Racconto viaggio a Corfù

C O R F U'

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RACCONTO DEL VIAGGIO


TRAVEL

RACCONTO DEL VIAGGIO A CORFU' 
Considerando l’estensione dell’isola di Fuerteventura e le sue bellezze naturali e selvagge sia lungo le sue coste che nell’interno, diventa inevitabile organizzarsi per effettuare delle escursioni anche se il soggiorno avviene in un hotel (come nel mio caso) o in un villaggio turistico o in un appartamento. Ritengo che il modo migliore per visitare l’isola sia quello di noleggiare un’auto meglio se un fuoristrada soluzione più costosa ma questo verrà ripagato quando si raggiungeranno i punti più suggestivi e isolati dell’isola.


QUALI SONO LE PIU' BELLE 
SPIAGGE DA VEDERE

Le spiagge di Corfù sono inevitabilmente la principale attrazione turistica dell’isola che ogni anno porta milioni di turisti da tutta Europa. La costa dell’isola è abbastanza frastagliata e riflette l’interno prevalentemente montuoso. Questo porta ad avere spiagge di dimensioni relativamente contenute e spiagge di dimensioni davvero contenute inserite spesso in baie protette. Questa varietà è un valore per l’isola perché in grado di accontentare un po’ tutti i gusti. Ci sono spiagge alla moda molto frequentate da giovani che amano la presenza di comodi stabilimenti balneari, giochi d’acqua e vita notturna. In contrapposizione troviamo piccole spiagge inserite in contesti magnifici naturali, molto tranquille e ben servite.



SPIAGGE COSTA NORD


La costa nord la si può identificare partendo dall'estremo ovest dove troviamo Cape Drastis estrema punta ad ovest di Corfù. Benché Cape Drastis non abbia una vera spiaggia, l'aspetto naturalistico rappresenta un elemento di notevole bellezza grazie alla presenza di alte e interminabili falesie ; va visto assolutamente. Spostandoci verso est, si raggiunge la zona turistica di Sidari, zona molto sviluppata e frequentata. Nelle vicinanze il famoso Canal d’Amour, una particolare formazione rocciosa della costa che rientra verso l’entroterra creando un canale che porta ad una piccola spiaggia sempre troppo frequentata ….. Canal d’Amour è visitato da molti turisti anche la sera nel momento del tramonto dove il sole scende sul mare creando una certa suggestione.
Sidari ha una ampia spiaggia attrezzata adatta alle famiglie con bambini. La spiaggia è molto frequentata, ha un fondo di sabbia tendente allo scuro e il mare non è così entusiasmante però è ricca di vita e di attrazioni.

Proseguendo ancora verso est lungo la strada costiera, si trovano diverse piccole spiagge  alcune delle quali poco interessanti come Astrakeri, mentre altre sono più belle e attrezzate come Roda Beach in cui è presente quello che un tempo era un villaggio di pescatori, oggi trasformato in paesino turistico. La spiaggia è di sabbia tendenzialmente scura, abbastanza lunga e attrezzata però segnata dalla posidonia. Arachavi è la successiva spiaggia, lunga, quasi una eccezione a Corfù. Arachavi è una località molto sviluppata turisticamente parlando ma non trovo che qui il mare sia attraente, la spiaggia è molto corta e spesso occupata da strutture come bar o ristorantini, aspetto però gradito a molti turisti del nord Europa.

Proseguendo ulteriormente lungo la costa, merita una visita e una sosta la spiaggia di Agios Spiridonas, una bella spiaggia di sabbia chiara in una baia aperta e circondata di verde, non è attrezzata. Dopo un bagno rigenerante si può proseguire verso la nota località di Kassiopi, una località dove si è sviluppato molto il turismo. Sempre molto difficile trovare un posto auto, il paese si sviluppa su un’unica strada abbastanza stretta ma appena si giunge sulla costa si aprono belle visioni sul porticciolo e proseguendo oltre verso sinistra (meglio a piedi) si raggiunge la bellissima spiaggia di Mpataria e quella di Pipitos. Entrambe piccole ma deliziose, sabbia (Mpataria) e ciottoli (Pipitos), entrambe incastonate tra le rocce e con un mare dai colori splendidi. A conclusione della visita, suggerisco di salire al castello che si trova sulla sommità del promontorio di Kassiopi (basta seguire le indicazioni presenti in paese). Purtroppo il castello non è più curato e seguito e rimane sempre aperto e visitabile. Poco è rimasto se non l’ingresso con le fortificazioni e il lungo tratto di mura ancora in parte presenti che se percorse permetto una visione a 360 gradi della zona.
SPIAGGE COSTA EST

Questo tratto di costa si propone inizialmente frastagliato in continuità con la costa settentrionale ma scendendo verso sud degrada progressivamente sino a diventare piano nelle vicinanze della capitale.

