VISITA AL SACRO MONTE DI VARALLO
SACRO MONTE di VARALLO
Questo Sacro Monte si trova alla sommità di una irta parete rocciosa che domina la cittadina di Varallo in Valsesia nella provincia di Vercelli. Le origini di questo complesso risalgono alla fine del XV secolo per iniziativa del frate francescano Bernardino Caimi, già custode del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il suo intento era quello di realizzare una “Nuova Gerusalemme” con il fine di permettere ai fedeli di vivere la spiritualità del pellegrinaggio in Terrasanta.
Il Sacro Monte è raggiungibile in tre modi ; seguendo una comoda strada asfaltata che si inerpica tra i boschi e che conduce a un parcheggio alle spalle del Sacro Monte, a piedi seguendo un sentiero dal centro di Varallo che idealmente rappresenta il percorso di ascesa al Calvario di Gesù, oppure utilizzano una funicolare che parte dal centro della cittadina, decisamente più spettacolare.
Quando si giunge a Varallo non si riesce ad apprezzare molto bene il complesso in quanto esso si sviluppa sul monte e la parte visibile dalla cittadina è molto parziale. Quando si raggiunge la sommità del Sacro Monte allora le cose cambiano e si apprezza la caratteristica di questo luogo che lo rende quasi unico nel suo genere.
LA BASILICA DEL SACRO MONTE
La Basilica si presenta con una bella facciata semplice e lineare di colore chiaro rifinita da finte colonne. Sempre sulla facciata spiccano una serie di pannelli con sfondo dorato che rappresentano immagini sacre alcune riferite alla Madonna a cui la chiesa è dedicata. Ai fianchi dell’ampia scalinata centrale si sviluppano due rampe laterali, una a sinistra e una a destra, che sembrano voler avvolgere l’ingresso della chiesa
Sotto l’altare è presente il simulacro della Madonna punto di riferimento religioso del Sacro Monte e punto conclusivo del Pellegrinaggio come detto in precedenza.
LE CAPPELLE DEL SACRO MONTE
Uscendo dalla Basilica ci ritroviamo in una piazzetta nel cui centro è presente la Fontana del Risorto, inoltre iniziamo a notare i vari edifici circostanti, quasi tutti non visitabili internamente però in essi si nasconde la metà delle 44 cappelle del Sacro Monte. Se si vuole effettuare una visita completa seguendo un filo logico è bene evitare di procedere a caso. Consiglio di dotarsi di una piantina specifica del luogo che può aiutare molto a muoversi in tutta l’area, la si può trovare sia alla stazione della funicolare che all’ufficio turistico di Varallo.
Le cappelle sono numerate e tutte hanno la numerazione ben visibile ma sono distribuite in una vasta area, le prime 19 (1-19) le troviamo immerse nel verde nella zona più impervia del parco alle spalle del Santuario. Questo percorso che si snoda tra rocce e boschi è affascinante specie nella bella stagione ed è un altro motivo del perché visitare questo sito. Le 19 stazioni partono da Adamo ed Eva e il paradiso terrestre, per proseguire con l’Annunciazione, la Natività, l’adorazione dei pastori, la presentazione al Tempio, la resurrezione di Lazzaro, ecc. per concludersi con l’entrata di Gesù a Gerusalemme. Da qui si prosegue con la visita all’interno del Santuario (idealmente l’interno dei Gerusalemme) dove le cappelle sono ricavate nei palazzi, nei porticati e nelle piazze.
Ogni cappella rappresenta un episodio della vita, della passione, della morte e della resurrezione di Gesù.
Tutte le cappelle usufruiscono di ampi spazi interni in cui sono realizzate complesse scenografie con affreschi e gruppi di statue lignee o di terracotta dipinta, in grandezza naturale del tutto simili a figure umane, con barbe e capelli veri, con animali, arredi e tanto altro. Il perché visitare il Sacro Monte di Varallo è proprio questo, una articolata e complessa ricostruzione delle tappe salienti della cristianità attraverso opere a grandezza naturale frutto di un lungo lavoro da parte di molti artisti a suo tempo coinvolti. Non è possibile accedere alle cappelle ma solo vederne l’interno attraverso una grata, forse troppo fitta, che le protegge dando così l’impressione al visitatore di osservare una scena teatrale. Quando ho avuto modo di vistare questo Sacro Monte ho trovato che lo stato di conservazione di queste cappelle non era dei migliori, in particolare l’eccessiva polvere che si era depositata dappertutto aveva spento i colori e tolto i dettagli a queste articolate e complesse scene. Spero che il Comune di Varallo (l’attuale proprietario del Sacro Monte) si adoperi in tal senso visto che questa è la maggiore attrazione artistica non solo della cittadina ma di tutta la valle.
Per completare l’escursione a Varallo, consiglio la visita alla chiesa di S. Maria delle Grazie che si trova nel centro cittadino a pochi passi dalla funicolare. Questa chiesa conserva al suo interno un tramezzo (una parete divisoria interna tra la zona dei fedeli e la zona sacramentale) completamente affrescato da Guadenzio Ferrari, da qui il nome “Parete Gaudenziana”, un splendida opera che illustra alcuni episodi della Vita e della Passione di Gesù, dall’Annunciazione alla Resurrezione.