054 Jacaranda
JACARANDA
Questa località balneare tipicamente tropicale, si trova all’interno di un Parco Marino e dista circa 7 km da Watamu.
RAGGIUNGERE JACARANDA
Raggiungere Jacaranda per una escursione giornaliera non è così semplice come si potrebbe immaginare però basta avere pazienza e spirito d’adattamento come spesso richiede l'Africa. La strada asfaltata che parte da Watamu e si dirige verso Jacaranda finisce in fretta per poi proseguire con uno sterrato che definirei terribile viste le tante buche, salti, sassi e polvere.
Il mezzi più utilizzati per raggiungere Jacaranda da Watamu sono la moto o il tuk tuk (una sorta di taxi a tre ruote che assomiglia allo storico Piaggio Ape italiano) un mezzo molto diffuso che si trova un po’ dappertutto. Per non cadere nelle mani di qualche approfittatore, fatevi consigliare a chi rivolgervi nell’hotel o nella casa in cui soggiornate. Questa non è una garanzia assoluta di affidabilità ma è il massimo che qui si può ottenere.
Quando concordate il prezzo, pratica normalissima e consigliata, concordare anche il viaggio di ritorno per evitare di trovarvi in difficoltà nel momento in cui dovete rientrare a Watamu.
VIVERE JACARANDA
Jacaranda è una lunga spiaggia sulla quale si trovano alcuni resort, per trovare un bel tratto di spiaggia poco frequentato e dannatamente bello e selvaggio, fatevi portare nella zona più a nord di Jacaranda. Qui si trovano delle piccole strutture che si affacciano sul mare le quali offrono un semplice ma completo servizio come sdraio, gazebo, bar e piccola ristorazione a base di pesce. Io mi sono fermato da Safina, una piccola struttura gestita da italiani in cui mi sono trovato molto bene mangiando dell’ottimo pesce.




In queste condizioni di marea, emergono alcuni atolli di sabbia bianchissima in prossimità del mare aperto, atolli che si raggiungono in barca a cui hanno dato il nome di “Sardegna 2” vista la notevole presenza di turisti italiani che qui si fermano nell’ambito delle escursioni lungo la costa.


Oltre questo punto estremo di Jacaranda, la spiaggia si riduce decisamente in profondità, ma questo non impedisce di fare lunghe passeggiate costeggiando il mare con i suoi stupendi colori. Pochi sono i turisti che si incontrano lungo questo tratto fino a raggiungere un breve tratto di spiaggia più ampio in corrispondenza del villaggio di Mayungu, un centro abitato di pescatori molto poveri che vivono di pesca e di alghe che vengono raccolte in mare e poi rivendute x la produzione di cosmetici.
IL PESCE A JACARANDA
Per chi usufruisce dell’ospitalità offerta dalle piccole strutture che si affacciano direttamente sulla spiaggia (come indicato in precedenza), è possibile mangiare del buon pesce fresco cotto sul momento. E’ una bella esperienza che inizia a metà mattinata (indicativamente) aspettando che i pescatori rientrino dalle loro battute di pesca. Alcuni di essi passano sulla spiaggia e propongono il loro pescato fresco fresco ai turisti come si può vedere dalle foto che seguono.


Se si decide e poi si accorda il prezzo per un polpo, il pescatore provvederà a sbatterlo ripetutamente sulla sabbia compatta per ammorbidire la sua carne.
Una situazione che pare surreale, un contesto di mare e sabbia incredibile, l’attesa dei pescatori che sembrano apparire dal nulla all’orizzonte, divertenti e vivaci confronti con essi sul prezzo del pesce ed infine il pranzo con il pesce preparato e cotto dal cuoco della struttura sulla spiaggia ; fantastico !!!!


In conclusione, la giornata passa velocemente a Jacaranda tra bagni rilassanti, sole, passeggiate, momenti di relax e buon cibo.