Partendo da nord, segnalo Avlaki Beach una bella spiaggia a ciottoli, ampia, in una bella baia aperta e circondata dal verde, acqua cristallina e pochi turisti, ideale per chi ama la tranquillità. Scendendo verso sud, la costa riserva altre piccole spiagge difficili da raggiungere e comunque non così interessanti come ci si potrebbe aspettare. La tappa successiva è la graziosa baia di Agios Stefanos Harbour. Piccolo borgo marinaro, curato, un luogo tranquillo dove trascorrere qualche ora avvalendosi dei bar che dispongono di comode poltrone che si affacciano sulla baia.

Un’altra spiaggia a ciottoli tranquilla anche se poco attrezzata è Paralia Kerasia. Poco frequentata e protetta da alti alberi offre un bel mare cristallino adatto anche a famiglie con bambini.

Proseguendo sempre verso sud si trova Paralia Kalami posta in una baia protetta e anch’essa circondata dal verde. La spiaggia di ciottoli è in buona parte attrezzata ma non mi è parsa molto interessante.

Una piccola “chicca” può essere rappresentata dalla piccolissima spiaggia di Nissaki Beach, su cui non è facile trovare posto ma il mare antistante è davvero notevole, con colori che vanno dal verde al turchese e al blu grazie alla scogliera su cui si trova.

Segue Barbati Beach per molti versi simile a Kalami vista in precedenza, ciottoli e mare molto trasparente.

Ultima spiaggia da me visitata è Dassia Beach, ormai siamo quasi in pianura. La località nota per la vita notturna quindi risulta molto frequentata specie da giovani. Essendo una spiaggia poco profonda, la maggior parte dei turisti affolla i bar antistanti alcuni dei quali offrono comode poltrone per prendere il sole ….

SPIAGGE COSTA OVEST

Il tratto più a nord della costa ovest di Corfù è decisamente il più selvaggio e frastagliato dell'isola. Nel tratto più a nord di questa costa sono ben poche le insenature e le baie facilmente raggiungibili. Partendo da Cape Drastis, estremo punto a nord-ovest di Corfù, la prima località che troviamo scendendo verso sud è Agios Stefanos, una spiaggia di sabbia in parte attrezzata con un mare antistante discreto ma nulla di più.

Bisogna scendere decisamente per trovare la località di Agios Georgios con una lunghissima spiaggia di sabbia chiara e un bel mare antistante. Lungo la spiaggia molti servizi come bar e ristoranti. La vera attrazione di questa zona è Porto Timoni che si trova su un promontorio che si estende verso il mare. La parte più estrema del promontorio è collegata all’isola di Corfù da un piccolo lembo di terra con due piccole spiagge. La bellezza del luogo attira molti turisti. Arrivarci non è facile, ci sono problemi di parcheggio auto e poi c’è da percorrere un sentiero che presenta un certo dislivello. La fatica viene poi premiata dalla bellezza del luogo, suggerisco di andarci di buon mattino.

Proseguendo sempre verso sud, si giunge in una delle zone più belle di Corfù, Paleokastritsa. Qui la natura ha disegnato la costa con tante insenature e spiagge che offrono un mare blu profondo. Prima Agios Spiridon Beach, un semicerchio incastonato tra le rocce, poi la vicina e piccola Spiros Beach, poco oltre, in una bella insenatura, Triada Beach, piccola e graziosa spiaggia di sabbia chiara.

Sempre nel comprensorio di Paleokastritsa, altre due piccole ma incantevoli spiagge incastrate tra le rocce, Liapades Beach e Rovina Beach, entrambe di sabbia chiara e mare stupendo.

Queste spiagge di Paleokastritsa rappresentano una eccezione del tratto nord della costa ovest, infatti superata Rovina beach riprende la costa selvaggia fatta di promontori, dirupi e falesie. Le poche località/spiagge presenti sono a volte difficili da raggiungere, come Limni Beach, praticamente raggiungibile solo dal mare o percorrendo un tortuoso sentiero. Voglio citare Chomi Beach accessibile solo via mare (molte escursioni vengono organizzate da Paleokastritsa). Si tratta di una lunga spiaggia arcuata a ridosso di una alta e ripida falesia, un contesto e una veduta dal basso molto suggestiva. Il mare qui è stupendo e c’è la possibilità di visitare una grotta che si trova sul lato sinistro della spiaggia.


