7 uova di drago che portò nella propria dimora. A distanza di mesi, 5 di queste uova si sarebbero schiuse dando alla luce 4 draghi maschi e una sola femmina, tutti vestiti con abiti regali. I maschi divennero i re delle attuali isole dell’arcipelago Misool, Salawati, Batanta e Waigeo, mentre la femmina raggiunse l’isola di Numfor trasportata su una conchiglia a forma di barca.
Una delle uova rimanenti si trasformò in un fantasma quindi svanendo, mentre l’ultimo non si schiuse mai.
E ancora oggi esiste una casa che gli abitanti del luogo dicono essere quella della donna cui, in un lontano passato, spettò il compito di custodire le uova regali…
TRADITIONS
FESTIVAL TRIBALE DI BALIEM
Questo Festival è un’occasione per le diverse etnie che abitano gli altopiani di centrali della West Papua per incontrarsi e celebrare la loro festa annuale.
Le etnie che si ritrovano sono i Dani (famosi aborigeni degli altipiani), i Lani e gli Yali (una delle tribù pigmee che vivono sui monti e raramente superano l’altezza di 1,50 cm). Situata nel mezzo delle montagne omonime, Baliem è un’impressionante valle verde che è stata a lungo nascosta e isolata.
In occasione del Festival, varie tribù che vivono intorno alla zona inviano gruppi per rappresentare le loro tradizioni, danze e culture dando ai visitatori l’occasione perfetta per sperimentare la ricchezza delle culture tribali della Papua. Il momento culminante del Festival sono le finte battaglie tribali che si tengono per mantenere l’agilità e la preparazione fisica degli uomini per la difesa dei loro villaggi.
Per preparare queste battaglie, gli organizzatori preparano un’ampia arena all’aperto dove si esibiscono fino a 1000 tra guerrieri e danzatori. Tutti i partecipanti delle differenti tribù, sono vestiti con costumi tipici e mettono in scena una guerra tribale con lance e frecce. Il tutto è accompagnato dalla musica tradizionale papuana eseguita con il Pikon, uno strumento musicale fatto con la corteccia del legno che produce dei suoni soffiandoci dentro. Questi suoni producono una musica dall’effetto calmante e riuscire a suonare tale strumento richiede delle abilità particolari.
Oltre alle battaglie simulate molti si cimentano nella cottura del maiale e delle verdure sottoterra permettendo così di capire in modo più approfondito la cultura delle singole etnie che abitano queste zone.
LA DANZA WUTUKALA
Il principale sostentamento di queste popolazioni è la pesca che da tempi memorabili viene praticata utilizzando delle lance, pratica difficile, impegnativa e dai risultati incerti. La tribù di Moy, ha da tempo adottato un’altra modalità di pesca basata sulla polvere di radice di tuba, pianta che cresce in abbondanza in queste terre. La polvere di radice di tuba è una tossina delicata che provoca delle vertigini ai pesci rendendo più facile la cattura.
Ebbene questa danza è propiziatoria di questo metodo di pesca, essa è eseguita da ballerini maschi e femmine che formano da 5 a 6 coppie. I ballerini indossano abiti come gonne fatte di radici e foglie che sono poste sulla vita e un copricapo in pelliccia di Cenderawasih (uccello del paradiso). Diversi i dipinti etnici in bianco e nero sui corpi dei ballerini. Anche le ballerine indossano gli stessi abiti degli uomini adattati alla forma del corpo delle donne.
Gli uomini impugnano delle lance mentre le donne indossano il Noken per il trasporto del pesce (una borsa annodata o tessuta che viene appesa alla testa). Questa danza non è solo accompagnata da strumenti musicali ma da canzoni tradizionali che descrivono la gratitudine e la gioia di tutta la comunità.