Molto più a sud di Chomi si trova la piccola e isolata Giali Beach, da terra si raggiunge percorrendo un sentiero alquanto impegnativo in parte riportato da Google Maps, per cui meglio dal mare. Proseguendo ancora, la costa continua ad essere alta sul mare fino a raggiungere Paralia Ermones. Piccola a ciottoli e con un bel mare come altre spiagge lungo questo lato dell’isola di Corfù.

Da Paralia Ermones la costa inizia ad scendere, appare meno aspra e iniziano le prime aperture come testimoniato dalle spiagge di Glyfada Beach e Kontogialos Beach poste a poca distanza l’una dall’altra. Spiagge profonde, ben attrezzate, le ultime da me visitate lungo questa costa di Corfù.



>>>  Galleria fotografica delle spiagge di Corfù

COSA VEDERE A 
CORFU' CITTA'

KERKYRA IN GRECO MODERNO

Il primo approccio alla città di Corfù lascia un po’ perplessi, un po’ caotica, quasi impossibile trovare parcheggi liberi, gente che si muove di corsa, segnaletica quasi inesistente, ecc.

Tutto si ridimensiona una volta che si riesce a raggiungere il cuore della città. Il centro storico è costituito da un dedalo di stradine quasi tutte pedonali. Su queste strade/vicoli si affacciano palazzi, prevalentemente con colori chiari o pastello, che ospitano un grande numero di negozi, bar e ristoranti, praticamente un grande centro commerciale. L’impressione è di un grande mercato dove i prodotti esposti sono sempre gli stessi e sui quali si riversano i turisti che scendono copiosi dalle navi da crociera che spesso attraccano a Corfù. Quando ciò avviene (a me è capitato) sembra che il centro sia posseduto da un’orda selvaggia. Una volta che questi turisti rientrano a bordo della nave la città cambia aspetto, diventa vivibile e anche piacevole se ci si spinge oltre le vie dello shopping entrando così in contatto con una dimensione più umana e reale.

I punti d’interesse di Corfù città sono la Cattedrale, la Fortezza Vecchia (Fortezza Veneziana) e la Fortezza Nuova.

La Cattedrale si trova nel cuore del centro storico lungo la via principale che conduce verso il mare e la si può identificare facilmente perché inserita in una piazza abbastanza grande circondata da palazzi signorili.
La chiesa risale all’800 d.C. e fu costruita dai bizantini. Al suo interno è sepolta la salma della basilissa d’Oriente Teodora Armena, una santa della chiesa ortodossa.


La grande Fortezza Vecchia si trova su un promontorio che si estende sul mare. Vi si accede dalla grande Spianada, una antica piazza d’armi di epoca veneziana oggi trasformata in un grande giardino e con viali alberati. Un fossato artificiale separa la Fortezza dall’isola di Corfù che fu inizialmente realizzata dai Bizantini per poi essere modificata dai Veneziani. Entrando si potrà subito visitare un piccolo museo bizantino con alcune opere e dipinti, per poi accedere alla grande piazza d’armi dove, su un lato verso il mare, è stata recentemente edificata una chiesa ortodossa dedicata a San Giorgio, un edificio squadrato con portico, colonne e timpano, qualcosa che nulla a che fare con il resto della Fortezza !!!!

Per accedere alla parte più alta della Fortezza è necessario attraversare una doppia porta con alte mura, una ulteriore barriera di difesa in caso di invasione. Si giunge così nella cittadella dove sono presenti diversi edifici destinati alle truppe, altri utilizzati come magazzini, armerie, ecc. Da qui si raggiunge la sommità del colle dove una terrazza costituiva un tempo il punto di osservazione verso il mare. Oggi c’è anche un vecchio faro malconcio e abbandonato.


La Fortezza Nuova si trova prima del centro storico, non passa inosservata vista la sua massiccia presenza che occupa un intero colle. Edificata tra il 1576 e il 1645, demolendo numerosi edifici e chiese per reperirne i materiali necessari per la costruzione.

La Fortezza appare come un enorme elemento scuro costituito da alte mura aspetto confermato durante la visita. Le mura sono veramente molto spesse e alte in pietra scura, sembra un forte imprendibile per quei tempi. C’è la possibilità di raggiungere la parte più alta della Fortezza, parte difesa da una ulteriore cinta muraria. Sulla sommità si trovano gli edifici destinati alle truppe, armerie, magazzini, ecc. non visitabili. La piazza d’armi è contenuta visti gli spazi a disposizione. La vista sulla città è magnifica.


 

>>>  Galleria fotografica della città di Corfù


COSA VEDERE NEI 
VILLAGGI INTERNI

IL VERO VOLTO DI CORFU'


Corfù non è solo mare e spiagge ma anche cultura e tradizioni greche. Il turismo ha trasformato molte località che spesso hanno perso la loro identità originaria, però, nel territorio interno dell'isola è possibile ancora trovare piccoli e graziosi villaggi che hanno saputo conservare questa identità. Alcuni sono abbastanza famosi e sono oggetto di visita da parte di turisti interessati all’argomento, però esistono anche realtà più piccole anch'esse caratteristiche che sono quasi sconosciute. In genere si tratta di villaggi arroccati su scoscese pendici montuose, magari attraversati da un’unica strada da cui si diramano stretti vicoli pedonali e/o scalinate per superare i dislivelli su cui sorgono.

Quasi tutti hanno subito un certo abbandono nel tempo, aspetto che in taluni casi ha comportato decadenza ma questo non toglie l’interesse per quello che è rimasto visto che i pochi abitanti si prodigano a curare quanto possibile le loro case, i vicoli, le piazzette e le chiese anche con abbondanti piante e fiori.

In occasione della mia visita all’isola di Corfù ne ho incontrati diversi, tra questi :


Giannades, un villaggio lontano dal mare dove la piccola piazza principale ospita un ristorante e un panificio.  La chiesa principale del villaggio è la Chiesa di San Nicola, costruita nel XVII secolo. Il cuore del villaggio va visitato a piedi vista la presenza di molte scale e stretti vicoli. Alcuni degli edifici appaiono vecchi di seсοli, altri sono stati ristrutturati di recente е trasformati in residenze private. Piacevole percorrere questi vicoli silenziosi in cui i residenti abbelliscono l’esterno delle case e dei giardini con abbondanti fiori e piante che rendono il villaggio molto colorato. Giannades è anche noto per il suo paesaggio naturale, con colline e valli verdi, campi di olivi e agrumeti, ottimo punto di partenza per escursioni a piedi o in bicicletta attraverso le colline circostanti, alla scoperta di bellissimi sentieri e paesaggi naturali


Lakones, un villaggio nelle vicinanze di Paleokastritsa con una vista spettacolare sul mare. Strada difficile, stretta e piena di curve, anche in paese la strada principale si percorre a senso unico alternato. Dalla piccola piazza, praticamente uno slargo, si affrontano i vicoli che appaiono puliti, ordinati e ben conservati. Domina il colore rosso sulle facciate delle case e il verde di piante e fiori non manca. A Lakones diverse sono le case in pietra che risalgono al XVIII e XIX secolo, villaggio da non perdere ….



Pelekas. altro villaggio arroccato lungo la costa occidentale circondato da ulivi. Bella la piazza centrale con alcune tipiche taverne, da qui si possono ammirare splendidi tramonti. Il cuore del villaggio è costruito da stretti vicoli, continui sali e scendi, case antiche e passaggi suggestivi, un villaggio da visitare …..


Sokraki, un villaggio nel cuore dall'isola di Corfù a 440 metri d’altezza. Si tratta di un villaggio abbastanza conosciuto e frequentato dai turisti. Sono presenti due piazze pittoresche con caffè tradizionali in cui il rosso domina le facciate dei principali edifici. E’ piacevole passeggiare per le sue stradine acciottolate e ammirare le antiche case in pietra, che spesso si sposano con gli edifici ristrutturati.


Old Perithia.  Si tratta di un antico villaggio abbandonato, un esempio di architettura presente nell’isola ai tempi dei bizantini che qui si trasferirono dalle coste per difendersi meglio dalle incursioni dei pirati. La zona impervia e la difficoltà di sopravvivere portò progressivamente allo spopolamento fino al definitivo abbandono. Recentemente il turismo ha riscoperto questo luogo, tanto che alcune case sono state ristrutturate per ospitare piccoli e caratteristici ristorantini. Per il resto nulla è cambiato per cui la visita si svolge percorrendo vicoli sassosi o con terriccio e incrociando materiali di ogni tipo. Lo stato di abbandono ha comportato il degrado di molte case che risultano pericolanti e pericolose visto che non c’è nessuna indicazione e nessuna protezione. A mio avviso la visita restituisce ben poco rispetto a quello decantato su molti siti web, del resto le vere particolarità di questo villaggio sono ormai scomparse, sono rimasti solo delle mura pericolanti e qualche arco in pietra.



Krini, un paesino tipicamente greco con una piccola piazza centrale con due tigli e una taverna. Il resto è costituito da vicoli stretti con case addossate le une sulle altre dove regna un grande silenzio. Benché in parte abbandonato, Krini merita una fermata per assaporare un clima di altri tempi. Comodo e sulla strada per chi è diretto verso il Castello di Angelokastro.



Angelokastro. Si tratta di una fortezza bizantina tra le più importanti della Grecia. Posta su un alto sperone roccioso che domina la costa occidentale dell’isola, venne costruita tra il 1230 ed il 1267. La visione di Angelokastro, dalla tortuosa strada che si deve percorrere per raggiungerlo, è spettacolare. Per visitarlo c'è solo un sentiero che sale sull'impervio sperone roccioso. Nella parte interna del castello è rimasto ben poco, una acropoli, una moderna chiesa dedicata all'Arcangelo Michele e alcune rovine di una torre oltre a delle tombe.

 

>>>  Galleria fotografica dell'interno di Corfù

COSA VEDERE NEI 
MONASTERI

LA CULTURA ORTODOSSA

Un altro motivo d’interesse di Corfù è rappresentato dai numerosi monasteri ortodossi di cui l’isola è particolarmente ricca. Mi riferisco a monasteri di una certa importanza attribuita dalla popolazione e non solo. Sono monasteri spesso posti in aree lontane da centri abitati, strutture immerse nelle colline tra alberi di ulivo. Alcuni di questi riportano anche opere e/o affreschi di una certa rilevanza artistica oltre che religiosa.

Il tema comune riscontrato in occasione delle visite è la crisi di vocazioni, ormai sono rimaste poche se non pochissime le religiose presenti in questi monasteri.


Quelli che ho visitato e che suggerisco di vistare sono :

Monastero di Agios Dimitriou, posto nel centro della zona settentrionale dell’isola, sorge in posizione tranquilla e isolata. Le poche monache con lo custodiscono sono ben liete di accompagnare i rari visitatori stranieri (cosa diversa per i fedeli). Il monastero è abbastanza ampio con edifici di recente realizzazione. L’antica chiesa è ben conservata, l'interno è suddiviso e disposto secondo il criterio ortodosso. Interessanti alcune antiche tavolette dell’altare in legno con immagini sacre di ottima fattura.


Monastero di Paleokastritsa. Molto famoso e molto frequentato questo monastero si trova su una rupe nelle vicinanze delle spiagge di Paleokastritsa. Il monastero è di piccole dimensioni, molto curato con un bel giardino e una chiesa ricca di immagini sacre in stile bizantino. Dal balcone del monastero una imperdibile visione di tutta la costa di Paleokastritsa.


Monastero di Panagia Vlacherna. E’ il più famoso dell’isola tanto da rappresentare Corfù molto spesso su depliant, riviste o pagine web. Posto non lontano dalla capitale, il monastero sorge su una isoletta collegata alla terra ferma da un pontile. Altra particolarità è la vicinanza alla pista d’atterraggio dell’aeroporto per cui viene frequentemente sorvolato a bassa quota da aerei civili.

Il monastero fu realizzato nel XVII secolo, è molto piccolo cosi come la chiesina in cui già 4-5 persone fanno fatica a muoversi.


Monastero del Pantokrator.  Spettacolare la posizione in cui si trova questo monastero, ovvero sulla sommità del monte più alto dell’isola di Corfù. Il monastero è stato fondato nel XIV secolo ed è stato dedicato a Dio Padre Onnipotente (Pantokrator in greco). Dal monastero il panorama a 360 è da cartolina, da qui si osservare un lungo tratto della costa e dell’interno. Peccato che debba condividere la posizione con un alto traliccio che ospita le antenne di ripetitori TV, ponti radio, ecc. tanto che la base del traliccio è nel giardino d’ingresso del monastero. La chiesa ortodossa, cuore del monastero, è molto curata e ricca di immagini risalenti al XVII secolo e conserva alcune icone di valore storico Al suo interno è possibile vedere anche il piccolo e antico altare di origine bizantina, un blocco di pietra attualmente posizionato nell’abside. Il monastero è molto frequentato da turisti e fedeli.


Pantokrator Abbey.  Questo monastero viene definito come abbazia ed è uno dei più importanti luoghi di culto dell’isola. L’interesse che suscita e l'importanza che ricopre sono legati alla chiesa che appare come l’unica dell'isola ad essere completamente affrescata, soffitto, pareti laterali e contro facciata. Gli affreschi rappresentano immagini sacre e scene religiose. Una vera e propria opera d’arte che una solerte suora del monastero spiega e descrive ai visitatori. Un monastero da visitare.


 

>>>  Galleria fotografica dei monasteri di Corfù


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